Quattro condanne in giudicato, arrestato 43enne di Rosolini

I Carabinieri della Stazione di Rosolini hanno arrestato un pregiudicato, già noto per i suoi numerosi precedenti penali, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura d’appello di Catania.
Il provvedimento arriva in seguito al passaggio in giudicato di 4 condanne inflittegli in passato per vari reati, dal furto alle lesioni personali, allo spaccio di stupefacenti e all’associazione mafiosa.
L’uomo, che dovrà scontare oltre 4 anni di reclusione, dopo l’arresto è stato condotto dai Carabinieri presso la casa circondariale “Cavadonna“ di Siracusa, dove permarrà per tutta la durata della pena.




Servizio idrico, Gradenigo respinge le accuse: "clausola sociale c'è, basta fake"

Dopo la protesta dei lavoratori del servizio idrico e l’intervento della parlamentare Stefania Prestigiacomo, arriva la replica a brutto muso dell’assessore comunale Carlo Gradenigo. “Da una parte c’è l’attuale gestore del servizio che fa ricorso al TAR per l’annullamento della gara, giudicando il nuovo bando per l’affidamento del servizio idrico integrato di Siracusa antieconomico e poco remunerativo, dall’altra i sindacati che dichiarano lo stato di agitazione. In mezzo un parlamentare come la Prestigiacomo che getta benzina sul fuoco, agitando fake news e accusando l’amministrazione di voler agevolare il profitto d’impresa a danno dei lavoratori. Chi dice o scrive che non è stata prevista la clausola sociale o non ha letto gli atti di gara o afferma fatti non veri”, dice Gradenigo.
“Il disciplinare e il capitolato prevedono espressamente l’obbligo, per i partecipanti alla gara, di presentare un piano dettagliato di riassorbimento del personale e di assumere prioritariamente il personale dell’impresa uscente. Un lavoro durato mesi che al netto delle onorevoli speculazioni mediatiche e delle giustificabili preoccupazioni sindacali lascia trasparire la voglia reale, da parte di questa amministrazione, di uscire dalla stagnante idea che nulla può cambiare, puntando ad aumentare e migliorare i servizi, nell’interesse di tutti i cittadini siracusani, garantendo e inserendo i termini qualità, efficienza e soprattutto lavoro” e passa a sciorinare i numeri: “1.943.000 euro all’anno (ovvero oltre 6 milioni di euro) per opere idriche e fognarie; 2 milioni di euro all’anno di manutenzione ordinaria; un progetto esecutivo per l’eliminazione dei reflui depurati dal porto grande di Siracusa; un progetto esecutivo di captazione dell’acqua potabile dalla presa di Petino/Galermi (Pantalica) per la dismissione dei pozzi insalinati e la distribuzione dell’acqua dolce; 5 nuovi sportelli di contatto con il pubblico dislocati nei quartieri; 7 nuove casette dell’acqua per ridurre la produzione di plastica e garantire alle zone più periferiche l’accesso all’acqua potabile a prezzi vantaggiosi; 9 nuove docce temporizzazione presso solarium e spiagge libere (Ortigia, Borgata, Fanusa, Arenella, Ognina, Fontane Bianche)”.
Gradenigo torna quindi a difendere le scelte dell’amministrazione sul servizio idrico. “Stanno dentro una cornice legislativa comunitaria e nazionale che i dirigenti del Comune hanno l’obbligo di rispettare. Chi ha responsabilità legislativa dovrebbe sapere bene in quale contesto agisce l’amministrazione, ovvero quello individuato dal legislatore comunitario, nazionale e regionale. Nel bando è stata richiamata la clausola sociale prevista da una legge nazionale. Scaricare sulle amministrazioni locali le tensioni sociali, soprattutto in questo momento storico, non appare un comportamento responsabile”.




Siracusa, chiuso tre giorni per manutenzione il Ccr di Arenaura

Nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì prossimi (7, 8 e 9 giugno), il centro comunale di raccolta di contrada Arenaura resterà chiuso per lavori di manutenzione.
Sarà regolarmente aperto, invece, il sito di Targia e, inoltre, sarà possibile conferire ai centri di raccolta mobili che stazioneranno, dalle 8,30 alle 12,30: lunedì allo sbarcadero Santa Lucia; martedì a Cassibile, in via Luciano Rinaldi; mercoledì a Belvedere, in via dei Vespri.
“Si ricorda che i Ccr mobili non ritirano gli sfalci di potatura, materiale questo che potrà essere conferito ai cassoni che nelle tre giornate saranno posizionati dalle 11 alle 16: lunedì in via Lago di Varese a Fontane Bianche; martedì in via dell’Opale a Plemmirio; mercoledì in strada Carancino a Belvedere”, spiega una nota di Palazzo Vermexio.
Il centro comunale di raccolta di contrada Arenaura sarà riaperto giovedì.




Celebrata la Festa dell'Arma dei Carabinieri, un bilancio dell'attività provinciale

