Vertenza Lidl, anche a Siracusa la protesta dei lavoratori. Presidio in via Elorina

Anche Siracusa ha partecipato alla giornata di mobilitazione nazionale indetta dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per la vertenza Lidl Italia. Questa mattina, circa ottanta lavoratori provenienti dai punti vendita di Siracusa e Avola si sono riuniti davanti al supermercato Lidl di via Elorina, aderendo allo sciopero proclamato su scala nazionale per l’intero turno lavorativo.
Presenti al presidio anche rappresentanti sindacali territoriali, tra cui il segretario provinciale della Filcams Cgil, Alessandro Vasquez, che ha ribadito le ragioni della protesta in linea con le rivendicazioni avanzate a livello nazionale dalle tre sigle unitarie.
Lo sciopero nasce dalla rottura delle trattative sul contratto integrativo aziendale: i sindacati contestano a Lidl di negare una giusta redistribuzione degli utili, nonostante i risultati economici straordinari. In Italia, l’azienda ha infatti registrato un fatturato di oltre 7 miliardi di euro e un utile ante imposte di circa 1,3 miliardi negli ultimi cinque anni. A fronte di questi numeri, le offerte aziendali – buoni spesa da 200 euro, poi aumentati a 300, e una tantum di 100 euro lordi – sono state giudicate “irricevibili” da Filcams, Fisascat e Uiltucs, in quanto lontane dalle richieste di riconoscimento economico avanzate durante il lungo negoziato.
Ma al centro della protesta non ci sono solo le questioni economiche. I sindacati denunciano un modello organizzativo “insostenibile” imposto da Lidl: carichi di lavoro eccessivi, estrema flessibilità e assenza di una programmazione certa degli orari, soprattutto per il personale part-time che costituisce circa il 75% della forza lavoro complessiva dell’azienda. Una gestione che rende difficile la conciliazione tra vita privata e lavoro e che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, non rispetta né la normativa né i contratti collettivi.
“La partecipazione registrata oggi a Siracusa è un segnale forte – ha dichiarato Vasquez – che dimostra quanto la protesta sia sentita. I lavoratori non chiedono privilegi, ma dignità, certezze e una equità nei contratti con persone assunte da anni a 20 ore e neoassunti già a 25 ore settimanali. I lavoratori contribuiscono a generare profitto per l’azienda con il loro impegno quotidiano, per questo vanno rispettati”.
In Sicilia, sono circa 1.300 i lavoratori impiegati nei 65 punti vendita Lidl. In ogni provincia sono stati organizzati presìdi e iniziative di sensibilizzazione per la vertenza. I sindacati chiedono ora all’azienda di tornare al tavolo delle trattative con proposte concrete.