Operazione Siracusa di Sea Shepherd: liberati migliaia di ricci, smascherati bracconieri

Interrompono operazioni di bracconaggio, collaborano con le forze dell’ordine, preservano le specie marine, contrastano la pesca illegale. Anche quest’anno è scattata l’Operazione Siracusa di Sea Shepherd. Volontari in azione nelle acque dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, di giorno e anche in notturna. Pattugliano la zona, vigilano, segnalano. Nei giorni scorsi, nella zona B dell’Amp, l’equipaggio di Sea Shepherd ha proprio interrotto un’operazione di bracconaggio, la terza dall’inizio della settimana. La Guardia di Finanza è intervenuta tempestivamente, cogliendo in flagrante due sub. I due bracconieri avevano appena concluso la pesca illegale e vedendo gli agenti hanno abbandonato, nascondendol, la rete piena di Ricci di Mare appena strappati alla loro area Marina. Salvati così 500 ricci,  rilasciati in mare.Nell’intera Area Marina Protetta del Plemmirio il prelievo dei ricci è vietato tutto l’anno, con l’aggravante della quantità comunque non permessa dalla legge.L’obiettivo di Operazione Siracusa è quello di “difendere la vita nel fragile ecosistema del parco, documentando e denunciando le attività di bracconaggio, collaborando con le autorità per fermare la pesca illegale. Tra le specie più minacciate che popolano la zona ci sono il riccio di mare e la cernia bruna, specie classificate come ad alto rischio di estinzione nella Lista Rossa della IUCN.Andrea Morello, campaign leader di Operazione Siracusa e presidente di Sea Shepherd Italia, ricordando il messaggio del Capitano Peter Hammarstedt, dichiara: “Il mare merita la stessa protezione delle Cattedrali e ciò acquista ancora più valore in una città di mare come Siracusa, che è anche Patrimonio Unesco”. E inoltre commenta “Con la liberazione di migliaia di ricci in questi giorni e svariate operazioni di intervento contro la pesca illegale in collaborazione con Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Polizia Ambientale, la sacralità della vita all’interno dell’Area Marina è stata ancora una volta rispettata e protetta”. Tra gli interventi portati a termine, il salvataggio di Saraghi, Dentici, Occhiate e i membri della famiglia degli Sparidi in generale, che stavano per essere pescati illegalmente con palangaro nell’area A della riserva.