Celebrato anche a Siracusa l 207° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di celebrare l’evento con la solennità del passato, e si è preferita una simbolica cerimonia nella sede del comando provinciale.
Deposta una corona dalloro da parte del comandante provinciale, Col. Giovanni Tamborrino, accompagnato dal prefetto Giusi Scaduto, presso la targa posta in onore dei Caduti dell’Arma all’ingresso della caserma di viale Tica. L’evento, a cui non sono intervenute altre Autorità né rappresentanze e non aperto alla cittadinanza, è stato comunque particolarmente intenso e significativo.
La Festa dell’Arma è da sempre un momento di riflessione sui dati dell’attività preventiva e di contrasto alle varie forme di criminalità condotta dai Comandi Carabinieri operanti nel territorio. In tale quadro, il Comando Provinciale di Siracusa ha elaborato una sintesi dei principali indicatori di delittuosità ed azione di contrasto nel periodo ricompreso fra giugno 2020 e maggio 2021.
L’attività preventiva dispiegata dalla Tenenza di Floridia, dalle 25 Stazioni, dai Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie di Siracusa, Augusta e Noto (pattuglie, perlustrazioni e servizi di Carabiniere di quartiere) ha fatto registrare, nei 12 mesi in esame, circa 20.000 servizi esterni, pari a più di 100.000 ore.
La proiezione esterna dei Reparti deve essere osservata anche alla luce dell’estesa attività dispiegata dall’Arma aretusea per la prevenzione della diffusione della pandemia da COVID-19, che ha visto più che raddoppiato il numero delle persone controllate su strada (circa 67.000 rispetto alle quasi 30.000 del periodo omologo) e quello delle attività economiche ispezionate, anche con l’ausilio dei Reparti Speciali, in particolare del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Siracusa e del N.A.S. di Ragusa (circa 16.000).
In tema di COVID, loperato dei Carabinieri è stato improntato, come di consueto, ad una capillare ed intensa opera di sensibilizzazione al rispetto delle regole da parte dei cittadini. Non sono però mancate le sanzioni a carico dei soggetti insofferenti al rispetto delle norme. In dettaglio, 4 persone sono state deferite per aver circolato in violazione delle limitazioni imposte ai soggetti in quarantena o isolamento fiduciario, mentre 2.045 sono stati i trasgressori della normativa amministrativa sanitaria COVID correlata e segnalati alla Prefettura per violazioni di vario genere inerenti al mancato rispetto di specifiche condotte.
L’Arma si è intensamente impegnata, in sinergia con le altre Forze dell’ordine, a garantire l’ottemperanza delle disposizioni del Prefetto di Siracusa nei controlli sulla movida.
Passando a una disamina dell’attività di Polizia Giudiziaria, il numero complessivo dei delitti denunciati per cui ha proceduto l’Arma dei Carabinieri è stato pari a 8.600 circa, il 67% di quelli complessivamente denunciati a tutte le Forze dell’Ordine. L’attività di contrasto si è confermata incisiva, attestandosi su dati statistici pressoché analoghi a quelli dell’anno precedente.
Il numero dei reati scoperti è infatti stato pari al 32,6% circa, con un incremento percentuale del 2,6%. Il numero di rapine consumate, pari a 68, sostanzialmente invariato rispetto al periodo antecedente, nel quale ne erano state registrate 63.
Particolarmente positivo il dato inerente ai furti denunciati, passati da un totale di 4.012 a 3.181 (-20,7%), nonostante le preoccupazioni inerenti al possibile incremento di reati che si sarebbe potuto scoprire a conclusione dei periodi di zona rossa/arancione, in ragione della difficoltà a raggiungere seconde case o obiettivi commerciali ubicati in aree periferiche. Questo dato conferma la qualità del controllo del territorio e l’incisività della prevenzione in generale, anche nel delicato e singolare periodo.
Nell’arco temporale in esame (giugno 2020 – maggio 2021), le persone denunciate a piede libero dai Carabinieri aretusei per reati di vario genere sono state 2.995, mentre il numero degli arresti è stato di 479, con un incremento del 3% rispetto allo stesso periodo degli anni 2019/2020; 220 sono stati gli arresti in flagranza.
L’attività antidroga ha ancora una volta costituito importante componente, consentendo il sequestro di oltre kg. 76 di stupefacenti di vario genere, che se venduti al dettaglio avrebbero fruttato oltre 2 milioni di euro, e l’arresto di 90 soggetti, nonché l’individuazione di 428 persone dedite all’assunzione di droghe, per lo più giovani, segnalati alle Prefetture di residenza.
Il contrasto ai reati in materia di violenza di genere, con particolare riguardo ai maltrattamenti in famiglia ed agli atti persecutori (stalking), dopo l’adozione del Codice Rosso e le discendenti disposizioni della Procura della Repubblica di Siracusa, ha visto un incremento dell’attività repressiva operata in flagranza, che si è concretizzata negli ultimi 12 mesi nell’arresto di 18 soggetti (6 per atti persecutori e 12 per maltrattamenti in famiglia) e nel deferimento in stato di libertà di altri 13 (6 per atti persecutori e 7 per maltrattamenti in famiglia) resisi responsabili di odiose condotte in danno di fasce deboli.
Il Reparto Operativo e le Compagnie, nel periodo in riferimento, sotto l’egida della Procura della Repubblica aretusea e della D.D.A. etnea, hanno condotto importanti operazioni di polizia giudiziaria, con l’esecuzione di misure cautelari personali e patrimoniali, fra le quali si riportano le più significative:
Reparto Operativo Nucleo Investigativo:
il 20 giugno 2020, in esecuzione di decreto emesso ai sensi del Codice Antimafia dal Tribunale di Catania Sezione Misure di Prevenzione, sono stati sequestrati 4 appartamenti ubicati nella turistica isola di Ortigia del capoluogo, riconducibili ad un soggetto abitualmente dedito al traffico di stupefacenti. Le indagini hanno dimostrato che luomo, avvalendosi della collaborazione dei propri familiari, tutti coinvolti nella sua attività criminale, aveva acquisito gli immobili impiegando i proventi delle proprie attività illecite, a fronte di guadagni dichiarati esigui o addirittura nulli;
tra lottobre ed il dicembre 2020, sono stati tratti in arresto 3 soggetti per lomicidio di GRECO Sebastiano, avvenuto il 10 ottobre 2020 a Lentini (SR). I militari, sulla base di unarticolata attività dindagine avviata nellimmediatezza dei fatti, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, sono riusciti a raccogliere gravi indizi che hanno portato alla completa ricostruzione della vicenda ed allindividuazione dei due autori dellomicidio. Il successivo 29 dicembre, è stato poi tratto in arresto un terzo soggetto, che presso la propria abitazione deteneva illecitamente diverse armi da fuoco e che la mattina del delitto ne aveva consegnato una parte ai due killer;
il 2 marzo 2021, a Siracusa, nellambito delloperazione denominata Algeri, è stata data esecuzione ad unordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Catania su richiesta della DDA etnea, a carico di 31 appartenenti ad un sodalizio criminoso ritenuto responsabile di traffico e spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, crack, marijuana, hashish e metanfetamine. Il gruppo criminale aveva costituito allinterno di alcune palazzine una piazza di spaccio protetta da vedette ed addirittura fortificata da cancelli abusivamente collocati, capace di produrre incassi fino a € 25.000,00 (venticinquemila) al giorno. Gli spacciatori operavano anche in prossimità di scuole, avvalendosi di minori. Diciassette dei sodali sono risultati indebiti percettori del reddito di cittadinanza;
