Nello scooter droga e pistola giocattolo

piazza santa luciaDue giovani di 20 e 21 anni denunciati a Siracusa per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due, già conosciuti dalle forze dell’ordine, sono stati intercettati in piazza Santa Lucia durante una operazione di controllo del territorio.
Addosso ad uno dei giovani trovate tre dosi di marijuana mentre all’interno dello scooter gli agenti hanno scovato e sequestrato una pistola giocattolo, due paia di guanti in lattice di colore nero e altra marijuana.




Immigrazione: il procuratore capo di Catania, Salvi

preview_salvi Contrasto all’immigrazione clandestina. L’intervento del procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, in conferenza stampa presso la Questura di Siracusa dopo l’operazione che ha condotto al fermo di 3 presunti basisti o “scafisti di terra” (leggi qui)




Commercialisti: redditometro, consigli per "difendersi"

Commercialisti e Agenzia delle Entrate si confronteranno sabato 21 settembre, alle 9,30, alla Camera di Commercio di Siracusa in un Convegno dal titolo “Il nuovo redditometro accertamento per l’accertamento di falsi poveri e presunti ricchi: riflessioni per un’applicazione ragionata”.
Il Fisco sta avviando i primi controlli dopo l’entrata in vigore della nuova normativa che, ricostruisce presuntivamente la posizione fiscale dei singoli ed accerta il maggior reddito nel caso in cui gli scostamenti superino gli indici previsti dalla legge. Il tutto dopo una fase di preventivo contraddittorio con il contribuente nel corso del quale è possibile fornire giustificazioni sul proprio tenore di vita.
Diversi e qualificati gli interventi. “A breve i contribuenti – dichiara il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa – riceveranno l’invito a presentarsi presso gli uffici dell’amministrazione finanziaria per fornire i chiarimenti del caso e produrre la documentazione giustificativa in relazione alle spese sostenute. La nuova norma consente di considerare nell’insieme la posizione fiscale dell’intero nucleo familiare, all’interno del quale vi possono essere aiuti reciproci o sostegno ai figli. In assenza di giustificazioni da parte dei contribuenti l’ufficio procederà con l’accertamento.”
“Non vorremmo, però, che in un momento di grave crisi economica i contribuenti diventino tutti benestanti se non addirittura “presunti ricchi” agli occhi del Fisco. Per tale motivo abbiamo voluto stimolare un confronto preventivo tra i principali interpreti della vicenda, invitando autorevoli esponenti del mondo delle professioni, dell’accademia e dell’amministrazione finanziaria ad una riflessione congiunta che porti ad un’applicazione prudente e meditata del nuovo redditometro”.




Francofonte. Faida mafiosa evitata dai Carabinieri

francofonteHa toccato anche Francofonte l’operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Catania. Questa mattina il fermo di nove persone, coinvolte – secondo gli inquirenti – in una faida esplosa all’interno di una cosca mafiosa per la leadership, lasciata vacante dall’arresto del capomafia. I provvedimenti, emessi dalla Dda della Procura etnea, sono stati eseguiti da oltre un centinaio di militari dell’Arma anche nelle province di Agrigento e Cremona.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi. Le indagini dei carabinieri hanno evidenziato una spaccatura creatasi nell’ambito di un’organizzazione mafiosa vicina a Cosa nostra operante nei territori di Vizzini (Catania) e Francofonte (Siracusa) dopo l’arresto del boss, Michele D’Avola. La frangia del gruppo rimasta a lui fedele l’8 agosto scorso ha tentato di uccidere Salvatore Navanteri, che cercava la scalata ai vertici della cosca, e che stava per attuare una ‘ritorsione’. Prima del possibile avvio di una sanguinosa faida mafiosa la Procura di Catania ha emesso i fermi per bloccarla.

(foto: Francofonte, panorama)




Pachino, peculato alle Poste. Denunciato direttore

pachino_posteBufera alle Poste di Pachino. I Carabinieri hanno denunciato per peculato  il direttore dell’ufficio. Le indagini dei militari sono partite dopo la segnalazione di alcune incongruenze emerse al termine di una ispezione interna, decisa da Poste Italiane. Agli ispettori inviati sul posto a sorpresa non sono sfuggite alcune mancanze di cassa. E’ cosi’ emerso che il direttore dell’ufficio avrebbe sottratto oltre 40 mila euro dai fondi nella sua disponibilita’ per l’incarico ricoperto.

