Siracusa. Sul Bilancio è scontro politico, Reale: "ad un passo dal dissesto"

Il passaggio in Consiglio comunale dello schema di bilancio preventivo esitato dalla giunta non si preannuncia semplice. L’opposizione – che in assise può contare su di un numero maggiore di consiglieri – attende di ricevere le carte per studiare bene numeri e pieghe del bilancio di previsione. In particolare sotto l’aspetto dei rilievi evidenziati dalla Corte dei Conti con una procedura che, secondo Ezechia Paolo Reale, avrebbe diversi punti di contatto con Catania, Comune recentemente in dissesto proprio sotto la scure della Corte dei Conti.
Ci sarebbe un rischio simile anche per Palazzo Vermexio, secondo il leader di Progetto Siracusa. Che punta l’indice contro l’ultima sindacatura rea – a suo dire – di non aver saputo porre un argine al crescente rischio di rosso continuo in bilancio.




Port Utility, corruzione milionaria attorno ai lavori al porto commerciale di Augusta

E’ un inquietante quadro di corruzione quello che emerge dall’indagine Port Utility, con appalti milionari attorno al porto commerciale di Augusta nelle mani dei privati sin dalla stessa redazione dei bandi di gara. Un sistema che, come ha avuto modo di sottolineare anche il procuratore aggiunto Fabio Scavone, “inquina pesantemente” il quadro della libera economia locale. C’erano delle mani (“mani preziose” scrivono alcuni degli indagati in colloqui whatsapp finiti agli atti delle indagini) che muovevano i fili che portavano alla nascita ed all’aggiudicazione di gare per svariati milioni di euro. I dubbi ed i sospetti sollevati dal responsabile anticorruzione dell’Autorità Portuale hanno permesso agli investigatori di trovare conferme su conferme a quanto emergeva dalle attività di indagine, condotte anche attraverso intercettazioni ambientali che hanno consegnato ai finanzieri persino una telefonata contenente una sorta di confessione.

Nell’indagine della Guardia di Finanza di Siracusa finiscono quasi dieci anni di appalti finanziati con fondi nazionali e comunitari per un totale di oltre 100 milioni di affari. Le gare pubbliche bandite dall’Aurotirtà Portuale di Augusta dell’epoca sarebbero state “turbate”. I bandi e i disciplinari, infatti, non venivano direttamente predisposti dai funzionari dell’Ente pubblico appaltante, bensì da professionisti titolari di una società di progettazione siracusana. Inoltre in alcune circostanze, alcuni commissari di gara, dopo aver svolto l’incarico di componente della commissione aggiudicatrice, ricevevano – anche con lo schermo di terzi soggetti – incarichi di consulenza dalla società che si era aggiudicata l’appalto. Una sorta di “ricompensa” per l’attività svolta a favore di chi aveva tutto l’interesse ad “indirizzare” le gare.
Questa mattina sono state eseguite sei ordinanze cautelari, una in carcere (Nunzio Miceli, ingegnere) e cinque ai domiciliari (Pietro e Giovanni Magro, Giovanni Sarcià, Venerando Toscano e Antonino Sparatore). Si tratta di 4 professionisti, alcuni soci dello studio di progettazione Tecnass e di 2 funzionari dell’Autorità Portuale di Augusta. L’accusa è di corruzione e turbativa d’asta.
Gli appalti ritenuti “pilotati” rientrano in quelli previsti nella “Scheda Grandi Progetti – Hub porto di Augusta”. Le opere sono finanziate nell’ambito della programmazione 2007/2013 con fondi Pon e ammontano a circa 100 milioni di euro.
Attraverso la meticolosa ricostruzione delle “relazioni” esistenti tra i tre professionisti titolari della società di progettazione e i due funzionari dell’Autorità Portiale addetti alle procedure di evidenza pubblica, è stato ricostruito che i tre privati “ideavano” i bandi e i disciplinari di gara, mentre i Responsabili Unici del Procedimento dell’Autorità Portuale si limitavano, di fatto, alla stampa e alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
L’illecito condizionamento delle procedure sarebbe stato preordinato all’aggiudicazione pilotata dell’appalto a soggetti economici con i quali i titolari dello studio di progettazione avevano già concluso “accordi preventivi”. Gli utili – illeciti – venivano “pagati” attraverso “consulenze” per un volume totale di quasi 8 milioni di euro.
Per la gestione dei contratti di consulenza, i tre professionisti avevano anche creato alcune società di diritto maltese. Queste però sono risultate utilizzate solo per incassare i relativi compensi, come hanno dimostrato anche le rogatorie internazionali richieste dalla Procura di Siracusa.
Quanto ai due funzionari dell’Autorità Portuale, incaricati di gestire le gare di appalto, avrebbero incassato circa 500 mila euro ciascuno a titolo di incentivi per le relative attività d’istituto in realtà, rivelano le indagini, svolte dai tre professionisti titolari dello studio di progettazione.
Nei personal computers in uso ai privati, è stata rinvenuta documentazione di quasi tutte le gare di appalto bandite, nonché diversi atti dell’Autorità Portuale. L’indagine tecnica svolta sui pc ha poi acclarato che lo studio di progettazione aveva stipulato accordi con le imprese che avrebbero vinto gli appalti ancor prima che venisse pubblicato il bando di gara. Inoltre gli stessi indagati, sentiti sul punto, hanno ammesso che gli atti di gara erano stati predisposti da mano privata.
Figura di spicco del complesso sistema corruttivo è – secondo la Procura – l’ingegnere Miceli considerato “regista” del sistema di distribuzione degli appalti. In passato, per una simile indagine, era già stato destinatario di una ordinanza cautelare.
Più sfumate le posizioni degli altri soggetti coinvolti come due ingegneri sospesi dall’attività per 6 mesi e 12 mesi.
Disposto anche il sequestro della somma di circa 1 milione di euro, anche per equivalente. Sequestrata anche la società di progettazione (Tecnass srl).