Compagnia di Siracusa:
il 15 giugno 2020, a Siracusa, nellambito delloperazione denominata Posto fisso, la Stazione di Ortigia ha dato esecuzione ad unordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del locale Tribunale a carico di 8 giovani che avevano avviato una fiorente attività di spaccio nella turistica isola di Ortigia. I soggetti sono stati ritenuti responsabili di spaccio di cocaina, marijuana e hashish;
il 27 luglio 2020, a Siracusa, Floridia e Solarino, nellambito delloperazione denominata San Paolo, la Sezione Operativa del NOR ha dato esecuzione ad unordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. di Catania su conforme richiesta della D.D.A. etnea, a carico di 24 soggetti (19 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) operanti nei citati centri e ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish, associazione per delinquere finalizzata allusura, tentata estorsione ed esercizio abusivo di attività finanziaria, tutte fattispecie aggravate dal metodo mafioso;
il 2 settembre 2020, a Siracusa, la Sezione Operativa del NOR, unitamente alla Squadra Mobile della locale Questura, a conclusione delloperazione convenzionalmente denominata Demetra, ha dato esecuzione ad unordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Catania, su richiesta della DDA etnea, a carico di 27 soggetti facenti parte di due gruppi criminali dediti al traffico di stupefacenti, denominati rispettivamente di via Italia e di via Immordini. Le indagini hanno permesso di acclarare come il meccanismo utilizzato dai due gruppi per spacciare era ben avviato e capace di rigenerarsi anche a seguito dei numerosi arresti dei pusher. Alcuni fra gli indagati avevano anche la disponibilità di armi detenute illegalmente. Durante lindagine è stato scoperto che i soggetti avevano pubblicato sui social network alcuni video che pubblicizzavano la loro attività commerciale, con invito ad andarli a trovare, mentre in altri si vantavano dei cospicui guadagni derivanti dallattività illecita;
il 16 settembre 2020, a Siracusa, nellambito delloperazione denominata Varenne, la Sezione Operativa del NOR ha dato esecuzione ad unordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica aretusea a carico di 12 soggetti (10 in carcere e 2 divieti di dimora nella provincia di Siracusa) operanti in Siracusa, Catania e Palermo, ritenuti responsabili di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish.
Compagnia di Noto:
il 11 ottobre 2020, in Noto, il Nucleo Operativo ha eseguito 6 fermi di indiziato di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili della sparatoria avvenuta il 29 settembre precedente nel c.d. quartiere dei Caminanti. Le indagini erano state avviate dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile immediatamente dopo il grave episodio delittuoso che ha suscitato vivo allarme sociale nella città barocca e si sono declinate mediante un accurato esame del luogo teatro degli eventi, sul quale sono stati rinvenuti numerosi bossoli, ogive e buchi di colpi darma da fuoco, che hanno attinto alcune autovetture, portoni e muri, nonché tracce ematiche distribuite per decine di metri, accreditando una dinamica violenta e protratta e recuperando in un terreno immediatamente vicino una pistola cal. 9 ed unaltra cal. 7,65, ritenute essere alcune delle armi impiegate nella sparatoria e successivamente sequestrati ulteriori 3 fucili, ulteriori 4 pistole ed oltre 200 cartucce;
l11 gennaio 2021, a Noto, è stato eseguito un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa, nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile di aver esploso colpi darma da fuoco il precedente 9 gennaio contro unabitazione. Le indagini erano state avviate dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile immediatamente dopo il grave episodio delittuoso che aveva visto alcuni colpi raggiungere labitazione di una donna, estranea ai fatti, mentre si trovava allinterno della stessa;
il 15 febbraio 2021, a Noto e Bronte (CT), il Nucleo Operativo ha eseguito 2 fermi di indiziato di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa, nei confronti di due soggetti, un rosolinese ed un cittadino tunisino, ritenuti responsabili del tentato omicidio di un bracciante bulgaro avvenuto a Rosolini (SR) il precedente 29 gennaio. Le indagini, avviate immediatamente dopo il grave episodio che aveva visto la vittima attinta al collo da due colpi di fucile esplosi a bruciapelo, hanno permesso di ricostruire la dinamica dellevento e ricondurre lo stesso a difficoltà relative alla convivenza fra il cittadino tunisino arrestato e la vittima, con la quale condivideva unabitazione rurale. Durante lesecuzione del fermo sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro un fucile, ritenuto essere larma del delitto, nonché numerose munizioni;
Compagnia di Augusta:
il 9 giugno 2020, in Lentini, il N.O.R.M. e la locale Stazione hanno tratto in arresto un ottantaduenne per lomicidio di una giovane donna. Dagli accertamenti è emerso che la vittima, da qualche giorno ospite nellabitazione dellanziano, era stata attinta fatalmente al torace da due colpi di pistola esplosi dalluomo al culmine di unaccesa discussione nata per futili motivi;
il 24 giugno 2020, in Villasmundo, il N.O.R.M. e la locale Stazione hanno tratto in arresto tre pregiudicati sorpresi in flagranza di reato di estorsione ai danni di un imprenditore agricolo, con la tecnica del c.d. cavallo di ritorno;
il 13 luglio 2020, in Francofonte, il N.O.R.M. e la locale Stazione hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto di 3 pregiudicati per tentato omicidio aggravato. Lepisodio, che ha destato clamore nella piccola cittadina, si era verificato il precedente 9 luglio, quando la vittima, un uomo di Francofonte che già circa due anni prima era stato oggetto di un attentato simile uscendone miracolosamente vivo, era stato ferito da colpi di arma da fuoco esplosi dai tre;
il 3 novembre, in Melilli, i militari della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un pregiudicato colto in possesso di un potente ordigno esplosivo artigianale costituito da diversi cilindri di plastica riempiti di esplosivo e collegati fra loro da una miccia che ne avrebbe permesso la deflagrazione contemporanea. La potenza dellordigno, che luomo ha tentato di sminuire asserendo che si trattava di un oggetto da usare a Capodanno, era invece tale da poter far saltare in aria unautovettura;
il 20 marzo 2021 a Melilli e Siracusa, il Nucleo Operativo, nellambito delloperazione convenzionalmente denominata White Mountains ha eseguito unordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania a carico di 7 appartenenti ad un sodalizio criminoso ritenuto responsabile di traffico e spaccio di cocaina. Il gruppo criminale aveva costituito una piazza di spaccio nel comune di Melilli rifornendosi dello stupefacente nella vicina frazione di Villasmundo e nella frazione di Belvedere di Siracusa;