 

 




Arpa: qualità dell'aria, vuoto normativo vanifica i dati

industriaQualità dell’aria a Siracusa. Torna a parlare l’Arpa provinciale, la struttura che si occupa di protezione dell’ambiente. E lo fa per fornire l’interpretazione autentica del precedente comunicato n quei passaggi in cui era sembrato di cogliere una forma di rassicurazione verso la popolazione
Nella frase “Le concentrazioni rilevate sono state significative per quanto riguarda gli idrocarburi non metanici ed alcune sostanze solforate (Propilmercaptano, Isobutilmercaptano,tiofene) che hanno una bassa soglia olfattiva e non presentano fattori di tossicità pericolosi per la salute umana…”, l’affermazione “non presentano fattori di tossicità pericolosi per la salute umana” si riferisce – spiega l’agenzia – esclusivamente ai composti solforati (alle concentrazioni rilevate) e non agli idrocarburi non metanici; questi ultimi, infatti, sono costituiti da un insieme eterogeneo di composti idrocarburici (perlopiù di origine petrolifera) che vengono immessi nell’aria, di cui allo stato attuale la norma sulla qualità dell’aria non prevede limiti e sui quali, pertanto, Arpa non può esprimere valutazioni mancando i termini di confronto.
Anche per quel che riguarda il benzene, la cui presenza è stata evidenziata nel comunicato, Arpa non può esprimere alcuna valutazione, in quanto i limiti stabiliti dalla normativa sono riferiti alla media annuale (5 µg/m3), mentre le concentrazioni rilevate sono riferite a medie orarie.
“Questo non significa che il problema debba essere sottovalutato. Occorre, piuttosto, colmare il vuoto normativo oggi esistente”.




Pallamano, A1. Albatro ai nastri di partenza

albatro_presentazioneSabato scatta il massimo campionato di pallamano. Ai nastri dipartenza torna ad esserci anche l’Albatro dopo anni di rifondazione e crescita. Questa mattina la squadra è stata ricevuta nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio dal sindaco, Giancarlo Garozzo, e dall’assessore allo Sport, Maria Grazia Cavarra. “ L’Albatro rappresenta una delle poche eccellenze dello sport siracusano – ha affermato Garozzo – ed è motivo di orgoglio per la città poter contare sulla disponibilità e qualità di quanti sono impegnati, nei diversi ruoli di dirigenti, tecnici, sponsor e atleti”. L’assessore Cavarra ha ricordato i suoi trascorsi giovanili nella EOS di Pallamano ed ha assicurato il suo massimo impegno, pur nelle difficoltà in cui si opera, nel mettere in condizione le società sportive di svolgere le loro attività nel migliore modo possibile.  Il presidente del’Albatro, Vito Laudani, ha enfatizzato il fatto che in rosa ci saranno quasi tutti giovani siracusani e che oggi più che mai l’Albatro rappresenta un patrimonio per la città.
E’stata, inoltre, presentata – con il suo presidente, Santino Privitera – l’A.I.C. (Associazione Italiana Celiachia) di cui l’Albatro sarà testimonial. Annunciato l’avvio del “Progetto H21”, un progetto pilota a livello nazionale, che vedrà  la collaborazione dell’Associazione DiversaMente e la F.I.G.H. per un corso di pallamano rivolto ai ragazzi affetti da sindrome di Down.
Il sindaco Garozzo, assieme all’assessore Cavarra, ha infine premiato i protagonisti della vittoria dello scorso campionato di serie A. Ora tocca al campo: sabato al Palalobello, l’Abaltro debutta contro il Benevento. Inizio alle 15,30.




Provincia e Siracusa Risorse: dipendenti in agitazione

provincia via maltaPreoccupazione continue sul futuro, alimentate dai ritardi nei pagamenti degli stipendi. Altro che lavoratori di serie A e lavoratori di serie B:  i dipendenti della Provincia Regionale e quelli della società a totale partecipazione dell’Ente, Siracusa Risorse, si sentono sulla stessa barca. E proclamano, con due diversi comunicati, lo stato di agitazione che preclude ad azioni di sciopero e di protesta.
L’abolizione – al momento sulla carta – delle Province siciliane ha creato una situazione in cui il disagio diventa palpabile. A Siracusa tocca 600 impiegati a cui vanno aggiunti i 108 di Siracusa Risorse.
Le rassicurazioni non bastano e i ritardi iniziano a far paura, specie guardando avanti. In panne non solo i lavoratori ma anche i servizi che la Provincia dovrebbe erogare.

