Tutto l'affetto di Siracusa per l'ultimo saluto a Luigi Assenza

Hanno voluto esserci in tanti per l’ultimo saluto a Luigi Assenza. Troppi persino per la pur capiente chiesa di Santa Rita, a Siracusa. Sono in maggioranza giovani, occhiali da sole a coprire occhi gonfi e lacrime a solcare il viso. Sono gli amici di Luigi, conoscenti o semplici ragazzi colpiti dalla nuova tragedia nel mare siracusano. Si abbracciano, quasi a sorreggersi uno con l’altro, dentro e fuori la chiesa di corso Gelone. Tante anche le autorità cittadine presenti, con discrezione. E poi la famiglia, seduta nei primi banchi accanto a quella bara bianca a cui tutti rivolgono un ultimo, affettuoso pensiero.
Nella sua omelia, padre Lombardo parla di una tragedia da superare uniti, dandosi forza l’un l’altro “come la Santissima Trinità”. La madre di Luigi trova la forza di dedicare un pensiero a quanti hanno voluto testimoniare con la loro presenza vicinanza e affetto verso quel giovane figlio che non c’è più. Con la voce rotta dai singhiozzi, ricorda il suo Luigi “champagnone”, benvoluto proprio per la sua carica di solare simpatia. “Se solo non ti fossi immerso”, aggiunge poi racchiudendo in poche parole lo smarrimento di fronte ad una vita spezzata in un modo così difficile da accettare e comprendere.
Un lungo applauso accompagna il feretro mentre attraversa la navata centrale. Continua all’uscita, fino a quando inizia il mesto corteo funebre aperto da quattro cavalli. E’ l’omaggio del suo mondo, quello degli sport equestri. Era un valente cavaliere e per omaggiarlo ci sono altri cavalieri e amazzoni in elegante tenuta da gara.
Ieri, intanto, è stata effettuata l’autopsia. Dagli esami di laboratorio, compresa l’analisi del bombolino, si attende l’ultima verità.