Per quanto concerne i servizi in materia di circolazione stradale, 4.503 sono stati i verbali redatti per violazioni delle norme del Codice della Strada a carico di indisciplinati utenti, con sanzioni amministrative pari a €. 3 milioni circa.
Le attività di contrasto alla criminalità non sono però solo quelle che si vedono ordinariamente perché condotte alla luce del sole: ve ne sono altre, lunghe e complesse, che catalogano, studiano e sviluppano le risultanze delle indagini già condotte e che, in sede di Prefettura, vengono discusse nellambito del Gruppo Interforze Antimafia (G.I.A.), al quale lArma partecipa ordinariamente con un proprio rappresentante. Nel periodo in esame, in particolare, a seguito di attività derivanti dallindagine Terre Emerse, svolta nei decorsi anni da articolazioni del Comando Provinciale e del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Roma, il 23 febbraio 2021 il Reparto Operativo ha notificato 4 informazioni antimafia interdittive, emesse dalla locale Prefettura nei confronti di altrettante imprese attive prevalentemente nel settore agricolo. I titolari, tutti appartenenti al medesimo gruppo familiare e coinvolti nella citata indagine, oggi giunta alla fase dibattimentale, erano infatti dediti alla sistematica commissione di truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche (contributi AGEA – Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), precedute dal fraudolento accaparramento di terreni incolti.
Per quanto concerne lattività operativa dei Reparti Speciali non inquadrati nellOrganizzazione Territoriale dellArma operanti in provincia (N.I.L., T.P.C., Carabinieri per la Marina Militare e lAeronautica Militare), si sono registrate oltre 230 denunce in stato di libertà e sanzioni amministrative per un valore pari ad oltre € 1.000.000,00 (un milione).
In dettaglio, sono state condotte sul territorio provinciale le seguenti operazioni/attività:
il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa, con competenza anche nella provincia aretusea, su disposizione del Ministero della Salute, è stato intensamente impegnato nelle attività volte a garantire il rispetto dei vari DPCM emessi nel corso del tempo per contrastare la diffusione del Coronavirus. Numerose sono state le sanzioni elevate per il mancato rispetto delle procedure anti-contagio ed altrettanto frequenti i sequestri amministrativi di mascherine per assenza del certificato di conformità e di confezioni di gel disinfettante sprovviste di autorizzazione allimmissione in commercio.
Il Nucleo, nellambito delle proprie competenze:
ha effettuato 264 ispezioni nel comparto agro-alimentare e sanitario, rilevando 197 violazioni penali e 75 illeciti amministrativi, segnalando rispettivamente 84 soggetti all A.G. aretusea e 48 alle autorità sanitarie ed amministrative con conseguenti sequestri penali/sanitari ed amministrativi di Kg 370 di alimenti vari;
In tale quadro, si è in particolare avuto modo di constatare che alcuni operatori del settore alimentare, pur di conseguire facili guadagni, avevano utilizzato per le loro attività alimenti e bevande non idonei al consumo umano;
ha notificato la chiusura, a seguito di accertate non conformità e criticità segnalate alle competenti autorità, 8 strutture, di cui 6 sanitarie, 2 ristoranti ed una palestra per un valore complessivo di € 1.200.000,00 elevando sanzioni amministrative per un importo complessivo di € 78.000,00. Tra le violazioni maggiormente riscontrate si rilevano quelle poste in essere dai responsabili di circa 70 strutture socio–sanitarie ed assistenziali (case di riposo, comunità alloggio e RSA) i quali, approfittando della pandemia, avevano condotto le loro attività in assenza di apposite autorizzazioni al funzionamento, in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali o in parziali o addirittura in assenza di efficienti protocolli anti-contagio;
la Sezione Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa:
in Avola (SR), a seguito di articolata attività investigativa, svolta in sinergia con lArma Territoriale, nellambito dellazione di contrasto al fenomeno dei reati in danno del patrimonio archeologico, ha recuperato due sarcofagi in pietra arenaria, risalenti ad età greca compresa tra il V ed il III sec. a.C.. I preziosi manufatti erano stati asportati dalla necropoli dellantica Polis Siceliota di Eloro;
in Rosolini (SR), nellambito della tutela dei beni immobili sottoposti a vincolo archeologico e del contrasto al fenomeno degli scavi clandestini, ha rinvenuto e sottoposto a sequestro unimponente struttura, ritenuta dagli archeologi una fattoria di età ellenistica (III sec. a.C.). Le indagini hanno permesso di individuare il soggetto che, approfittando della qualità di affittuario del terreno in cui si trova il bene, aveva avviato una privata campagna di scavi appropriandosi di oltre 2.000 reperti e provocando lirreversibile danneggiamento dellantica struttura.
il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Siracusa che nel periodo in riferimento ha deferito alla locale Procura della Repubblica 120 soggetti, tra i quali 66 per violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, 15 per illecita percezione del reddito di cittadinanza e 5 per sfruttamento dei lavoratori. Inoltre ha effettuato 318 accessi ispettivi, 55 sospensioni di attività, accertato 144 lavoratori in nero, proposto la revoca di 32 redditi di cittadinanza ed elevato sanzioni per circa € 700 mila ed ammende per oltre € 130 mila.
