Turisti in calo, Scimonelli (Insieme): “Regole e servizi per gestire i flussi o calo sarà inesorabile”

Per la prima volta in dieci anni, il turismo a Siracusa registra il segno meno (clicca qui). Il confronto tra i dati di giugno 2024 e giugno 2025 è impietoso ed emerge la preoccupazione del settore della ricettività ed accoglienza, sino all’indotto. Per Noi Albergato Siracusa, i pernottamenti in un anno sono in drastico calo: -11.176 rispetto a giugno 2024.
“Da metà giugno riceviamo segnalazioni e lamentele continue da parte di ristoratori, albergatori e gestori di B&B, che denunciano una sensibile flessione nelle prenotazioni e una crescente insoddisfazione dei visitatori. A preoccupare non sono solo i numeri in decrescita, ma anche la totale assenza di controlli sulla sicurezza urbana, che in alcuni casi ha generato episodi di degrado e disordine segnalati dagli stessi turisti”, dice allarmato il consigliere comunale Ivan Scimonelli (Insieme).
“È il segnale evidente che il tanto celebrato boom turistico non è più sostenibile se non accompagnato da una visione concreta e da servizi all’altezza. I dati – prosegue Scimonelli – ci dicono che l’attuale modello turistico è in affanno, e la città non sembra attrezzata per affrontare la sfida”.
I punti deboli e dolenti sono noti: “parcheggi, mobilità, trasporto pubblico, eventi e servizi attivi. Manca una visione turistica strutturata, ma manca soprattutto un’idea di città accogliente, viva, capace di attrarre e trattenere le nuove generazioni di turisti, sempre più orientati a vivere esperienze autentiche, culturali e dinamiche”.
Cosa fare, allora? Scimonelli punta sulla necessità “di governare i flussi con coraggio, regole, investimenti e visione. Non basta la bellezza e la nostra Storia. Non si può continuare a vivere di rendita, ignorando le crepe che ormai sono sotto gli occhi di tutti: disordine urbano, carenza di infrastrutture, assenza di programmazione e di servizi di base. Siracusa ha bisogno di un vero modello di governance turistica: regole certe, limiti sostenibili, comunicazione efficace, attrattività vera, attenzione ai bisogni di chi visita e rispetto per chi vive la città ogni giorno. Chi amministra ha il dovere di agire”, conclude l’esponente di opposizione. “Non servono più proclami, serve il coraggio di cambiare davvero”.