Una tomba per Shawki, vittima di un incidente in mare al largo di Siracusa

A oltre un anno dalla tragedia in mare a causa del quale ha perso la vita, Shawki AlKlilp, il cittadino siriano morto ad agosto del 2024 a causa di una collisione tra una motovedetta della Guardia Costiera e un’imbarcazione di migranti al largo di Avola ha una tomba. Lo annuncia Ramzi Harrabi, mediatore culturale e punto di riferimento per le comunità straniere nel territorio. I funerali dell’uomo erano stati celebrati con rito islamico. Per rendergli omaggio era arrivato in Sicilia il fratello, Hazem, rifugiato in Olanda. Alklip aveva 35 anni. Secondo quanto il fratello raccontò subito dopo la tragedia, “il 35enne era in fuga dalla morte da 13 anni. Era riuscito a scappare durante la guerra civile per arrivare in Libano prima ed in Libia poi. Sognava di sbarcare in Europa , ma è morto a Siracusa”. Shawki era padre di tre figli, uno dei quali nato da appena un mese quando l’uomo ha perso la vita. Dopo la collisione, la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità. Ieri sono stati ascoltati i periti per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.