Siracusa. Tutti ad Ortigia ed è caos: cosa cambiare per “salvare” automobilisti e Ztl

La scena è la solita. Tutti in coda, incolonnati, per “avvicinarsi” quanto più possibile al centro storico. Magari trovare posto pure dentro l’isolotto (Talete) o in sosta creativa. Il risultato, però, è quella frustrante attesa tra clacson ed improperi nell’impossibilità di spostarsi da una parte o dall’altra.
Troppe auto verso il centro storico, troppa poco attenzione verso le (poche) alternative disponibili e quella masochistica speranza da “intanto ci provo” che moltiplica il numero di auto tra piazzale Marconi, corso Umberto, via Malta e via Bengasi. E questo nonostante abbiano ben funzionato le navette “tolte” da Ortigia per assicurare collegamenti veloci dal Von Platen e dal parco archeologico.
Buona volontà ed impegno, specie della Municipale, non si mette in discussione. Ma è tempo di soluzioni nuove e coraggiose, di cui si parla da tempo e per le quali si deve quanto meno avere il coraggio di sperimentare. Corso Umberto a doppio senso di marcia in primis. Cosa che “libererebbe” subito spazio per la corsia preferenziale navette su via Malta, non più rinunciabile. Inammissibile continuare ad utilizzare un parcheggio all’interno del centro storico da dove, invece, si vogliono allontanare le auto. Il riferimento è all’infelice Talete: lì dov’è non serve pienamente al suo scopo. Lo si metta al servizio di residenti, commercianti e bus investendo nell’area di Pantanelli dove c’erano le giostre. E’ indicata come posteggio ma viene utilizzata per altro. E’ chiaro che solo aprirla alle auto per parcheggiare non basta, l’occhio vuole la sua parte e quindi servirebbero sbarre automatiche, casse automatiche, asfalto e una organizzazione modello parcheggio molo Sant’Antonio. Insomma, diverse centinaia di migliaia di euro da spendere di cui, al momento, il Comune non dispone. E allora potrebbe venire in soccorso il nuovo centro commerciale di Necropoli del Fusco, con il suo ampio parcheggio messo a disposizione anche nelle ore serali e notturne attraverso un protocollo d’intesa. E’ chiaro che senza navette in servizio di spola continuo e rapido (tempo di attesa massimo di dieci minuti) rischia subito di tramontare il buon senso dell’iniziativa. “Ostico” è il come convincere gli imperterriti siracusani ad abbandonare il vizio di ingolfare via Malta preferendo funzionali alternative. Tra cui elencare anche il collegamento via mare Sbarcadero-Porto Piccolo con possibilità di sosta proprio nell’area del porto marmoreo.
Non per tutte queste iniziative serve liquidità immediata. Alcune possono essere subito messe in campo. Ma serve la volontà politica e la saldezza di insistere anche davanti alle prime, prevedibili critiche e resistenze.