Il malumore tra Siracusa e Priolo. Litigano sul Lazzaretto ma il problema pare un altro

 Il malumore tra Siracusa e Priolo. Litigano sul Lazzaretto ma il problema pare un altro

Cosa sta succedendo ai rapporti tra Siracusa e Priolo? I due Comuni si sono sempre comportati da buoni vicini, senza mai risultare invadenti uno nelle vicende  dell’altro. Poi, improvvisamente, scoppia la diatriba. Il motivo del contendere, come raccontato già ieri (leggi qui), la destinazione dell’ex Lazzaretto di Siracusa, in via del porto Grande. Edificio ristrutturato con fondi derivanti dall’accordo quadro sulle bonifiche, non totalmente di proprietà comunale, potrebbe diventare la sede dello Smart Lab che nascerà nei prossimi giorni. Ma Priolo si oppone. Visto da dove arrivano i soldi, meglio che quella sede ospiti l’Arpa, la sede provinciale dell’agenzia regionale per l’ambiente.
Ma quella di Priolo sembra una posizione isolata, visto che alcuni degli altri soggetti che possono dire la loro sulla vicenda (Comune di Melilli, Ministero dell’Ambiente,  Capitaneria e la stessa Regione) sembrano invece non avere nulla da eccepire in linea di principio sulla scelta della giunta Garozzo.
E allora perchè il primo cittadino di Priolo, Antonello Rizza, sembra puntare deciso al muro contro? Il sospetto è che la vicenda possa nascondere qualche altro mal di pancia, diverso per natura e portata. Qualcosa che nel Comune a nord del capoluogo non hanno forse accolto con entusiasmo. Ovvero la presenza con diritto di voto di Siracusa al tavolo per Autorizzazioni Integrate Ambientali presso il tavolo del Ministero dell’Ambiente.
Lì a Roma si sono sempre scritte le regole per la zona industriale. Regole che Siracusa, non rappresentata sino a questo 2015, ha solo dovuto accettare e “subire” pur essendo a un tiro di schioppo dal polo petrolchimico. Adesso, però, la situazione è cambiata. “E se qualcuno pensava di essere un interlocutore privilegiato, oggi non lo è più”, taglia corto il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Una frase che pare confermare la ricostruzione operata. “La presenza di Siracusa al tavolo delle Aia cambia lo scenario della zona industriale. Noi siamo lì e adesso non vogliamo fare sconti a nessuno”, aggiunge il primo cittadino a pochi giorni da una seconda riunione operativa a Roma, con Palazzo Vermexio rappresentato dall’assessore all’ambiente, Coppa, pronto a pesarsi con i “viciniori”.

 

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