 

(foto: la sede di via Malta della Provincia Regionale)




"Colpa della Regione". La Provincia replica alla Cgil

I ritardi nel pagamento delle spettanze di luglio ai lavoratori di Siracusa Risorse non sono imputabili alla Provincia Regionale di Siracusa. E’ deciso nella sua replica il commissario straordinario dell’ente, Alessandro Giacchetti.  Le responsabilità sarebbero piuttosto della Regione che in una nota inviata ha informato la Provincia di Siracusa che sulle partecipate ci sarà un intervento legislativo regionale. Pertanto per qualunque tipo di decisione bisognerà appunto attendere l’intervento del legislatore siciliano. La vicenda Siracusa Risorse rimane in stand-by, in uno stucchevole rimpallo di competenze.




Il deputato Sorbello: "Sai 8? Sto con Marino"

“Sto dalla parte dell’assessore Marino”. Il parlamentare regionale dell’Udc, Pippo Sorbello, non attende neanche la domanda. E sul nuovo capitolo dell’intricata vicenda Sai 8 – la società che gestisce il servizio idrico integrato nel siracusano – rinnova la sua fiducia nell’operato del magistrato “prestato” alla politica.
“Per sua cultura e formazione professionale, non credo che Marino sia esattamente uno di quei soggetti che trascorra il tempo a lanciare accuse, peraltro gravi, senza averle in massima parte prima riscontrate. Pertanto, anche nella querelle con Sai 8 le sue considerazioni, ritenute pesanti ma che personalmente non mi sorprendono, dovrebbero piuttosto invogliare ad una serena rilettura di quanto avvenuto a Siracusa negli ultimi anni”.
Le presunte “complicità” politiche e istituzionali di cui parla l’assessore regionale ai pubblici servizi pongono, secondo l’On. Sorbello, altri interrogativi in una vicenda già di suo molto “chiacchierata”, senza che questo valga come una sentenza.
“Il 25 settembre ci sarà un nuovo pronunciamento giudiziario sul nodo centrale della questione: la revoca di un contratto che non sarebbe mai dovuto diventare operativo, secondo l’assessore Marino e il commissario dell’Ato Idrico, Buceti. Un magistrato e un questore di primo piano oggi al centro di un fuoco interessato e in parte amico, come capita quando si insegue la verità”, aggiunge il deputato regionale ricordando la prossima scadenza della sospensiva della revoca ottenuta da Sai 8.
“Certo, la reazione della società d’ambito è talmente d’impeto da passare ad alcuni l’idea che sia stato toccato nuovamente un nervo scoperto. L’avvicinarsi di quella data forse crea ansia. Al di là di repliche piccate e indispettite, letture parziali di fatti ed eventi e resoconti di parte attendiamo ancora delle vere risposte alle evidenziate incongruenze contrattuali ed alle mancanze fatte rilevare da autorevoli voci e che hanno condotto ad un pronunciamento di nullità di quel contestato contratto. Però, ripeto, attendiamo ancora una settimana, allorquando la giustizia dovrebbe serenamente fare il suo corso”.
Pippo Sorbello vuole evitare di alimentare ulteriori tensioni e glissa cordialmente a Palermo insistenti domande dei cronisti regionali. Ma nel passaggio relativo al depuratore di Villasmundo, essendo stato citato da Sai 8, ci tiene a puntualizzare: “il non avere consegnato gli impianti ha consentito di proteggere i melillesi e gli abitanti delle frazioni da quel salasso operato dalla società che gestisce il servizio idrico che ha solo fatto lievitare il costo del servizio senza nessuna migliora evidente o investimento. Pertanto, la balla del depuratore non realizzato per causa mia non regge. Forse l’essere riuscito a tutelare l’interesse dei cittadini e non di altri, come avvenuto in pochi altri centri della provincia, procura ancora fastidi. E’ solo una battuta, ma chissà che scherzando non ci si azzecchi. Mi viene da pensare, infatti, al depuratore di Augusta mai realizzato, nonostante l’esistenza di un progetto. O al sequestro di quello di Siracusa. Che io sappia, Siracusa ed Augusta sono due Comuni che hanno consegnato gli impianti. Quindi…”