Nel quadro dell’attività di prevenzione dei reati in genere, si collocano anche le conferenze tenute dai comandanti di Stazione e di Compagnia in favore delle scolaresche, col fine di prevenire i reati di bullismo, cybercrime, blue whale e luso di stupefacenti. Gli incontri, grazie ad una proficua intesa con alcuni istituti scolastici, si sono svolti malgrado il periodo di emergenza sanitaria e limpossibilità di riunirsi in presenza, con collegamenti telematici effettuati nellambito delle lezioni a distanza. In questo particolare anno scolastico, sono state 19 le scuole collegate, con la partecipazione complessiva di oltre 1.000 studenti.
Analoghe iniziative, volte a prevenire truffe a carico degli anziani e reati in genere contro le fasce deboli, sono state organizzate anche allinterno di centri culturali, parrocchie ed associazioni. I militari dellArma siracusana, come successo a livello nazionale, non hanno dimenticato di occuparsi con attenzione delle fasce deboli, che hanno subito in modo particolarmente afflittivo gli effetti della pandemia da COVID-19. Diversi infatti sono stati gli episodi in cui i Carabinieri si sono prodigati ad aiutare persone anziane rimaste sole in casa nellimpossibilità di ricevere visite da parenti e familiari, anche solo per portare loro a domicilio la spesa; ed ancora le circostanze, soprattutto nel periodo pasquale, in cui molti Carabinieri hanno fatto visita a case famiglia e case di riposo per portare un po di calore umano e vicinanza delle istituzioni, oltre che doni agli anziani ed ai bimbi.
Nellambito della policy di prossimità ed assistenza che lArma dei Carabinieri persegue nei confronti delle fasce deboli nelle esigenze anche più semplici, le 25 Stazioni e la Tenenza dipendenti dal Comando Provinciale di Siracusa, in dettaglio, sono state impegnate:
ad aiutare gli anziani privi di assistenza o familiari nel ritiro delle pensioni nel quadro unapposita convenzione stipulata a livello nazionale con Poste Italiane. Nel periodo in riferimento, nella provincia aretusea i Comandanti di Stazione hanno prelevato pensioni per conto di più di 30 anziani, che avevano sottoscritto apposita delega, recapitando le stesse a domicilio;
a fornire supporto ai soggetti provvisti di minore confidenza nellutilizzo del web o non muniti di collegamento alla rete, nellaccedere alle procedure di prenotazione telematica del vaccino anticovid-19. Le attività sono state svolte talora nelle abitazioni degli interessati, quando si trattava di soggetti impossibilitati a muoversi, grazie allutilizzo di tablet in dotazione alle pattuglie dellArma ovvero, in altri casi, in caserma. Sono state circa 120 le persone che si sono rivolte ai Comandi della provincia ricevendo tale assistenza.
Per dare ancor maggiore efficacia alle iniziative, si sono impegnate anche le Sezioni dellAssociazione Nazionale Carabinieri che, in questo particolare periodo di emergenza sanitaria, non hanno esitato a contribuire, fornendo altresì servizi di Protezione Civile presso i vari hub vaccinali dislocati nella provincia aretusea.
Importante anche il ruolo svolto dai Carabinieri siracusani in attività di Safety e Pubblico Soccorso, fra cui le ricerche ed il rintraccio, sotto il coordinamento della Prefettura di Siracusa, di numerosi soggetti scomparsi ed il soccorso portato a persone coinvolte in incidenti stradali o domestici o responsabili di atti autolesionistici.
Su tutti si rammenta, il 17 aprile, a Francofonte, lattività dei militari della locale Stazione, intervenuti in unabitazione del centro cittadino a salvare un giovane che era sul punto di togliersi la vita impiccandosi.
Poco prima la madre del ragazzo, disperata, aveva chiamato la locale Stazione dei Carabinieri richiedendo lintervento dei militari dellArma, poiché il figlio 22enne si era barricato allinterno della propria camera preannunciandole di voler compiere un insano gesto. I Carabinieri, tempestivamente giunti sul posto, sono entrati nellappartamento e dopo aver sfondato la porta dingresso della cameretta hanno soccorso il giovane che si trovava disteso supino sul letto già privo di sensi, con un cavo di rame annodato intorno al collo e fissato alla spalliera del letto. La situazione appariva già compromessa, ma i militari lo hanno liberato dal cavo e gli hanno praticato manovre rianimatorie apprese nei reparti di istruzione in sede di frequenza del corso B.L.S.D. (basic life support – early defibrillation) fino allarrivo del personale 118. Il giovane è stato poi trasportato in ambulanza presso lospedale di Lentini per le successive cure dopo le quali è stato dichiarato fuori pericolo di vita.
Nellambito dellattività premiale che lArma riconosce a quei Carabinieri che con il loro operato hanno accresciuto il prestigio dellIstituzione, in data odierna, a Palermo, il Comandante e 5 militari della Stazione di Ortigia, hanno ricevuto dal Sig. Comandante della Legione Sicilia Gen. B. Rosario Castello – un Encomio per la pregevole condotta dellattività investigativa denominata Posto fisso, conclusa nel giugno dello scorso anno con la disarticolazione di una fiorente giro di spaccio di stupefacenti nella storica isola di Ortigia.
Nel corso dellanno, per comportamenti meritevoli in servizio, sono stati poi premiati, a vario titolo, ben 40 militari del Comando Provinciale.




