Siracusa. Turbativa di gare d'appalto, il sindaco presenta un esposto in Procura

“Polverone mediatico” attorno alla gara indetta dal Comune per la gestione degli asili nido. Utilizzando la sua pagina Facebook, il sindaco, Giancarlo Garozzo, annuncia la presentazione di un esposto denuncia alla Procura chiedendo l’apertura di un fascicolo per possibile turbativa degli incanti. Termine tecnico per indicare come – è il sospetto di palazzo Vermexio – dietro ultime dichiarazioni, comunicati e conferenze stampa possa nascondersi qualche interesse “terzo” verso la gara.
Dal 1995 il servizio è in regime di accredito, “senza mai aver fatto una gara ad evidenza pubblica”, ricorda Garozzo. Che mette nel calderone anche la gara per la gestione del servizio idrico. “Per queste due si è sollevato un polverone mediatico non indifferente, siamo costretti a tutela del Comune che rappresentiamo, a formulare un esposto denuncia alla Procura”, scrive il primo cittadino.
Che per maggiore chiarezza allega anche la definizione dell’ipotesi di reato in discussione: “Chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche Amministrazioni, ovvero ne allontana gli offerenti, e’ punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da lire duecentomila a due milioni. Se il colpevole e’ persona preposta dalla legge o dalla Autorita’ o agli incanti o alle licitazioni suddette, la reclusione e’ da uno a cinque anni e la multa da lire un milione a quattro milioni. Le pene stabilite in questo articolo si applicano anche nel caso di licitazioni private per conto di privati, dirette da un pubblico ufficiale o da persona legalmente autorizzata; ma sono ridotte alla meta”.