Vigili del Fuoco di Siracusa, eroici contro dodici ore di fiamme in tutta la provincia

Quando finalmente anche l’ultimo focolaio viene spento, possono finalmente passarsi una mano sulla fronte. Dopo 12 ore circa di battaglia continua contro muri di fumo e fiamme, i Vigili del Fuoco di Siracusa si guardano in faccia in silenzio. Una giornata così la ricorderanno a lungo. Hanno visto bruciare di tutto, hanno soccorso e salvato persone, auto, case, indossato respiratori sotto ai caschi per attraversare lingue di fuoco.
La battaglia dei pompieri siracusani è cominciata alle 11 di ieri mattina. Tantissimi i fronti caldi, in rapida successione: saline di Priolo, centrale elettrica Archimede, zone di confine a ridosso della Versalis, della Sonatrach e del relativo deposito, dell’Ias. Chiusa anche la tratta ferroviaria che attraversa la zona industriale. Chiusa per ore l’autostrada Siracusa-Catania. Infestata dalle fiamme la zona San Cusumano-Bondifè. E poi ancora Agnone Bagni e la costa saracena. E questa mattina ancora, con le fiamme nella zona collinare alle spalle di Avola.
Tutti i Vigili del Fuoco della provincia sono stati impegnati, inclusi i volontari di Sortino. I rinforzi sono arrivati da Ragusa (1 squadra) e persino da Vibo Valentia. E poi 3 canadair e un elicottero.
Una emergenza che sembrava infinita e che ha coinvolto anche forze dell’ordine, corpo forestale, protezione civile, volontari.
Gli eroi hanno una faccia normale, cotta dal sole e dal gran calore. Poche parole, tanto sacrificio. E il grazie della popolazione.