Siracusa. Tutti contro le corsie ciclabili di emergenza: nuovo caso in viale Teracati

Le corsie ciclabili di emergenza tornano a dividere l’opinione pubblica siracusana. Sopite le polemiche su viale Santa Panagia, dove era stato tracciato sulla sede stradale il primo tratto, è adesso viale Teracati a fare discutere. Migliaia di visualizzazioni sui social per le foto, divenute virali, della nuova segnaletica orizzontale: sulla sinistra, accanto al marciapiedi, la corsia ciclabile di emergenza. Spostati verso il centro della carreggiata, gli stalli di sosta per le auto e quindi la corsia di marcia e lo spartitraffico centrale.
Le osservazioni critiche si concentrano proprio sull’avvenuto restringimento dello spazio per la circolazione delle auto, una strozzatura che – in un’area ad alta densità di traffico e senza altri sbocchi – rischierebbe di congestionare una viabilità già di suo asfittica. Dubbi, poi, sono stati sollevati sulla possibilità di veloce passaggio dei mezzi di soccorso.
I prossimi mesi diranno se l’intervento si rivelerà utile o meno. Ma le tante prese di posizione delle ultime ore contro questo tentativo di nuovo ordine sulle strade del capoluogo stride con l’estrema tolleranza nei confronti di diffuse situazioni al limite, come la sosta in seconda o terza fila, di fatto sdoganata e praticata a go-go in tutte le aree ad alta densità commerciale. Senza spazi per ciclisti, mezzi di soccorso ed alle volte persino pedoni.
Serve una nuova regola. Troppe auto in circolazione a fronte di una rete viaria rimasta pressochè identica a quella di trent’anni fa. Le corsie ciclabili di emergenza potrebbero essere un primo passo, certo non quello definitivo. Lo sostengono con forza dagli uffici della Mobilità. E anche il comandante della Polizia Stradale di Siracusa propende per questa valutazione che, peraltro, va a difesa degli utenti deboli della strada, spesso coinvolti in incidenti.
Per il momento però, non sembrano convincere i siracusani, preoccupati di ritrovarsi bloccati in strade ridotte a budelli.