Superbonus, oltre 4mila cantieri in Sicilia. Ficara (M5s): “no alla rimodulazione della misura”

“I dati di ottobre sul Superbonus 110% diffusi da Enea confermano il successo della nostra maxi agevolazione: 57.664 cantieri aperti e 10,7 miliardi di detrazioni previste a fine lavori a cui si aggiungono le 30.000 nuove imprese nate nel settore delle costruzioni in due anni e i 132.000 posti di lavoro creati nello stesso periodo. In Sicilia sono 4.328 i cantieri aperti e 695 milioni in lavori ammessi a detrazione, di cui il 45% ha riguardato i condomini e la restante parte edifici unifamiliari o indipendenti. Molto importante anche la performance in termini di riduzione degli impatti ambientali dell’edilizia residenziale: 28% di emissioni di gas serra tagliate in più rispetto agli altri bonus edilizi, come conferma l’Ance”. Lo afferma il deputato del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara.
“Ancora una volta ribadiamo che è un investimento che per lo Stato rientra ampiamente, oltre che una fonte di grande risparmio per i cittadini, prima sui lavori e poi in bolletta. Basti pensare all’effetto che la misura sta avendo per l’emersione del lavoro nero e il conseguente introito per le casse pubbliche. Ora lavoriamo per estendere la proroga anche alle unifamiliari, senza la soglia di reddito Isee a 25.000 euro e senza la retroattività delle autorizzazioni. E per apportare gli altri correttivi alla manovra necessari a non fermare l’affetto Superbonus, perché la misura messa a punto del Movimento 5 Stelle fa bene alle famiglie, all’economia e all’ambiente”, aggiunge Ficara.
In Sicilia, alcune importanti associazioni di categoria, come ad esempio Cna, hanno sottolineato l’importanza della misura e la necessità di non rimodularla, penalizzandone l’effetto trascinamento per l’economia delle famiglie, delle aziende e dell’intero sistema produttivi regionale.
Come ha giustamente osservato il presidente Conte, “i dati parlano chiaro: il Superbonus significa crescita, occupazione e sostenibilità ambientale. Ora va esteso, non è tempo di frenare la ripresa del Paese”.