Siracusa. Zappulla e le estorsioni all'impresa di raccolta rifiuti: "Fare luce. Ad Alfano chiedo una commissione ispettiva"

Parla senza mezzi termini di una vicenda inquietante con possibili ripercussioni per i cittadini e il Comune di Siracusa. Il deputato del Pd, Pippo Zappulla, pesa bene le parole e annuncia di voler presentare  una specifica interrogazione parlamentare “perché non può passare sottovoce o, peggio, nel silenzio quanto emerso”. Il riferimento è all’operazione della Dia di Catania del novembre dello scorso anno. E’ emersa una rete di estorsione ai danni di una delle imprese più importanti della provincia, da tempo gestore del servizio di raccolta dei rifiuti urbani. “A pochi mesi dalla nuova gara d’appalto su un servizio così importante e delicato per l’intera comunità, è lecito, oserei dire doveroso, chiedere lumi”, dice deciso Zappulla.
“Stiamo parlando di uno dei servizi più importanti per i siracusani. L’ultimo contratto con il Comune di Siracusa risale al 2003 con scadenza nel 2008 e la previsione massima di un ulteriore anno di proroga. Dal 2009 si è in regime di proroga e il prossimo bando non potrà e, a mio avviso, non dovrà andare oltre pochi mesi ancora.  Sarà definito ed elaborato e fornirà tutte le garanzie possibili ma ritengo fondamentali: la qualità del servizio per un città che merita di essere più pulita e più organizzata; la raccolta differenziata vera; un contenimento dei costi; la tutela dell’occupazione e il rispetto dei diritti dei lavoratori impegnati”.
In riferimento ai fatti giudiziari, “pur esprimendo comprensione umana per le imprese vessate e sottoposte a pressioni malavitose – spiega ancora l’esponente Pd – la scelta non può che essere quella della denuncia e della collaborazione con le forze dell’ordine e la Magistratura. Fondamentale fare luce sull’intera vicenda, a garanzia dell’intera comunità”.  Al  Ministro dell’Interno Zappulla vuole anche chiedere  la nomina di una specifica commissione ispettiva.