Siracusa. Maremonti, Vinciullo: “Dopo la finta inaugurazione cantiere in abbandono”

“Inaugurazione in pompa magna ma, dopo la festa, cantiere in stato di abbandono”. L’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo torna sulla cerimonia di inaugurazione del sottofondo del sottopasso dello svincolo Maremonti, con la presenza dell’assessore regionale, Marco Falcone. Un momento che l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars ha sempre contestato, ricordando come lo svincolo sia “aperto dal 29 luglio 2015. Ci saremmo quindi aspettati quantomeno la ripresa dei lavori, che sono, al contrario, in evidente stato di abbandono o ancora in fase di completamento”.  Vinciullo produce un reportage fotografico per mostrare come, in realtà, la sensazione di un’opera pubblica completa manchi. Passa, poi, all’elenco di questi aspetti. “Gli ingressi al cantiere sono rimasti aperti, con i new jersey in cemento buttati a terra, la rete metallica è ancora accatastata in un angolo-racconta l’ex deputato regionale-  in attesa che venga collegata nel sottofondo a copertura dello stesso e di una paratia laterale, le botole in ferro non sono state ancora collocate e invece al loro posto troviamo delle bellissime tavole di legno, i tubi in cemento, che dovrebbero condurre le acque piovane all’interno del canale Scandurra, sono ostruite da pali in legno che fanno bella mostra di sé e rischiano di impedire alle acque di defluire regolarmente verso valle, la pietra che dovrebbe nascondere la struttura in cemento armato in parte non è stata ancora posta, in altre parti è stata posta senza essere definitivamente incollata e le recinzioni, a monte del sottopasso, non sono adeguatamente messe in sicurezza, sicché qualsiasi bambino, adulto o animale potrebbe finire direttamente nel vallone”. Per Vinciullo è “naturale chiedersi chi ha autorizzato la consegna di questi lavori incompleti e come mai la ditta non torni sul luogo per riprendere i lavori, ancora fermi”. Altra domanda riguarda il collaudo dei lavori . In assenza di risposte, Vinciullo sollecita l’intervento della Procura della Repubblica per comprendere se ” i lavori possono essere lasciati in queste condizioni di sicurezza”.