"Uniti contro la criminalità", mobilitazione per la legalità: risposta debole della città, ma c'è l'entusiasmo giusto

Partecipazione debole alla manifestazione per la legalità di questo pomeriggio. Le associazioni espressione della società civile con Libera in testa, i sindacati, le forze politiche con i loro rappresentanti si sono dati appuntamento in piazza Santa Lucia.
C’era la voglia di dare un segnale forte a chi con bombe carta e incendi ha pensato di irretire e ridurre al silenzio la comunità, ma una risposta a dire il vero al di sotto delle aspettative da parte della città, della Siracusa per bene. Il corteo è “ingrassato” strada facendo, sfilando fino in piazza Archimede, nel cuore di Ortigia. Fino a toccare e forse superare i mille partecipanti.
La marcia non voleva certo essere una soluzione al fenomeno della criminalità, certamente, ma un messaggio e uno schierarsi per la legalità e contro ogni forma di abuso, con la maturità e con il senso civico che in centinaia hanno mostrato di avere nonostante la pigrizia di tanti altri, attivi sui social e molto meno nelle piazze reali. Poche le presenza degli under 30, la Siracusa di domani. In questo la marcia apre adesso un altro cammino, di responsabilità sociale: creare una collettività siracusana che, ancora, purtroppo, non c’è.
Nota a margine le polemiche e le “lotte” per la testa del corteo. Tutti contro tutti per la prima fila e piccole scorrettezze hanno più volte “spezzato” il corteo o rallentato la marcia. Non era la manifestazione giusta per perdersi in beghe simil-condomino. Chi ha partecipato – associazione, sindacato, partito, scuola, comitato – ha vinto.

Paolo Borrometi, giornalista

Giancarlo Garozzo, sindaco di Siracusa

Giovanna Raiti, Libera Siracusa

Paolo Caligiore, Federazione Provinciale Antiracket

Roberto Alosi, Cgil Siracusa