Siracusa. Torna il trenino elettrico in Ortigia, pronto l'affidamento del servizio

Torna il servizio di trenino elettrico turistico in Ortigia, probabilmente con una gestione triennale. Lo spiega un atto di indirizzo approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale, sulla base di una proposta che lo scorso ottobre la Tecnicar s.r.l , società che ha già gestito il servizio, ha avanzato a palazzo Vermexio.  Gli uffici comunali l’hanno valutata e ritenuta “accoglibile previa verifica del possesso dei requisiti previsti dalla normativa”. L’affidamento avrebbe durata triennale, rinnovabile una sola volta per ulteriori due anni. Ipotizzati, ma da autorizzare,  i percorsi. Il trenino partirebbe da via Rodi, con una fermata da creare nei pressi del Molo Sant’Antonio. Si muoverebbe poi attraverso via Senatore Maieli, via Malta, Ponte Santa Lucia, via dei Mille, Largo Porta Marina, Passeggio Adorno. Arriverebbe in largo Aretusa ed effettuerebbe il periplo di Ortigia, passando davanti al Castello Maniace e proseguendo per Lungomare di Levante, Belvedere San Giacomo, Riva Nazario Sauro, Riva della Posta. Poi il passaggio sul Ponte Umbertino, via Perasso, via Bengasi, per tornare poi alla fermata di via Rodi. Il costo del biglietto non potrà superare i 5 euro, con una validità giornaliera, così da consentire la visita dei vari luoghi del centro storico, potendo, poi, utilizzare nuovamente il trenino elettrico. Si tratterà, nel dettaglio, di un trenino turistico gommato ad alimentazione elettrica. Questo, in base a quanto la delibera della giunta sottolinea, servirà anche a rispondere “alle esigenze dell’amministrazione in ordine alla riduzione delle emissioni di CO2 all’interno dell’isola di Ortigia”. Approvato l’atto di indirizzo, toccherà adesso al dirigente del settore Mobilità e Trasporti avviare le procedure per l’affidamento del servizio, dopo avere verificato, tuttavia, la disponibilità dei veicoli che saranno utilizzati e dopo il “nulla osta” degli enti preposti all’approvazione del percorsi. Chiaro fin da adesso che il servizio potrà essere sospeso con preavviso di almeno 48 ore nel caso di esigenze legate al traffico pedonale e veicolare, “a insindacabile giudizio dell’amministrazione comunale”. Che debba svolgerlo la Tecnicar non è, tuttavia, cosi’ scontato. Se dovessero arrivare altre richieste, l’amministrazione annuncia, nero su bianco, che “le valuterà”.