Tari a Siracusa, amara sorpresa con il conguaglio? Coppa: “Nessun aumento in bolletta”

Per i contribuenti siracusani non dovrebbe esserci alcuna sorpresa spiacevole al momento del conguaglio Tari, la tassa sui rifiuti. Dopo le notizie riguardanti possibili aumenti, l’assessore alla fiscalità locale Pierpaolo Coppa fa chiarezza. “Confrontando le ricevute con quelle pagate negli anni precedenti, vedrete voi stessi se l’aumento sbandierato da alcuni c’è stato o meno. Io dico di no”, dice intervenendo in diretta su FMITALIA.
“Dal 2020 sono cambiate le regole per la tariffa della Tari, con Arera che adesso regolamenta e stabilisce come si adotta la tariffa, in modo da avere un sistema omogeneo in tutta Italia”, spiega subito dopo per chiarire come la discrezionalità di un Comune sia comunque limitata entro determinate fasce. Rivendica i buoni risultati ottenuti (“Dal 2013 al 2021 il costo del servizio complessivo, riflesso nel canone mensile riconosciuto alla ditta aggiudicataria, è diminuito di milioni di euro e con il porta a porta il servizio complessivo è migliorato”) e mette in cifra i vantaggi prodotti dalla differenziata per il Comune di Siracusa (“Come reversali per le frazioni differenziate abbiamo ricevuto 0 euro nel 2017, ma 287mila euro nel 2018, poi 54mila nel 2019 e 947mila nel 2020. Previsione di oltre un milione per il 2021, con percentuale ormai cresciuta oltre il 50% e vicina all’obiettivo del 65% entro 2021”).
Ma se il costo del servizio si è abbassato, i ricavi per il Comune sono aumentati, i costi indiretti (personale dedicato al servizio igiene urbana) diminuiti, perchè non si abbassa in maniera netta anche la bolletta? Secondo gli ultimi studi di CittadinanzAttiva, Siracusa si manterrebbe infatti nella top 10 delle città con la Tari più alta. A quanto pare, a zavorrare i conti c’è una unica voce in aumento (per il Comune), ma pesantissima: “sono aumentati i costi di conferimento in discarica e l’adattamento necessario per il conferimento dell’organico in piattaforma”. Come dire che sulla bolletta dei contribuenti siracusani pesa anche la crisi del sistema regionale di gestione dei rifiuti? “Differenziare meglio, ci farebbe abbassare il costo di conferimento dell’indifferenziato”, risponde l’assessore Coppa. “Ma il costo dell’organico in questo momento è serio”, con Siracusa costretta spesso a spedire in Calabria quella frazione. Spese extra che finiscono quasi per annullare gli altri vantaggi economici.
Servirebbe allora darsi alla termovalorizzazione? “Oggi la questione non si può ridurre semplicisticamente ad un dibattito tra favorevoli e contrari alla termovalorizzazione. Il vero tema da affrontare subito è quello della proprietà delle discariche e degli altri impianti. Per me devono essere pubblici, con strumenti che garantiscano efficienza e sostenibilità. Faccio un esempio: oggi le discariche sono private. Se un giorno il privato stabilisce che a me Comune deve aumentare il costo di conferimento, io non posso farci nulla. Quindi, il vero tema è: il pubblico si occupa o no del sistema? Una questione su cui dovrebbe esprimersi in maniera netta il legislatore nazionale”.
Da anni sul tappetto c’è poi la grana evasione ed elusione. Percentuali alte che sottraggono risorse e, restringendo la platea dei contribuenti, caricano su tutti loro costi che invece andrebbero divisi in maniera diversa e più equa. “Evasione e mancata riscossione hanno inciso per 420mila euro sul fondo crediti di dubbia esigibilità. Ogni anno dobbiamo sottrarre circa 20 milioni di euro agli investimenti, per accantonare risorse ad hoc nel fondo per dubbia esigibilità. Chi non paga la Tari o non è iscritto nell’anagrafe tributaria comunale, toglie alla collettività risorse economiche per investimenti”, ribadisce il responsabile della fiscalità locale.
Da questo punto di vista, il Comune di Siracusa sta cercando di dotarsi di una nuova struttura di “intelligence” tributaria, con l’ausilio attivo di un consulente esterno. “Abbiamo bandito la gara a dicembre scorso. A giugno è stata aggiudicata, ci sarà prevedibilmente un ricorso al Tar. Entro l’anno dovremmo comunque giungere alla aggiudicazione definitiva. E’ un capitolato ad obiettivi ed ampliare l’anagrafe tributaria, scovando i soggetti oggi ignoti è il primo. Quindi non si tratterà di mero supporto tributario tecnico ma anche operativo” e quasi di riscossione.