Vendicari, ingressi a pagamento da metà luglio: "Più servizi con gli incassi"

A pagamento, orientativamente da metà luglio, l’ingresso alla riserva di Vendicari. Una decisione che diventa concreta dopo dieci anni dal lancio dell’idea. La Regione ha deciso di intervenire in tal direzione anche in Sicilia orientale. La riserva dello Zingaro, per essere visitata, prevede già un ticket d’ingresso. La seconda area protetta sarà Vendicari, a seguire Valle dell’Anapo e Cavagrande, con tempistiche, tuttavia diverse. La decisione di istituire un biglietto d’ingresso per le visite a Vendicari è stata ben accolta dal Centro Visitatori, che dopo la pausa dettata dall’emergenza Coronavirus è tornato operativo proprio nei giorni scorsi. “L’aspetto maggiormente positivo- spiega Paolino Uccello  – è che tutti gli ingressi saranno vigilati per tutto l’anno. Una garanzia in più a tutela di luoghi di simile importanza come quelli di cui stiamo parlando”. All’interno della riserva dovrebbero essere impiegati forestali che abbiano anche, almeno una parte di loro, tra i requisiti la conoscenza di lingue straniere”. Gli incassi, in base  a quanto trapelato, andranno a confluire in un capitolo di spesa praticamente “intoccabile”, che servirà per finanziare i servizi, laddove mancanti: dai parcheggi custoditi, all’energia elettrica nelle riserve che non ne sono dotate, ai servizi igienici laddove mancanti”. Servirà del tempo perchè tutto questo entri a regime. Intanto,a Vendicari, sono arrivati i pannelli e i registratori di cassa.
Sempre a Vendicari partirà questa sera un progetto scientifico che coinvolge il Cnr e l’Università di Catania. Si tratta di uno studio sul granchio fantasma e sulle sue interazioni con le caretta caretta. Proprio nei giorni scorsi, la prima nidificazione. Il progetto avrà la durata di tre anni.