Villaggio incompiuto a Portopalo, arrestati due imprenditori: bancarotta fraudolenta

Per l’incompiuto villaggio che doveva essere costruito a Portopalo, la Guardia di Finanza di Palermo, con la collaborazione dei colleghi di Firenze, Prato e Viareggio, ha arrestato Simone Mazzanti di 53 anni e Michele Giambra di 72 anni. Il primo è destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Palermo, il secondo è stato posto ai domiciliari. Viene loro contestato il reato di bancarotta fraudolenta nella loro veste di amministratori di diritto e di fatto della società Capopassero srl, dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo nel gennaio del 2020 ed attiva nel settore delle costruzioni immobiliari.
Contestualmente, le Fiamme Gialle palermitane hanno provveduto all’esecuzione del sequestro preventivo di complessivi 4 milioni di euro, ritenuti profitto del reato contestato.
Le indagini sono state avviate a seguito della dichiarazione di fallimento della società, impegnata negli ultimi anni in un progetto per la realizzazione di un importante complesso residenziale a Portopalo di Capo Passero. Gli investigatori parlano di “un complesso ed articolato sistema di società”, pensato e realizzato sotto la regia di Michele Giambra, già arrestato e condannato in passato per altri fatti di bancarotta.
Il disegno criminoso, portato a termine con il concorso dei più stretti familiari, avrebbe permesso la distrazione di somme di denaro per oltre 4,3 milioni di euro, erogate alla società fallita a titolo di indennità espropriativa, in danno dei creditori verso i quali l’impresa ha accumulato un ingente passivo fallimentare allo stato quantificato in almeno 3 milioni di euro.
Il progetto di realizzazione del complesso residenziale siracusano non è stato portato a termine lasciando gli scheletri delle strutture incompiuti a sfondo dei suggestivi paesaggi a vocazione turistica.