Trentenne senza vita tra le acque di Fontane Bianche: è giallo

Il corpo senza vita di un nigeriano di circa 30 anni è statk trovato nelle acque di Fontane Bianche, a Siracusa. A dare l’allarme, una donna che stava prendendo il sole.
Sul posto è intervenuta la Polizia. Gli investigatori della Mobile hanno identificato la vittima, residente a Siracusa. Aveva con sé dei documenti. Era parzialmente vestito. Da una prima ispezione cadaverica non sarebbero emerse lesioni. Nessuna pista viene al momento esclusa. La Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta.




La morte di Calogero Rizzuto: "medici censurabili ma covid era poco noto"

Nella relazione dei quattro consulenti nomimati dalla Procura di Siracusa nell’inchiesta sulla morte di Calogero Rizzuto, si parla di approcci censurabili da parte dei medici dell’ospedale Umberto I di Siracusa ma con l’attenuante delle allora poche conoscenze circa il coronavirus.
Rizzutto, direttore del parco archeologico di Siracusa, morì dopo alcuni giorni di ricovero nel marzo dello scorso anno. La vicenda assunse subito una eco nazionale e i familiari puntarono il dito contro la struttura ospedaliera anche per il mancato ricovero immediato. L’Asp, sul punto, ha sempre replicato che era stato lo stesso Rizzuto a rifiutare il ricovero proposto. Sul punto i consulenti però sono impossibilitati a fare chiarezza, come scrivono nella loro relazione.
“Si ritiene censurabile l’approccio della responsabile dell’Unità Operatova di Malattie infettive del presidio ospedaliero Umberto I – si legge nella relazione – per non aver predisposto approfondimenti diagnostici e il ricovero ospedaliero sulla evidente sintomatologia respiratoria acuta e febbrile accusata da Rizzuto”. Una censura che, secondo i consulenti della Procura, va riferita sia alla valutazione del 9 marzo 2020 (solo esecuzione del tampone diagnostico  senza alcuna valutazione clinica), sia alla visita effettuata in data 11 marzo 2020  (nessun “approfondimento diagnostico differenziale tra patologia  Covid correlata  o altra affezione”).
A tal proposito, “l’esecuzione di esami di laboratorio  ed indagini radiologiche specifiche (radiografie del torace o Tac)  avrebbero consentito di anticipare la diagnosi di polmonite da Covid19  e cominciare il trattamento farmacologico  e di supporto respiratorio necessario”, scrivono i consulenti.
Nella relazione del responsabile di Malattie infettive si evidenziava che Rizzuto avesse rifiutato il ricovero in ospedale, circostanza contestata dalla famiglia “ma c’è l’impossibilità da parte nostra di accertare come siano realmente andati i fatti”. I consulenti sostengono, inoltre, che “altrettanto censurabile si ritiene il coordinamento del responsabile del Centro di prevenzione per non aver tempestivamente preso in incarico il paziente lasciando sostanzialmente il medico curante come unico gestore del caso clinico”.
Ma c’è poi il passeggio collegato alle attenuanti che andrebbero concesse, perché il coronavirus non era ancora perfettamente conosciuto, all’epoca dei farti. Quindi non si può avere certezza sul fatto che una diagnosi più celere avrebbe “evitato il decesso del paziente”. “A causa delle scarse conoscenze  della patologia da Covid19 non è possibile affermare  che una maggiore tempestività nella formulazione diagnostica avrebbe con  altra probabilità logica prossimo alla certezza  evitato il decesso del paziente”.




Mega fotovoltaico a Canicattini: "vi spieghiamo il progetto e cosa rappresenta per i territori"

Il progetto del grande impianto fotovoltaico che si vorrebbe realizzare alle porte di Canicattini e, in parte, anche in territorio di Siracusa, è particolarmente dibattuto nelle ultime settimane. Le amministrazioni locali interessate (Canicattini e Siracusa) si sono espresse in maniera contraria, mentre la Regione ha esitato positivamente la valutazione di impatto ambientale, compresa la valutazione di incidenza ambientale. L’opinione pubblica segue confusa, tra transizione ecologia e tutela del territorio.
L’impianto fotovoltaico a terra proposto, di potenza nominale di 67,421 MWp, sorgerebbe su un terreno agricolo di oltre 100 ettari, in località Cavadonna, lungo la Maremonti, alle porte del centro abitato canicattinese, comprendente in parte anche i territori dei Comuni di Siracusa e Noto. Per completarlo previsto anche un cavidotto di ben 10 km.
Nel dibattito in atto, interviene anche l’associazione laziale Gis (Gruppo Impianti Solari) in rappresentanza anche della società che vorrebbe costruire l’impianto in questione (Lindo srl). “La preoccupazione per qualcosa di nuovo nel proprio territorio è legittima, per questo riteniamo utile fornire elementi tecnici, per comprendere il progetto, la sua etica e il suo ruolo per l’interesse pubblico”, spiegano i suoi rappresentanti.
Il primo punto riguarda il presunto fine speculativo dell’investimento. “Quando proviene da fondi istituzionali regolati da organi di vigilanza del tutto trasparenti, come in questo caso, l’investimento non è speculativo ma volto a realizzare iniziative di economia reale, a beneficio dei territori coinvolti. È una iniziativa a lungo termine, infrastrutturale e improntata alla sostenibilità. Questo significa che il denaro investito può essere speso per l’investimento soltanto se i territori nei quali viene realizzato il progetto beneficiano direttamente del primo impatto economico, secondo quanto stabilito da una preventiva analisi ESG (Environmental, Social, Governance)”, spiega il Gruppo Impianti Solari in una nota.
“Prima di avviare la costruzione del progetto Lindo, con le amministrazioni locali si procederà alla stesura di un protocollo di intesa o convenzione che fisserà, in capo alla società titolare del progetto una serie di impegni tra cui: l’utilizzo di forza lavoro proveniente da aziende specializzate locali (i lavori prevedono di occupare circa 280 persone, di cui buona parte rimarrà impiegata a lungo termine) e lo stanziamento di somme per misure di mitigazione”, l’ulteriore rassicurazione che arriva dal Lazio.
Quanto all’impatto sul territorio dei pannelli a terra, “è giusto far notare che il progetto coinvolge terreni privati, totalmente privi di vincoli archeologici, paesaggistici, urbanistici ai sensi del vigente PTPR. Si tratta di terreni non coltivati da anni, classificati come di basso valore agricolo in quanto ricchi di materiale roccioso e inadatti a forme di coltivazione ordinaria o di eccellenza, o a utilizzo a fini turistici. Pertanto, sono terreni sui quali la legge nazionale e regionale autorizza l’installazione di impianti FER”. Ed inoltre, “esaminato il progetto, gli Enti hanno indicato le modifiche, misure di mitigazione e prescrizioni rigidissime (tutte consultabili all’interno della documentazione progettuale e autorizzativa), in modo che l’impatto sia sostanzialmente annullato: le distanze imposte, le essenze arboree e tutte le specifiche costruttive prescritte dalla lunga Conferenza di Servizi consentono di preservare al massimo l’ambiente, la flora e la fauna”, si legge nella nota del Gruppo Impianti Solari. Tra gli interventi di mitigazione “è previsto che l’intero perimetro venga circondato da alberi e piante autoctone, rendendo l’impianto invisibile dai punti di osservazione pubblica e rimboscando un’area al momento povera di vegetazione. Inoltre, come in molti lavori delle nostre associate, il progetto Lindo prevede accordi con pastori locali, affinché le aree del progetto vengano usate come pascolo, e con apicoltori, per creare isole ecologicamente protette per le arnie. Questi impieghi migliorano la fertilità e la biodiversità dell’ambiente circostante e mantengono un forte legame con le attività tipiche della zona. Infine, quando un impianto giunge al termine del ciclo vita, deve essere dismesso con l’obbligo di riportare l’area allo stato naturale precedente, cosa garantita da fideiussione”.
Sin qui, il progetto ha ottenuto i pareri favorevoli dell’Area Valutazione Impatto Ambientale, della Commissione Tecnica, della Regione, della Soprintendenza e di numerose altre amministrazioni territoriali e nazionali. “Anche il Comune di Noto ha dato parere positivo e un sindaco ha dato formale apprezzamento al progetto una volta che ha avuto modo di studiarne l’effettivo contenuto”, rivelano dal Gruppo Impianti Solari.

