Siracusa. Verso Radioterapia. I protagonisti di ieri e di oggi. Le interviste

Sembra avvicinarsi la creazione di un servizio di radioterapia a Siracusa. In ritardo rispetto alle altre province siciliane, il traguardo pare finalmente in vista. Dopo una battaglia lunga e complessa, partita quando ancora non era chiaro dove si sarebbe arrivato. Con protagonisti vari, eroi silenziosi di ieri e di oggi. Riconoscere meriti è operazione sempre complessa, spesso soggettiva. E con il rischio di dimenticare e far torto a qualcuno. Proviamo comunque a porci una domanda. Di chi il merito se oggi si è ad un passo dal raggiungimento dell’obiettivo?
Si dovrebbe tornare indietro di decenni, agli anni 90. Quando iniziò la battaglia dei lavoratori della fabbrica siracusana Eternit. Una storia che conta 75 decessi a causa dell’esposizione diretta all’amianto e 150 casi di malattie collegabili.  Il coraggio di quegli uomini che sfidarono prima di tutti in Italia due multinazionali ha portato anche alla donazione di 500 mila euro con cui saranno acquistate attrezzature sanitarie complementari per radioterapia. Nel loro dramma non si sono dimenticati della collettività siracusana ed hanno deciso di destinare parte della compensazione ottenuta ad un fondo che pensasse alla salute di tutti. Una vera lezione di etica. Silenziosa, come il dolore che ha attraversato 350 famiglie siracusane. Un dolore che venne raccolto per primo da Santino Armaro, all’epoca giovane sindacalista e consigliere provinciale. Fu lui a contattare i primi avvocati e fare luce su quello che accadeva in quella fabbrica. Oggi ha una dedica speciale.

Ricordati i protagonisti di ieri, chi quelli di oggi? Pochi dubbi. Gli avvocati del Fondo Sociale ex Eternit, con Ezechia Paolo Reale espressione del direttivo. Ed Ermanno Adorno, nome noto alle cronache politiche locali che – dopo la scoperta di un tumore – ha dato vita a 5 giorni di sciopero della fame per riportare al centro di tutte le attenzioni l’assenza di radioterapia a Siracusa, unica provincia insieme ad Enna senza acceleratore lineare.