Siracusa. "Non toglieteci Sgarlata", Soprintendenti, funzionari, archeologi scrivono a Crocetta

“Levata di scudi” per l’assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, che indiscrezioni, sempre più insistenti, danno in uscita dalla giunta Crocetta. In attesa che il presidente della Regione ufficializzi la nuova composizione del suo esecutivo, un lungo elenco di “addetti ai lavori” invia al governatore un appello affinché “salvi” l’assessore di Siracusa. Una delle due lettere indirizzate a Rosario Crocetta è firmata da oltre 90 tra soprintendenti ai Beni culturali e funzionari o direttori di musei e di siti archeologici di tutta la Sicilia. C’è anche la soprintendente di Siracusa, Beatrice Basile tra i firmatari del documento con cui si esprime “stupore per la paventata sostituzione di Mariarita Sgarlata, che è riuscita ad avviare un efficace processo di innovazione, riattivando legali con il Ministero dei Beni e le Attività culturali, favorendo collaborazioni con università, istituti di ricerca, nazionali e internazionali, associazioni e fondazioni culturali e ambientaliste”. Meriti che, secondo i firmatari dell’appello, Crocetta dovrebbe tenere nella dovuta considerazione. La ragione risiederebbe nel fatto che “questa azione, ancora in pieno svolgimento, assicura di restituire un ruolo centrale all’amministrazione dei beni culturali, che in Sicilia rischia altrimenti di affondare nel provincialismo e nell’isolamento”. Poi un riferimento ai progetti in itinere, che- questo il timore espresso dai soprintendenti e dai funzionari del settore dei beni culturali, “richiedono tempi strettissimi per la conclusione e rischiano di subire una stasi”. Più o meno analogo l’invito rivolto a Crocetta dagli archeologi e docenti universitari della Regione. Sono in sette a firmare la lettera, a nome degli archeologi delle università di Catania, Messina e Palermo e del Cnr di Catania. “In un momento complesso quale quello attuale, in cui si sta procedendo alla formazione di un nuovo governo regionale, gli archeologi chiedono a Crocetta di tenere conto delle esigenze specifiche dell’ambito dei beni culturali, che rappresenta, per la Regione, un aspetto fondamentale, non solo culturale, ma anche economico, sociale e identitario”. Una premessa per aggiungere che “negli ultimi mesi si è avviato un fecondo e articolato confronto tra atenei e assessorato ai Beni Culturali, grazie alla presenza per la prima volta di un assessore tecnico, e segnatamente di un archeologo e docente universitario , in grado di accogliere le istanze di chi opera nella ricerca, nella tutela e gestione e nell’alta formazione con la competenza che nasce dalla conoscenza diretta delle problematiche dei Beni Culturali e dell’Archeologia in particolare”. Una linea, quella tracciata, che gli archeologi siciliani condividono, tanto da chiedere in maniera esplicita al presidente della Regione, di dare peso, nella ridefinizione delle deleghe assessoriali, “dell’esperienza positiva”.