Due campani scomparsi, visti l'ultima volta a Siracusa. Che fine hanno fatto Alessandro e Luigi?

Le ricerche di due ragazzi campani scomparsi nel nulla passano da Siracusa. Lo ha svelato ieri sera la trasmissione tv “Chi l’ha visto?”. Occupandosi di Alessandro e Luigi, due casertani di 40 e 23 anni spariti nel nulla dallo scorso maggio, il programma di Rai Tre ha ricostruito i loro ultimi spostamenti che portano proprio in Sicilia. Qui avevano trovato lavoro come badanti e grazie all’appello di “Chi l’ha visto?” i familiari dei due sono riusciti a scoprire la casa dove prestavano servizio a Siracusa. L’11 maggio del 2014 l’ultimo contatto telefonico con i genitori, poi di loro non si è saputo più nulla. “Siamo sicuri che sono vivi e spero facciano ritorno a casa presto”, confidano in tv. La redazione di “Chi l’ha visto?” ha intervistato l’ultimo datore di lavoro, a Siracusa. Una intervista di spalle in cui si ricostruisce il periodo lavorativo dei due in Sicilia. Pare avrebbero preso un taxi il 14 maggio 2014 alla periferia di Siracusa e sarebbe questo il loro ultimo avvistamento. Sulla pagina facebook dedicata al loro caso, spazio a sospetti e ricostruzioni non si sa quanto attendibili. Tra queste anche quella dell’omofobia come causa del loro allontanamento e della loro scomparsa.




Noto. Fervono i preparativi per San Corrado, nel 5.o centenario dalla Beatificazione

Il 2015 è l’anno del quinto centenario dalla beatificazione di San Corrado Confalonieri e Noto si prepara a fare festa grande per il patrono. Dodici mesi segnati da diversi appuntamenti nel nome dell’eremita dei Pizzoni.
A cominciare da sabato 7 febbraio, quando alle 19, in Cattedrale il vicario episcopale per la cultura, Don Ignazio Petriglieri, presenterà ufficialmente il V centenario della Beatificazione. Saranno consegnati i grifoni restaurati prima della traslazione dell’arca argentea.
Sabato 14 febbraio, invece, sarà celebrata la “Giornata della solidarietà”, con una colletta alimentare coordinata dai fedeli portatori di San Corrado e dei Cilii, per venire incontro ai bisogni degli indigenti netini.
Il culmine dei festeggiamenti giovedì 19 febbraio, solennità di San Corrado. Alle 10.30 il vescovo Antonio Staglianò presiederà il solenne pontificale, concelebrato dal vescovo emerito, Giuseppe Malandrino. Nel pomeriggio, alle 17, avrà inizio la tradizionale processione con l’arca del Santo per le vie di Noto.
Infine, sabato 21 e domenica 22 febbraio il vescovo Staglianò guiderà un pellegrinaggio dei fedeli e dei devoti di San Corrado a Piacenza, la terra che ha dato i natali a Corrado Confalonieri.




Siracusa. Pulizia straordinaria in viale dei Comuni, ruspe a lavoro per la bonifica

Sono cominciate di buon mattino le operazioni di bonifica di una vasta porzione di terreno in viale dei Comuni, all’altezza del civico 181. Con l’aiuto di un escavatore e di personale Igm, sotto l’occhio vigile di una squadra del nucleo ambientale della Municipale, si sta ripulendo l’area incolta a pochi passi da diverse abitazioni. Nel tempo era diventata un immondezzaio “nascosto” dall’erba alta.
Diverse le segnalazioni dei residenti che chiedevano la pulizia del terreno, per la presenza dei rifiuti e per il rischio incendio. Il Comune, dopo aver rintracciato e sollecitato i diversi proprietari delle porzioni che compongo l’area incolta, ha deciso di intervenire di imperio addebitando le spese in danno a carico dei privati che non hanno dato seguito all’invito dell’amministrazione. Operazioni di pulizia straordinaria che saranno presto ripetute anche in altre aree incolte in centro città.




