Vicenda Acqua. Il sindaco di Noto, Bonfanti: "Pronto con la municipalizzata, altri no. Si poteva concedere proroga. Tuteliamo i lavoratori"

E’ stato indicato come il “responsabile” del fallimento di ogni accordo. Ma il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti non ci sta. “Sono sereno perchè sono stato coerente in tutto il percorso. E non è vero che sono stato irraggiungibile. Premesso che ieri al tavolo io non c’ero. La città di Noto era rappresentata dal direttore generale dell’Aspecom (la municipalizzata già pronta per il servizio, ndr) e da un assessore delegato da me su precise indicazioni. Quello che abbiamo fatto è stato confermare quello che da oltre un anno andiamo chiedendo: restituzione degli impianti ai Comuni”, dice un accalorato Bonfanti. “La mia posizione è sempre stata chiara. Non ho mai nascosto la volontà di lavorare perchè la municipalizzata arrivasse alla gestione del servizio. In fondo, noi sindaci abbiamo chiesto la legge ed era lecito attendersi che alla pubblicazione della Vinciullo-Di Marco ci fossimo fatti trovare pronti. Io ho lavorato per esserlo e lo sono. Siracusa ha lavorato bene ed è quasi pronta. E gli altri? Mica posso avere la responsabilità di tutti”.
Corrado Bonfanti è solidale con i 150 lavoratori licenziati. “Questo è l’aspetto più triste. Vanno salvaguardati. A Noto siamo disponibili ad assumerne quattro per un anno, in attesa di definire le prospettive future con la legge di riordino del settore”, spiega a proposito il sindaco netino. Il piano industriale di Siracusa prevede 81 assunzioni, a beneficio degli ex Sogeas. Il Comune aretuseo potrebbe essere pronto a partire tra 40 giorni circa. Seguendo gli esempi di Noto e del capoluogo si eviterebbe di lasciare disoccupati sul terreno.
Una proroga della gestione provvisoria del servizio, a questo punto, sarebbe soluzione utile. E c’era la disponibilità di Palazzo Vermexio a farsi carico in parte di eventuali passività della curatela. “Ma il giudice delegato ha deciso che la scadenza del 25 maggio è tassativa. Lo ha sempre detto, in fondo, che non avrebbe dato un’ora in più di proroga. Da mesi lavoriamo a tavoli tecnici, dovevamo farci trovare pronti tutti e non fare bella figura a parole con i concittadini. Ciononostante, visto che alcuni Comuni hanno lavorato e bene la proroga, in fondo, poteva anche essere concessa”, conclude Bonfanti.
Che su Aqualia ha una opinione netta. “E’ una multinazionale con un know-how tale da far bene. Si deve avvalere di tariffe stabilite dall’Autorità anche sulla base degli investimenti e non solo dei consumi. Se Aqualia investe, non può certo andare via dopo un anno senza aver recuperato quei soldi. Ma chi è quell’imprenditore che viene a perdere capitali?”. Insomma, il sindaco di Noto lascia trasparire che l’accordo con Aqualia sarebbe solo nominalmente della durata di almeno un anno ma con la prospettiva di rinnovi, più o meno taciti.