Siracusa, ultima chiamata a Caserta. Ricci chiede responsabilità e Turati si gioca tutto

E’ una vigilia particolare quella del Siracusa. La sconfitta con il Sorrento, la contestazione, il messaggio del presidente, il silenzio stampa. La sensazione è che la gara con la Casertana possa rappresentare uno spartiacque senza appello.
D’altronde, le parole dello stesso presidente Alessandro Ricci sono suonate come un ultimatum rivolto, in particolare, all’indirizzo dello staff tecnico, con l’allenatore Marco Turati in testa. “Ritengo che sia arrivato il momento di un’assunzione di responsabilità condivisa. È giusto che ciascuno, nell’ambito delle proprie competenze, si faccia carico delle proprie decisioni e del proprio operato”, ha detto il ‘pres’. Parole che valgono quasi come una richiesta di passo indietro se i risultati dovessero continuare a non arrivare. Il Siracusa è ultimo in classifica con 3 punti, peggior difesa della Serie C ed attacco praticamente non pervenuto. La filosofia offensiva di Turati, fatta di possesso palla e densità nella trequarti avversaria, per quanto spettacolare non si è però rivelata vincente per questo Siracusa.
Lecito, allora, attendersi a Caserta un Siracusa più prudente e più attento alla fase difensiva? Probabile, ma significherebbe – per Turati – rinnegare la sua idea di calcio, infoltendo magari il centrocampo. Non un’abiura, ma uno snaturarsi.
Sul fronte formazione, tutti disponibili tranne Alma. Iob è arruolabile ma potrebbe partire dalla panchina, con la riconferma di Cancellieri. In avanti ballottaggio Parigini/Molina, con quest’ultimo in vantaggio per una maglia da titolare. Più che una scintilla, il Siracusa ha bisogno di un segnale di ripresa, una reazione. La squadra si è pericolosamente appiattita, schiacciata da risultati negativi e sfortuna in serie. Un episodio potrebbe però riaccendere la luce. Altrimenti, la necessità di dare una scossa all’ambiente prima che sia troppo tardi, porterà ad inevitabili decisioni.