Siracusa. Il soprintendente Calbi svela le sue idee per l'Inda

Prima uscita pubblica siracusana per il nuovo sovrintendente Inda, Antonio Calbi. Accompagnato dall’assessore alle Attività Culturali del Comune di Siracusa, Fabio Granata, ha partecipato alla “festa” per l’inaugurazione della nuova sede della Accademia d’Arte Drammatica. Un ritorno a casa, per la verità, nei ristrutturati locali dell’ex convento di San Francesco in Ortigia, in via Tommaso Gargallo.
Per l’occasione gli allievi del terzo e secondo anno si sono esibiti nella performance dal titolo  “Voci per dramma antico” diretti da Marco Podda  e Dario La Ferla,  al pianoforte il maestro Salvo Sampieri.
Calbi ha illustrato le sue idee per la Fondazione Inda, tra teatro greco e ribalta tv. E un occhio al teatro Massimo di Ortigia.




Lele Scieri, parla Sofia Amoddio: "così abbiamo inseguito la verità"

Quando un giorno la triste storia di Emanuele Scieri la si potrà raccontare anche con tanto di epilogo giudiziario, forse bisognerà cominciare a raccontarla da lei. Da Sofia Amoddio, avvocato, ex parlamentare Pd ma soprattutto caparbia presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte (omicidio) del parà siracusano in passato archiviata con troppa fretta. Ha squarciato un velo di omertà spesso vent’anni. Un autentico muro di gomma, un mix di errori e connivenze che aveva strozzato ogni speranza di giustizia.
Era l’agosto del 1999 quando il corpo del giovane venne trovato senza vita all’interno della caserma Gamerra di Pisa. Ma di trovare la verità – scomoda per il mondo militare dell’epoca – nessuno aveva mostrato di averne particolare voglia. Come se fosse normale morire dentro una caserma dello Stato italiano, mentre si è in servizio di leva, in circostanze che definire misteriose è un eufemismo.
Diciannove anni dopo, nessuno credeva che quella commissione composta da una ventina di parlamentari avrebbe portato a chissà quale risultato. E invece… Invece Sofia Amoddio, con il supporto di pochi altri colleghi tra cui la siracusana Stefania Prestigiacomo, la verità è andata a cercarla fino a dove era stata nascosta. Audizione dopo audizione, incontrando e ascoltando i protagonisti di quella vicenda, fornendo pezzo dopo pezzo una indagine quasi già fatta alle Procure, quella di Pisa e quella militare, che hanno riaperto il caso.
Ministri, procuratori, generali, medici, carabinieri e militari: Sofia Amoddio non ha guardato in faccia nessuno. Il Riesame di Firenze ha confermato una volta di più la bontà del coraggioso lavoro della commissione, respingendo la richiesta di revoca dei domiciliari per il principale indagato accusato della morte di Lele Scieri. La verità è più vicina. Perchè ci sono persone che ti fanno credere che persino l’Italia può ancora essere un posto “giusto”. Hanno un nome e cognome. E da quello un giorno partirà il racconto di una storia triste, che qualcuno pensava di nascondere sotto al tappeto come se una vita spezzata potesse mai valere quanto un pugno di polvere.




