Siracusa. Teatro Greco, "biglietteria chiusa alle 13": protesta e marcia indietro, lo sportello resta aperto

Amara sorpresa, questa mattina, per i commercianti di souvenirs del Teatro Greco. La biglietteria di Casina Cuti- ha annunciato il gestore- resta aperta mezza giornata, proprio oggi, prima domenica del mese e quindi giornata in cui i principali siti archeologici e culturali restano aperti al pubblico gratuitamente. Significa che oggi il volume di visitatori è maggiore rispetto al consueto. Il biglietto d’ingresso serve comunque, ma non si paga. I commercianti tornano, quindi, sul piede di guerra, seriamente allarmati per le ripercussioni che questa gestione del servizio di biglietteria può avere sui loro incassi. Resterà aperta tutto il giorno, invece, la seconda biglietteria, posta sull’ingresso del retro del parco archeologico. Nei giorni scorsi, i negozianti di souvenirs, erano venuti a conoscenza, tramite un cartello affisso all’ingresso della biglietteria, che nei fine settimana lo sportello sarebbe rimasto chiuso. La loro protesta, l’intervento, con un pressing importante, del Comune aveva scongiurato tale rischio, che si sarebbe tradotto in un danno economico enorme per le piccole attività, legate agli acquisti dei turisti. Senza il passaggio biglietteria, difficilmente i turisti si ritrovano a girare per i box per effettuare i loro acquisti. Superato quel momento di tensione con la Aditus, gestore del servizio, questa mattina, nuovo fulmine a cielo non molto sereno. “Vogliono condannarci alla chiusura- tuona una commerciante- Ci tolgono la domenica e ci ammazzano, proprio nel giorno in cui il maggiore afflusso di turisti ci concede delle boccate d’ossigeno che altrimenti ci sta venendo seriamente a mancare. Nei giorni scorsi non abbiamo venduto quasi per niente. Contavamo su queste giornate e invece ci danneggiano ancora, in questo modo.

I commercianti di Casina Cuti sono gli stessi che parecchi anni fa avevano i loro box lungo il vialetto d’ingresso al parco archeologico. Quando furono costretti a spostarsi nel piazzale di fronte, fu garantito loro, attraverso uno specifico protocollo, che in cambio dello spostamento, avrebbero avuto la possibilità di contare sulla biglietteria ad un passo, cosi’ da creare quelle opportunità di vendita che, altrimenti, tenendodoli isolati, sarebbero venute meno. E’ il passaggio che crea l’occasione di vendita, del resto. Quel protocollo sembra essere stato dimenticato. A sottoscriverlo erano state altre amministrazioni ed altre società di gestione del servizio.  “E’ indispensabile mettere ordine- tuonano i commercianti- Siamo stanchi ed esasperati da questa situazione. Non è escluso che, in assenza di una soluzione, decideremo di consegnare le chiavi delle nostre attività al sindaco. Inutile stare qui e pagare per non poter guadagnare più nulla. Questa umiliazione e l’arroganza di alcune scelte sono davvero ormai intollerabili per noi, che siamo qui per mantenere le nostre famiglie, per lavorare, non per vedere uno stillicidio che ci distrugge”.

Intanto, intorno a mezzogiorno, marcia indietro della società. La biglietteria può restare aperta anche dopo le 13. Sospiro di sollievo per gli operatori. Resta, tuttavia, la preoccupazione di una situazione da tornare a regolamentare nero su bianco, così da non creare fraintendimenti o lasciare spazio a scelte estemporanee.