Siracusa. L'invasione degli 800: studenti in gara di orientamento alla scoperta di Ortigia

Continua, nel centro storico di Ortigia, la pacifica e colorata invasione dei 600. Studenti dei comprensivi di Siracusa, Floridia, Solarino, Canicattini, Priolo e Sortino che animano la sesta edizione di “Orienteering Ortigia – Vince chi non si perde”.
Un approccio originale con il territorio, attraverso un’attività sportiva di orientamento artistico/ambientale che con la scusa permette di esplorare la città e di farne conoscere la ricchezza culturale.
Il percorso si snoda tra piazze, vicoli e cortili del centro storico siracusano, in un percorso tematico, che i giovani studenti percorrono a piedi, seguendo un preciso itinerario tracciato in una cartina topografica loro consegnata. Le varie tappe della gara-gioco sono segnate da punti di controllo, le lanterne della caccia al tesoro. I partecipanti sono accompagnati dalle spiegazioni delle “guide studentesche” dell’Istituto Superiore Rizza.
Ad accompagnare i partecipanti, anche la banda musicale dell’Istituto Comprensivo “Wojtyla” di
Siracusa. La manifestazione è patrocinata dal Comune, assessorato politiche scolastiche.




Siracusa. Cantieri di servizio, il Comune ha pagato il primo mese ai lavoratori

I lavoratori siracusani che sono stati impiegati nei cantieri di servizi attivati in città con il contributo della Regione hanno ricevuto nei giorni scorsi il pagamento del primo dei tre mesi di lavoro. Rispettati, quindi, i tempi che dal Comune avevano indicato dopo la protesta dei cittadini che, pur essendo in procinto di terminare il periodo di lavoro per cui erano stati selezionati, non avevano ancora percepito alcun compenso.
Alcuni di loro, nei giorni scorsi, hanno manifestato davanti la sede di palazzo Vermexio. Una mobilitazione a cui è seguito l’intervento diretto del Comune che è ha anticipato una parte delle spettanze.




Avola. Ritrovato senza vita il corpo del 73enne scomparso da una casa di cura

Il corpo ritrovato nelle campagne tra Avola e Noto sarebbe quello di Oreste Gentile. Del 73enne non si avevano notizie da una decina di giorni. Era ospite di una casa di riposo di Avola da cui si era allontanato, facendo perdere le sue tracce. Per il ritrovamento è stato decisivo l’intervento di un elicottero della Polizia. L’ispezione cadaveric disposta dal pm Nicastro ha permesso di accertare le cause del decesso che sarebbe sopraggiunto a causa delle complicazioni di una crisi ipoglicemica che l’anziano avrebbe accusato nei giorni seguenti al suo allontamento. Soffriva, peraltro, di demenza senile, diabete e ipertensione arteriosa.
Secondo gli investigatori, una volta allontanatosi dalla struttura di cui era ospite, l’anziano non sarebbe più riuscito a ritrovare la via del ritorno. Per le ricerche si era mobilitata anche la rete con appelli sui social network.




Pallanuoto, Serie A2. Giorni di lavoro per la 7 Scogli. "Ricarichiamoci per la salvezza"

Turno di riposo per la 7 Scogli. I biancoblu torneranno in acqua il 14 febbraio, avversario alla Caldarella il Civitavecchia. La sosta giunge provvidenziale, regalando alla truppa di Aldo Baio due settimane per ritrovare lo smalto e la lucidità mentale prima del tour de force con Civitavecchia, Roma Nuoto e Rari Nantes Salerno.
“Ricarichiamo le batterie”, dice coach Baio. “Ci aspettano tre gare difficili e se vogliamo arrivare alla salvezza anticipatamente dobbiamo credere in noi stessi, commettendo meno errori e sfruttando ogni occasione che si presenta al meglio. Le prossime gare saranno molto importanti per verificare la nostra tenuta e lo stato di forma sia fisico che mentale”.




