Siracusa. Venticinque anni fa moriva Concetto Lo Bello, il ricordo del mondo dello sport

Era il 9 settembre del 1991 quando il mondo dello sport perdeva Concetto Lo Bello e lo perdeva soprattutto una città, la sua, Siracusa. A ricordare l’arbitro, il politico, il dirigente sportivo, che lega il suo nome a quello della Cittadella dello Sport del capoluogo sono in tanti, oggi.  Il figlio ,Rosario, che nel mondo dello sport ha seguito le sue orme, ne ricorda il ruolo chiave per le politiche sportive a Siracusa e non nasconde un pizzico di amarezza. “La città lo ricorda, è vero- dice – ma non tutti i siracusani fanno altrettanto. Sembra, al contrario, che si tenda a fare in certe circostanze l’opposto”.

Lo ricorda, tra gli altri,  il vice sindaco e assessore alle Politiche sportive, Francesco Italia, che ne parla come di “un uomo di sport e arbitro di calcio entrato nella storia. Il  più conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, una vera e propria icona degli arbitri di calcio, ancora oggi – nonostante sia trascorsa un’era geologica rispetto ai suoi tempi – celebrato e portato ad esempio. “Lo voglio ricordare, come assessore comunale alle Politiche sportive, mentre sono vive le splendide e vittoriose immagini dei Mondiali di canoa polo, un evento che certamente Lo Bello avrebbe apprezzato come sportivo e appoggiato come politico e amministratore di questa città. Perché egli amò e sostenne lo sport a tutto tondo. Con lo sguardo sempre rivolto ai giovani, ne aveva ben chiara l’importanza per il benessere fisico e per la trasmissione di principi etici come la lealtà, il rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari; ne conosceva l’importanza per la crescita e la maturazione sociale di una comunità e della nazione. Nell’anno di Rio-prosegue Italia- non possiamo dimenticare che nel 1960 egli accolse la fiaccola giunta dalla Grecia e che fu il primo dei 1.199 tedofori cui toccò l’onore di portarla in lungo e in largo per l’Italia fino al tripode olimpico di Roma. Grazie al suo stimolo, nella pallanuoto e nella pallamano (dove fu a lungo presidente della federazione nazionale) Siracusa è riuscita a ritagliarsi un ruolo di assoluto prestigio; ma anche negli sport individuali la città ha sfornato atleti di primissimo piano. “Nessuno ha mai fischiato come lui”, è stato scritto; anche chi lo criticava per il piglio autoritario ha dovuto ammettere che fu “inflessibile, duro, giusto”; e il giornalista Gianni Brera, l’arguto narratore del calcio italiano del ‘900, lo definì “incorruttibile”.

L’anniversario della scomparsa di Concetto Lo Bello è ricordato anche dall’ex assessore allo Sport, Mariagrazia Cavarra. “25 anni fa-ricorda-  i giornali titolarono “Muore Concetto Lo Bello, il miglior arbitro italiano”.
Ma per i siracusani non fu solo quello. Erano tempi in cui esisteva ancora la politica-prosegue l’ex assessore-  c’erano i fondi pubblici, c’erano gli uomini, e lui con questi 3 ingredienti realizzó per Siracusa cose che lo renderanno immortale”.