Siracusa. Tesori perduti, la Porta di Ligny ricostruita in grafica 3d. Venne abbattuta nel 1893

Ecco come doveva presentarsi l’ingresso di Ortigia nel XVII secolo. Alla fine del ponte Umbertino si ergeva la porta di Ligny (o di Ligne) e si diramavano le mura fortificate a protezione dell’isolotto. La foto è comparsa nei giorni scorsi sulla pagina Facebook della comunità di Instagramers siracusani. A realizzare la ricostruzione – suggestiva – in 3d l’utente andraiworld. Nickname di Andrea Raimondo dello studio di progettazione “T.A.M. – Topografie ed Architetture Multimediali”.
L’immagine è stata pubblicata sui social network con l’hashtag #igerssiracusa. La community di Instagram @igers.siracusa nota la preziosissima immagine e sfrutta la sua forza mediatica per diffonderla. In poche ore l’immagine viene vista da circa 50 mila persone.
“Ho cercato di dar voce al lato nascosto di Siracusa riportando in vita scenari perduti”, racconta Andrea Raimondo. “Grazie alla commissione e soprattutto al supporto logistico dell’ingegnere siracusano Umberto Di Marco, oggi disponiamo dell’unica ricostruzione dell’intera opera di fortificazione Rinascimentale di Siracusa. Un’opera maestosa che si addentrava anche sulla terraferma, con canali, ponti, bastioni e porte d’accesso”.
Di quella monumentale porta oggi non resta che qualche foto d’epoca e il ricordo. Come riporta nei suoi studi Antonio Randazzo, venne fatta costruire probabilmente nel 1673, da Claudio Lamoral Principe di Ligne (francese Ligny), “viceré del sovrano spagnolo Carlo II, che incaricò per la progettazione e la direzione dei lavori, comprendenti anche le poderose mura della cittadella di Ortigia, uno dei più validi ingegneri del tempo, Carlos De Grunemberg, olandese delle Fiandre, esperto in architettura militare, che aveva già progettato e costruito le fortificazioni della città di Messina”.
Considerata una porta “monumentale e superba” anzi, la più grande delle “superbe porte di Ortigia” venne abbattuta per volontà degli amministratori dell’epoca nel 1893.
Legato alla porta di Ligny c’era anche un vecchio adagio siracusano: “a na cetta ura cu era rintra era rintra e l’autri ristavunu fora”. Si narra, infatti, che dopo un certo orario la porta venisse chiusa e chi restava fuori non aveva modo di entrare.
(per la foto si ringrazia Instagramers Siracusa)