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Riqualificazione del Talete, parla il progettista: "opera semplice e leggibile". Tutti i dettagli

Il progetto di riqualificazione della facciata del parcheggio Talete ha acceso animate discussioni. Per la prima volta, parla oggi il progettista dell’intervento, Giuseppe Stagnitta che, innanzitutto, mostra tutta la sua sorpresa per la presa di posizione dell’ex soprintendente Vera Greco (clicca qui).
Stagnitta parla di “stereotipate e vacue tesi contro il progetto di riqualificazione del prospetto del Talete” e si domanda il motivo di “tanta ostilità” in un giudizio nato “senza conoscere a fondo il progetto” e “con eccessiva frettolosità”.
Ecco allora che è lo stesso Stagnitta ad illustrare il progetto di riqualificazione del prospetto del Talete. “E’ una semplicissima opera di Arte Pubblica che io definirei ‘sociale’. Le applicazioni artistiche finalizzate alla riqualificazione urbana, in contesti particolarmente critici o degradati, possono risultare interventi sterili, a volte dannosi, o più semplicemente, espressione embrionale ed incompleta di un processo molto più complesso ed elaborato. Il costo sociale di un ‘ascolto mancato’ della comunità, potrebbe infatti ridefinire l’arte pubblica, che sia land art o street art o muralismo, come una risposta svelta e superficiale a una stratificazione di problematiche espresse a più livelli e su diversi settori. Un approccio alla riqualificazione urbana sano, che consideri l’arte come uno strumento utile – continua il progettista – pone un suo utilizzo come parte integrante di programmi e progetti complessi, in grado di migliorare la qualità della vita della cittadinanza e avviare nuovi processi di evoluzione sostenibile e inclusiva, che tenga conto non solo delle fasi di creazione, ma anche quella della partecipazione sociale adottando degli interventi che possano generare un valore aggiunto e non soltanto un costo di investimento”.

Ecco perchè, allora, “anziché proporre un muralista o un artista di arte contemporanea internazionale che avrebbe imposto il proprio segno su quel prospetto, senza valutare la leggibilità dell’opera dei non addetti ai lavori, abbiamo cercato di ‘ascoltare’ le persone che vivono il territorio (compreso le Istituzioni) consegnando un intervento che dialoga con il contesto”. L’intervento di abbellimento è quindi “un’opera semplice e leggibile: nell’uso del corten che è materiale ampiamente utilizzato in tantissimi interventi sull’ isola, che sa di mare e di barche (le bitte e le corde sembrano intrappolare questo enorme barcone) e nell’utilizzo del verde che è spina dorsale dell’intero progetto, mentre i pannelli in corten, come in una partitura musicale, cambiano la visione prospettica di questo tozzo e sgraziato edificio. Questo non è mascherare, ma è frutto di un ascolto attivo e costruttivo del e per il territorio”.
Giuseppe Stagnitta svela poi altri dettagli del previsto intervento per mitigare l’impatto della grigia facciata del Talete. “Utilizzeremo i colori Airlite che riducono l’inquinamento dell’aria fino all’88,8%, che abbattono fino al 99,9% di virus e batteri, che prevengono la formazione di muffe e impediscono allo sporco di depositarsi sulle pareti. Rampicanti autoctoni verranno collocati nel belvedere superiore nelle fioriere esistenti che saranno bagnate con un sistema di irrigazione a goccia (installeremo un semplice impianto a goccia con un timer che darà l’acqua quando serve, niente consumi eccessivi o altro), rampicanti sostenuti da un sistema in corde e bitte.
Nessun consumo di energia”.
E’ definibile come intervento di riqualificazione? “Si. Con una visione più ampia e anche strutturale, che costerà solo 56mila euro compreso iva alle casse del Comune di Siracusa. Abbiamo accettato di realizzarlo non per interessi personali come si potrà ben capire dal budget, ma proprio per dare un contributo reale e fattivo”.
Intanto, l’amministrazione comunale inizia a studiare la soluzione a problemi storici del Talete, come l’accumulo delle acque piovane e l’aggiornamento della parte interna del parcheggio.




Livermore, Padrissa e Calenda: parlano i tre registi delle nuove produzione Inda

Coefore Eumenidi di Eschilo, Baccanti di Euripide e la commedia Nuvole di Aristofane. Sono le tre produzioni della Fondazione Inda, in scena dal 3 luglio al teatro greco di Siracusa. Ecco le parole dei registi Davide Livermore, Carlus Padrissa e Antonio Calenda.

