Tampone obbligatorio per chi arriva in Sicilia anche da Francia, Grecia e Paesi Bassi

Tampone obbligatorio anche per chi arriva in Sicilia da Francia, Grecia e Paesi Bassi o per chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti. Lo prevede l’ordinanza firmata nella serata di ieri dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Le stesse misure di prevenzione anti Covid sono già previste per chi proviene da Spagna, Portogallo e Malta, oltre che da alcuni Paesi extraeuropei, come disposto dal ministero della Salute.
All’aeroporto di Catania dallo scorso lunedì è stata riattivata l’area per lo screening con tampone rapido dei passeggeri in arrivo, come disposto dall’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci.
L’area per effettuare i tamponi è stata allestita all’interno del Terminal B, la vecchia aerostazione Morandi, i cui spazi sono stati riadattati per consentire di ottemperare a quanto disposto dal Governo Regionale.
Il tampone è un obbligo per tutti i passeggeri provenienti da Malta, Spagna, Portogallo, Francia, Grecia e Paesi Bassi come prevedono le ordinanze regionali n.71 e n.75, nonché per chi proviene dai Paesi extraeuropei per i quali il Governo nazionale ha previsto l’obbligatorietà.
Potrà sottoporsi al test rapido, su base volontaria, chiunque arrivi presso lo scalo etneo: basterà recarsi nel Terminal B, muniti di carta d’imbarco, seguendo la segnaletica o chiedendo informazioni al personale della protezione civile che sarà presente agli arrivi.
Per eseguire il test in aeroporto non è necessaria alcuna prenotazione, né modulo da compilare. Le postazioni sono attive fini all’ultimo volo del giorno.
Istituite intanto altre due zone rosse in Sicilia. Si tratta di Caltabellotta e Favara, entrambe in provincia di Agrigento. A prevederle un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, a seguito dell’aumento considerevole di positivi al Covid. Il provvedimento, varato a seguito delle note dell’Azienda sanitaria provinciale e dei sindaci dei due Comuni, sarà in vigore dal 22 al 29 luglio.