Siracusa. Ognissanti e Defunti, al cimitero i problemi di sempre

Sono giornate di notevole afflusso di visitatori al cimitero comunale. Già oggi, in attesa delle giornate di Ognissanti e dei Defunti, potenziato il servizio di controllo da parte dei vigili urbani. Situazione comunque disordinata nei piazzali utilizzati come parcheggio, con i soliti abusivi, parcheggiatori come venditori ambulanti. All’interno del cimitero, i problemi di sempre, con ulteriori motivi di rammarico per i parenti dei defunti. Agli interventi di sistemazione di parte delle palazzine, non sono seguiti altri analoghi lavori in altre aree del cimitero, che rimangono in condizioni che mettono a repentaglio la sicurezza. A questo si aggiungono i furti di lapidi di marmo e l’accesso continuo di auto e addirittura perfino di moto all’interno. Da domani, attivo fino al 2 novembre il servizio di bus navetta all’interno, come da e per il cimitero. Nei giorni scorsi l’associazione Gli Angeli con Giancinto Avola ha incontrato l’assessore Alessandra Furnari e il sindaco, Francesco Italia, ottenendo delle rassicurazioni.




Siracusa. Ognissanti e Defunti, tornano le navette per il cimitero: cambia la viabilità

Collegamenti continui, da corso Gelone al cimitero comunale e viceversa nelle giornate di Ognissanti e dei Defunti. L’assessorato alla  Mobilità ha predisposto anche quest’anno il servizio di trasporto specifico, per agevolare i cittadini che intendono rendere omaggio ai propri cari defunti.Modificata la viabilità, secondo cui , in base all’ordinanza predisposta dal dirigente Petracca, dalle 07:00 alle 19:00 dei giorni 1 e 2 novembre, sulla Statale 124, nel tratto interposto tra l’area d’intersezione di viale Paolo Orsi e via Antonio Ascari, con direzione verso Floridia, vigerà il senso unico di marcia, fatta eccezione per i mezzi di soccorso.  Contestualmente nel piazzale del Cimitero, a ridosso del muro di recinzione, lato ovest dell’ingresso, verrà riservato lo spazio per lo stazionamento di un veicolo adibito a servizio di pronto soccorso.
Dalle 7 alle 13 di giorno 2 novembre, nel tratto antistante il Cimitero Monumentale Inglese, il divieto di
sosta con rimozione coatta ambo i lati.




Siracusa. Nuovo ospedale, i costi: "Catania lo ha fatto davvero e speso meno"

Costi eccessivamente elevati per realizzare il nuovo ospedale di Siracusa. Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Stefano Zito entra nel merito del dibattito, nuovamente in corso, dopo le dichiarazioni del presidente della Regione, Nello Musumeci, sul progetto di costruzione del nuovo nosocomio del capoluogo.
A prescindere dall’area che presenterebbe, secondo Zito, una serie di aspetti da verificare, il prezzo preventivato
per le varie parti dell’opera sarebbe sproporzionato.
Per dimostrarlo, paragona i costi ipotizzati per Siracusa (140 milioni in totale, ndr) con quelli sostenuti realmente per la costruzione dell’ospedale San Marco di Catania. “Se, come è stato confermato anche da Roma, il finanziamento c’è – osserva Zito- abbiamo l’opportunità di non sprecarlo e di utilizzare i fondi anche per una serie di servizi aggiuntivi e migliorativi. Troppo alti già anche i costi di esproprio, oltre che gli incarichi professionali”.




Siracusa. Giù il torrione, Villa Abela demolita: le ultime immagini

In un video, gli ultimi istanti di villa Abela. La caratteristica costruzione con torrione, nell’area del monumento ai caduti, è stata abbattuta. Completate le operazioni con l’utilizzo di mezzi meccanici. Una nuvola di polvere ricopre l’area e del villino non resta più nulla. Solo le polemiche degli ultimi giorni. Su cui si pronuncia anche Legambiente Sicilia che già quattro anni addietro si era occupata della vicenda, verificando l’assenza di vincoli particolari. L’invito dell’associazione ambientalista è mirato alla revisione del Piano Regolatore Generale di Siracusa, una responsabilità politica di cui l’attuale amministrazione deve farsi carico per evitare di arrivare tardi in altre vicende e dare corpo a quei concetti di rigenerazione e consumo suolo zero che tanta parte hanno nei programmi di diverse forze di governo cittadino.