Servizio Idrico. Ligeam spiega le ragioni del ritiro dall'Ati: "altri impegni, qui tempi lunghi"

“La mancata presentazione della certificazione antimafia non può imputarsi alla Ligeam e pertanto non è da considerarsi come motivo del ritiro” dall’associazione temporanea d’impresa con Dam e Onda che aveva dato vita alla newco per la gestione del servizio idrico integrato a Siracusa e Solarino.
Inizia così una articolata replica ai sospetti e alle accuse che una parte del mondo politico locale – Sel soprattutto – aveva avanzato nei giorni scorsi sulla vicenda. “La richiesta e conseguenziale produzione” del documento “esula dalla competenza della società stessa”, si legge nella nota con cui la Ligeam chiarisce i contorni della vicenda.
Quanto alle effettive ragioni del ritiro dall’Ati “vanno individuate nella circostanza che il protrarsi della definizione degli atti contrattuali impedisce un’adeguata e puntuale programmazione delle attività (e degli investimenti) aziendali e nella circostanza che, essendo sopravvenute delle esigenze gestionali e organizzative, la Ligeam non può procedere ad eseguire la quota di servizio affida in base all’accordo di raggruppamento, ed in particolare che l’assunzione di altri impegni professionali ovvero la partecipazione ad altre gare e la successiva aggiudicazione dei relativi lavori/servizi rendono oggettivamente difficoltoso, tecnicamente e finanziariamente, alla Ligeam di eseguire il servizio trattandosi peraltro di una prestazione che deve essere espletata in un’area geografica diversa da quelle in cui la medesima dovrà svolgere gli incarichi medio tempore assunti. Infine si precisa che ogni riferimento a trame e strategie o comportamenti furbetti è destituito di qualsiasi fondamento”.
La Ligeam è sempre risultata del tutto estranea a fenomeni di criminalità organizzata. Tant’è che la società, ad oggi, è titolare di diversi e complessi appalti pubblici.




Scintille tra sindaci. Rizza (Priolo) attacca, Garozzo (Siracusa) replica: "Sicuri stiamo parlando dello stesso edificio?"

Priolo innervosito dalla presenza di Siracusa al tavolo delle Aia? “No, semmai è il capoluogo che da matricola sta cominciando a sgomitare per darsi visibilità”. Il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, rispedisce quindi al mittente le accuse. “Il Comune di Priolo è nel tavolo di valutazione dell’Aia da molto tempo. Insieme ad Augusta e Melilli, continua a lavorarvi con serenità, serietà e coerenza”, specifica. “Quella di Garozzo (leggi qui) è, comunque, una ricostruzione surreale, che non tiene conto delle battaglie fatte da sempre, proprio da me, per garantire all’Arpa una sede degna della delicata funzione alla quale è preposta – continua Rizza – atteggiamenti di questo tipo non ci faranno, però, arretrare di un passo”.
Insomma, dietro alla diatriba sulla destinazione dell’ex Lazzaretto (e non come erroneamente lo chiama Rizza “l’ospedale delle cinque piaghe”, ndr) non si nasconderebbe alcuna battaglia per il peso specifico al tavolo ministeriale dell’Autorizzazioni Integrate Ambientali per l’esercizio dell’attività nella zona industriale siracusana.
“Prima di litigare dovremmo però capire esattamente di quale edificio stiamo parlando…”, dice dal suo ufficio di Palazzo Vermexio il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Rizza parla nei suoi comunicati di ‘ospedale delle cinque piaghe, edificio nel cuore di Ortigia’. Io invece parlo dell’ex Lazzaretto di via del porto Grande, accanto al comando dei vigili urbani, fuori Ortigia”. Insomma, messa così due edifici diversi e distanti. Uno restauro (L’ex Lazzaretto) l’altro ancora da restaurare e divisa a metà tra Comune e Regione (Ospedale Cinque Piaghe). “Lo inviterei a fare una valutazione seria di quello che intende proporre visto che i due palazzi stanno uno da una parte e uno dall’altra…”, conclude Garozzo con un sorriso. In serata, comunque, arriva la rettifica dall’Ufficio stampa del Comune di Priolo con la corretta indicazione dell’edificio, ex Lazzaretto via del porto Grande.
In ogni caso, il primo cittadino di Priolo vuole che prima si trovi una sede all’Arpa. “Ma se i dirigenti dell’Agenzia affermano di non essere interessati alla struttura di Siracusa, il problema non si pone più. Però poi non potranno denunciare le condizioni di lavoro a cui gli operatori sono costretti in una sede assolutamente inidonea. Non mi sembra, però, che ci siano i presupposti per un atteggiamento di questo genere, in quanto il problema logistico, per l’Agenzia, è quanto mai urgente e concreto”.
Ma secondo alcune fonti, l’ex Lazzaretto non sarebbe idoneo ad ospitare la sede provinciale dell’Agenzia per la protezione ambientale. Una comunicazione ancora informale inviata, su richiesta, negli uffici comunali di Siracusa.
Da Priolo, Antonello Rizza rincara comunque la dose e si chiede, piuttosto, cosa intenda fare Giancarlo Garozzo dei tanti prestigiosi immobili “che il suo Comune lascia inutilizzati, o sotto utilizzati o, spesso, in totale abbandono. A partire da Villa Reimann, con le tante diatribe sulla gestione che la struttura trascina con sé”.
Su una cosa i due sindaci sono d’accordo anche se da presupposti diversi. Attorno a questa polemica c’è qualcosa che non torna e che occorrerebbe capire meglio.




