Siracusa. Caso Stes, il Comune valuta provvedimenti disciplinari per i dipendenti coinvolti ma solo dopo i processi

Sono state illustrate nel corso della conferenza stampa, trasmessa in diretta su SiracusaOggi.it e su FM ITALIA le modalità che l’amministrazione comunale intende seguire in merito al caso “Stes”, con i funzionari indagati, e sui “veleni” al Vermexio,che continuano a vedere contrapporti il sindaco, Giancarlo Garozzo, da una parte, e la consigliera comunale Simona Princiotta, insieme al deputato Pippo Zappulla, dall’altra. Ha aperto l’incontro con i giornalisti l’assessore Coppa, premettendo che, se il Comune assumesse dei provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti, nel caso di assoluzione, si incorrerebbe in conseguenze a carico dell’amministrazione comunale. Le decisioni definitive saranno assunte nei prossimi giorni. Palazzo Vermexio potrebbe sospendere il procedimento in attesa degli sviluppi giudiziari, anche sulla base della documentazione a disposizione. A stabilirlo sarà l’ufficio procedimenti disciplinari. Questa ipotesi sembrerebbe, tuttavia, la più probabile.
Coppa ritiene che, nella vicenda, ci siano delle “anomalie” che “andranno spiegate”, a partire da quelle relative ai tempi indicati. “Non c’è dubbio che l’amministrazione attuale non sia minimamente coinvolta in nessuna delle ipotesi su cui la magistratura sta facendo chiarezza- ha detto il legale siracusano- I fatti si fermano agli inizi dell’estate 2013 e il nuovo sindaco è stato eletto a luglio”. Coppa aggiunge che “anche la contestazione contenuta nell’avviso di conclusione indagini è strana, visto che contesta comunque fino al 2015. Nella prima denuncia di Francesco Abruzzo non si trova alcun riferimento a ipotesi di concussione. Ci si limitava a parlare dell’assunzione della figlia di un dipendente, con le relative mansioni. Solo dopo circa 10 mesi, dopo giugno 2016, improvvisamente, i denuncianti ricordano di avere dato denaro e altre regalie ai dipendenti indicati”. Coppa ritiene che, nella vicenda, ci siano delle “anomalie” che “andranno spiegate”, a partire da quelle relative ai tempi indicati. “Non c’è dubbio che l’amministrazione attuale non sia minimamente coinvolta in nessuna delle ipotesi su cui la magistratura sta facendo chiarezza- ha detto il legale siracusano- I fatti si fermano agli inizi dell’estate 2013 e il nuovo sindaco è stato eletto a luglio”. Coppa aggiunge che “anche la contestazione contenuta nell’avviso di conclusione indagini è strana, visto che contesta comunque fino al 2015. Nella prima denuncia di Francesco Abruzzo non si trova alcun riferimento a ipotesi di concussione. Ci si limitava a parlare dell’assunzione della figlia di un dipendente, con le relative mansioni. Solo dopo circa 10 mesi, dopo giugno 2016, improvvisamente, i denuncianti ricordano di avere dato denaro e altre regalie ai dipendenti indicati”.
“Occorre mettere ordine- aggiunge Garozzo-Zappulla e Princiotta stanno solo cercando di colpire l’amministrazione per farla cadere, senza distinguere ruoli e responsabilità. Nel Pd, affermai che qualcuno avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di avere portato nel partito, persone legate alla malavita. Non avevo inventato nulla”.A proposito delle indagini, improvvise alcune accelerazioni delle indagini del pm Marco Di Mauro, come nel caso di Alfredo Foti, a cui esprimo solidarietà per l’ingiustizia subita”.
“Occorre mettere ordine- aggiunge Garozzo-Zappulla e Princiotta stanno solo cercando di colpire l’amministrazione per farla cadere, senza distinguere ruoli e responsabilità. Nel Pd, affermai che qualcuno avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di avere portato nel partito, persone legate alla malavita. Non avevo inventato nulla”.A proposito delle indagini, improvvise alcune accelerazioni delle indagini del pm Marco Di Mauro, come nel caso di Alfredo Foti, a cui esprimo solidarietà per l’ingiustizia subita”. Per Garozzo “siamo davanti a un caso Siracusa. Me lo testimoniano i cittadini che hanno avvertito il pericolo”