Siracusa. Esposizione all'amianto, sit-in all'Inps: "Riconoscere i diritti ai lavoratori"

Anche questa mattina l’Ona, l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto, ha dato vita ad un sit-in davanti alla sede dell’Inps di corso Gelone. E’ il quarto giorno di protesta per sensibilizzare sul tema dell’esposizione all’amianto dei lavoratori del polo petrolchimico, con una serie di diritti che non sarebbero però riconosciuti dall’Inps.
Il sit-in segue il riconoscimento, al termine di un percorso legale,  dei diritti di 10 lavoratori dei diritti previdenziali per esposizione al rischio amianto. Una sentenza che costituisce un precedente fondamentale “per poter agire e ottenere l’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto a tutte le migliaia di lavoratori coinvolti”, spiega il presidente provinciale, Calogero Vicario.
Insieme ai rappresentanti dell’Ona e ai lavoratori, questa mattina, davanti alla sede Inps, c’era anche il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che per l’Osservatorio segue gli aspetti scientifici e tecnici. Proprio nel Comune industriale, dopo il suo insediamento, racconta di aver scoperto che una scuola è ancora piena di amianto. Chiede un intervento alla Regione, con stanziamenti consistenti da impiegare in tutte le scuole siciliane che hanno questo stesso problema. “Ogni anno – fa notare Pippo Gianni- dal polo industriale lo Stato ottiene circa 17 miliardi di euro. Destinare l’1 per cento al territorio consentirebbe notevoli e fondamentali interventi a tutela della salute pubblica e dell’ambiente”.




Siracusa. Dall'asfalto, il getto d'acqua con l'arcobaleno: succede in via Ascari

Scena curiosa, purtroppo non inedita. Si rompe un tubo in via Ascari e dall’asfalto parte un getto d’acqua alto alcuni metri. Sotto la strada che collega la statale per Floridia a contrada Necropoli del Fusco scorrono tubazioni importanti per la rete cittadina.
Proprio per via delle tante riparazioni, le condizioni del manto di asfalto non sono – eufemisticamente – delle migliori.
La causa del geyser: un blackout elettrico che ha creato il cosiddetto “colpo d’ariete”, un aumento repentino cioè della pressione all’interno delle tubazioni in esercizio nella zona di via Ascari. Stamattina alle 8,24 è stata infatti registrata ancora una volta un’interruzione istantanea del servizio elettrico sulla linea che alimenta gli impianti idrici e di depurazione di Siracusa. Ciò ha causato il cedimento della tubazione dal diametro di 300 mm, che è tra le più ammalorate. Era già successo ieri in due diverse occasioni, sia sullo stesso tratto di Via Ascari sia su viale Epipoli, quasi tre chilometri più lontano. Ancora una volta oggi le squadre di Siam sono intervenute con uomini e mezzi per garantire il servizio e alle 12,30 la tubazione è stata rimessa in efficienza.
“È evidente – dice l’ad di Siam, Javier Navarro – che le continue istantanee interruzioni del servizio elettrico sono inammissibili e inaccettabili. È altrettanto evidente che, per quanto riguarda le reti e gli impianti idrici e fognari, bisogna intervenire sulle infrastrutture, che ormai non sono all’altezza”. Siam si è già seduta al tavolo con l’amministrazione comunale con cui concorda che è venuto il momento di fare un progetto complessivo di tutte le reti di acquedotto e fognatura e degli impianti connessi (compresi centrali e impianto di depurazione).
Il Piano d’Ambito, e dunque degli interventi necessari, è infatti al momento oggetto di studio e approvazione da parte dell’Assemblea Territoriale Idrica che dovrà gestire il servizio idrico integrato per tutti i comuni della provincia. Nel frattempo Siam, cui non competono gli investimenti strutturali ma la manutenzione ordinaria, corre, ripara, opera giorno e notte e spesso viene rimproverata dai cittadini che giustamente chiedono un servizio all’altezza.

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