Davide Livermore (Coefore Eumenidi)

Carlus Padrissa (Baccanti)

Antonio Calenda (Nuvole)




Spettacoli a Siracusa, si comincia il 3 luglio. Inda raddoppia e presenta anche la stagione 2022

Saranno oltre cento gli artisti coinvolti quest’anno nelle tre nuove produzioni della stagione Inda, col ritorno Siracusa di Davide Livermore e Antonio Calenda, il debutto di Carlus Padrissa e della compagnia catalana La Fura dels Baus. Evento collaterale, una mostra multimediale di foto d’epoca, già richiesta in Italia e all’estero. Ma la Fondazione Inda guarda avanti e, in un’ottica di programmazione sempre più lungimirante, ha presentato quest’oggi anche il cartellone 2022 con Edipo Re di Sofocle per la regia di Robert Carsen, l’Orestea di Eschilo con la regia di Davide Livermore e Ifigenia in Tauride di Euripide diretta da Jacopo Gassmann.
Per la prima volta in 107 anni di storia, annunciate le produzioni del prossimo biennio, dopo il rinvio della stagione del 2020 a causa dalla pandemia. Un segnale forte di ripresa, per offrire al pubblico 48 grandi serate teatrali per l’estate 2021 e un cartellone prestigioso per il 2022.
Con la deroga per tremila spettatori a sera, l’Inda si prepara al debutto del 3 luglio con repliche fino al 21 agosto. Tre le produzioni in scena: Coefore Eumenidi di Eschilo per la regia di Davide Livermore nella traduzione di Walter Lapini; Baccanti di Euripide diretta da Carlus Padrissa con la traduzione di Guido Paduano, e la commedia
Nuvole di Aristofane per la regia di Antonio Calenda con la traduzione di Nicola Cadoni.
Coefore Eumenidi, coprodotto con il Teatro Nazionale di Genova, sarà in scena dal 3 al 31 luglio e vedrà protagonisti fra gli altri Laura Marinoni nel ruolo di Clitennestra, Giuseppe Sartori (Oreste), Anna Della Rosa (Elettra), Stefano Santospago (Egisto), Giancarlo Judica Cordiglia (Apollo), Maria Grazia Solano (la nutrice), Olivia Manescalchi (Atena), Sax Nicosia (immagine e voce di Agamennone) e Gaia Aprea tra le corifee.
Nel cast di Baccanti, in scena dal 4 luglio al 20 agosto, ci sono tra gli altri Lucia Lavia (Dioniso), Ivan Graziano (Penteo), Stefano Santospago (Cadmo), Linda Gennari (Agave) e Antonello Fassari (Tiresia).
Nuvole di Aristofane debutterà il 2 agosto e chiuderà la stagione delle rappresentazioni classiche sabato 21 agosto. In scena fra gli altri Nando Paone (Strepsiade), Antonello Fassari (Socrate), Stefano Santospago (Aristofane), Galatea Ranzi e Daniela Giovanetti (corifee), Massimo Nicolini (Filippide), Maurizio Marchetti il discorso peggiore e Stefano Galante il discorso migliore.
Nelle tre produzioni sono coinvolti tutti gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, la scuola di teatro della Fondazione Inda.
Il programma del 2022 prevede la messa in scena di Edipo Re di Sofocle con la regia di Robert Carsen, il grande
regista canadese di fama internazionale, Premio Abbiati 2021, che debutterà al Teatro Greco di Siracusa. A Davide
Livermore è affidato Agamennone, con il regista torinese che chiuderà così la sua Orestea. Il testo di Eschilo nel
corso di alcune serate speciali sarà presentato integralmente al pubblico del Teatro Greco di Siracusa con la messa
in scena dei tre drammi: Agamennone, Coefore e Eumenidi.
La 57° stagione di rappresentazioni classiche vedrà anche il debutto di Jacopo Gassman, giovane regista di talento che dirigerà Ifigenia in Tauride di Euripide.
Per promuovere l’internazionalizzazione della sua attività, la Fondazione INDA ha organizzato attraverso la rete
degli Istituti italiani di cultura cinque conversazioni da remoto coi cinque registi coinvolti nel biennio teatrale
2021 e 2022. Sabato 5 giugno la conversazione tra Robert Carsen e Marina Valensise sarà trasmessa dall’Istituto
italiano di cultura di New York attraverso la piattaforma digitale Stanze italiane. A seguire gli altri quattro incontri col regista Jacopo Gassmann e il professor Nicola Gardini, attraverso l’Istituto italiano di cultura di Londra, con Davide Livermore e Philippe Brunet, attraverso l’Istituto italiano di cultura a Parigi, con Antonio Calenda e Jeremy Lefkowitz attraverso l’Istituto italiano di cultura a Atene, e con Carlus Padrissa e Santiago Giordano attraverso l’Istituto italiano di cultura a Buenos Aires. Tutti gli incontri saranno diffusi in diretta e in differita sui canali digitali della Fondazione INDA.
Nel periodo delle rappresentazioni al Teatro Greco, la stagione dell’INDA anche quest’anno si arricchisce delle
lezioni all’Orecchio di Dioniso, una serie di incontri con personalità della cultura dedicati ai temi e personaggi del dramma antico, che si terranno come di consueto nel suggestivo scenario del parco archeologico della Neapolis.
Le rappresentazioni classiche e le attività della Fondazione Inda sono sostenute da Erg, Unicredit Italia, Camera
di Commercio del Sud Est Sicilia, Aeroporto di Catania, Fondazione Sicilia e Fondazione Nobis.
Per il 2021 e per il 2022 è stato rinnovato l’accordo con Rai cultura, media partner dell’Inda. Quest’anno Rai
cultura registrerà le riprese di Baccanti di Euripide, messa in scena da Carlus Padrissa, e l’anno prossimo quelle
dell’Orestea di Eschilo messa in scena da Davide Livermore.
Per garantire la sicurezza degli attori e degli spettatori, la Fondazione Inda ha adottato un dettagliato protocollo sanitario anti Covid, elaborato con l’Azienda sanitaria di Siracusa. Grazie alla deroga firmata dalla Regione, la capienza massima al Teatro Greco è stata aumentata, sino a consentire l’accesso di 3000 spettatori per ciascuna delle repliche in programma.0