Siracusa. Vaccini Covid in farmacia, incertezza sui tempi: "La provincia si farà trovare pronta"

Le farmacie della provincia di Siracusa sono pronte a mettersi a disposizione a sostegno del servizio sanitario pubblico per accelerare e potenziare la campagna vaccinale anti-Covid. Federfarma Siracusa, con il suo presidente, Salvo Caruso, si prepara alla fase operativa, dopo la stipula dell’accordo che concretizza la possibilità che i vaccini possano essere somministrati anche in farmacia. Non tutti, ovviamente. Non quelli che necessitano, per la conservazione, di temperature molto basse e dunque di frigoriferi specifici. L’arrivo di vaccini come il “Johnson&Johnson”, tuttavia, renderà operativo l’accordo.

Caruso fa il punto della situazione. “Quello che per noi è importante sapere oggi- premette il presidente di Federfarma Siracusa- è sapere che quando saranno disponibili i vaccini in più, noi forniremo braccia e luoghi aggiuntivi. In questo momento sembra prematuro parlarne, visto che attualmente, com’è noto, le dosi non bastano ancora nemmeno per il necessario”.

I farmacisti garantiscono “il massimo dell’efficienza. Ipotizziamo – aggiunge Caruso- di essere capaci di organizzare bene il lavoro, come sanno fare i privati, abituati a far tornare i conti”.

Nelle prossime settimane potrà essere chiaro il numero delle farmacie della provincia che aderiranno all’iniziativa, non obbligatoria. “Ci faremo trovare pronti- dice ancora il presidente di Federfarma Siracusa- Il mio obiettivo è adesso sensibilizzare la mia categoria perchè la risposta delle farmacie delle mie province sia la massima possibile, un passo importante per le farmacie nel contesto del servizio sanitario nazionale. E’ anche il riconoscimento della nostra professionalità”.

L’accordo  prevede la possibilità che tutte le farmacie possano mettersi a disposizione, a prescindere dal tipo di locale a disposizione, con modalità magari differenti. “Chi dispone di locali più ampi-esemplifica Caruso-potrà avere un’area dedicata. Chi, invece, ha una piccola farmacia, potrà giostrare gli orari. Una possibilità è quella di utilizzare gli orari di chiusura (13-16) per usare, rigidamente su prenotazione, la farmacia come luogo per le vaccinazioni”.

I dettagli organizzativi, a partire dalle modalità di prenotazione, saranno noti nelle prossime ore. La bufera che si è abbattuta nelle scorse ore sull’assessorato regionale della Salute, con le dimissioni dell’assessore Ruggero Razza e l’interim assunto dal presidente della Regione, Nello Musumeci, non agevola di certo il percorso.

Federfarma, secondo indiscrezioni, chiederà di poter accedere alla piattaforma regionale, in modo che il cittadino possa rivolgersi al farmacista anche per la prenotazione.