Soldi della Regione ai Comuni, Pasqua (M5s): "disponibile solo il 30%, procedure assurde"

“I soldi della Regione ai Comuni per i buoni spesa? Procedure complicatissime e assurde, un cappio al collo per i sindaci: rischiano di non farcela”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, il siracusano Giorgio Pasqua che, in queste ore, ha ricevuto le rimostranze e le perplessità di tanti sindaci, preoccupati per le procedure “assurde, lunghissime e farraginose” cui devono attenersi per ricevere le somme annunciate dalla Regione.
“I primi cittadini – afferma Pasqua – in tempi strettissimi e con personale che spesso non hanno nemmeno a disposizione, devono mettere in piedi procedure complicatissime che sono giustificabili per i grandi progetti infrastrutturali con le consuete procedure richieste dai bandi europei, ma non certo in emergenza, con l’acqua alla gola e con i cittadini dietro la porta, i quali, giustamente, chiedono aiuti immediati per poter mettere qualcosa a tavola per le proprie famiglie”.
E il rischio beffa, secondo Pasqua, sarebbe dietro l’angolo. “Questi complicati meccanismi rischiano di diventare un cappio al collo per i sindaci, che per errori, determinati dalle procedure complesse e dalla fretta, in futuro potrebbero essere chiamati a restituire i soldi, creando buchi di bilancio”.
Il deputato Luigi Sunseri (M5s) precisa poi che, ad oggi, “non un solo centesimo è arrivato nelle casse dei Comuni. Solo ieri sera sono stati decretati i primi 30 milioni (meno del 30% dell’importo previsto). I restanti 70 restano ancora un dilemma. Ad oggi le uniche somme disponibili nelle casse dei Comuni siciliani sono quelle dello Stato. I siciliani che in questi giorni stanno ricevendo i buoni spesa sappiano che è grazie alle somme stanziate prontamente da Roma e non a quelle annunciate dal presidente della Regione in pompa magna 9 giorni fa”.