Veleni in Sovrintendenza: la versione del dirigente regionale Giglione

Rino Giglione è il dirigente generale del dipartimento regionale dei Beni culturali, oltre ad essere il cugino del deputato Michele Cimino. Dal suo ufficio è partita la sospensione di Beatrice Basile ed è nato il “caso” Sgarlata, all’epoca assessore regionale al territorio.
Dopo il reintegro della sovrintendete di Siracusa e la richiesta di archiviazione per la Sgarlata nella vicenda della sua piscina, è diventato il nemico pubblico soprattutto per i renziani siciliani. Che a gran voce e attraverso esponenti di primo piano ne hanno chiesto la testa.
Lui si difende. E ad Extra racconta la sua versione. A partire dal caso della piscina realizzata nella casa della politica siracusana. “Qualche giorno dopo il mio insediamento (fine maggio, ndr) ho ricevuto una lettera anonima in cui venivano segnalate irregolarità amministrative alla soprintendenza di Siracusa. A quella lettera ne è seguita una seconda, sempre anonima, ma più dettagliata in cui venivano elencate irregolarità imputate ad una parente della Sgarlata. A quel punto, ho disposto un’ispezione che è stata effettuata il 6 agosto. All’ispezione hanno preso parte anche la soprintendente Basile e Alessandra Trigilia, responsabile dell’Unità operativa 07 della soprintendenza di Siracusa. Nella nota fornita dagli ispettori, datata 13 agosto, si parla in effetti di irregolarità amministrative”, continua Giglione. Ma quali sarebbero le irregolarità? Un numero di protocollo errato datato 2013 e il rilievo dell’esistenza di vincolo nell’area “poichè insiste entro i 150 metri di inedificabilità totale”. L’ispezione avrebbe riscontrato anche altre irregolarità amministrative su una seconda piscina e sull’affidamento di due beni culturali siracusani a due associazioni, una culturale e una ambientalista, senza nessun avviso pubblico ma solo su una convenzione quadro. “Fatte le dovute verifiche – specifica Giglione nella intervista – ho messo al corrente il governatore Crocetta che mi ha chiesto di procedere secondo legge”.
Non parla di dimissioni ne sembra temere una revoca dell’incarico. “Io sono un burocrate, ho solo proceduto secondo le regole per il rispetto delle norme vigenti. Non entro nel merito delle questioni politiche e non mi interessa far parte di un teatrino mediatico messo in scena da altri. Io ho sempre e solo svolto il mio lavoro e mi spiace essere tirato in ballo per questioni che esulano dal mio operato”.