Zona industriale, il M5s replica a Cafeo: “Sia meno geloso e faccia anche lui qualcosa”

“Vaghezza e non appropriata conoscenza di compiti e poteri dei ministeri quello che emerge dal comunicato del deputato regionale Giovanni Cafeo sulla zona industriale ed Isab”.

Non le mandano a dire i deputati nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, Filippo Scerra, Maria Marzana,  Paolo Pisani, Stefano Zito e . Giorgio Pasqua, dopo la presa di posizione dell’esponente di Prima l’Italia, secondo cui “il Governo deve farsi promotore di un piano per la transizione sostenibile che aiuti il settore petrolifero ed in particolare il petrolchimico di Siracusa”. Non è questo, tuttavia, l’aspetto su cui il M5S ha parecchio da ridire. I parlamentari, infatti, rispediscono al mittente l’accusa di “un’iniziativa fallimentare  del M5S”, riferendosi all’incontro al Mise con la viceministra Alessandra Todde e definendolo “totalmente interlocutorio”

“Nel suo vorticoso peregrinare dalla Dc alla Margherita e poi al Pd quindi a Italia Viva e infine, con un bel salto dello schieramento, alla Lega di Prima l’Italia- tuonano i deputati pentastellati-  al deputato regionale Giovanni Cafeo si sono evidentemente confuse le idee. Al di là della vaghezza, spicca purtroppo una non appropriata conoscenza di compiti e poteri dei ministeri. Ma tant’è, capiamo che deve pur tentare di farsi notare e non trova argomento migliore che attaccare il M5S. Anziché preoccuparci di fare comunicati stampa-aggiungono i parlamentari del Movimento 5 Stelle-  abbiamo lavorato in questi mesi per rendere possibile la convocazione del primo tavolo sull’istituzione dell’area di crisi complessa, grazie al lavoro della viceministra Alesandra Todde.Le soluzioni tecniche per uscire dal rischio blocco attività dovuto alle sanzioni al petrolio russo, invece- fanno notare-  sono diretta competenza dei ministri competenti, Giorgetti ad esempio. Siamo felici che in questi ultimi giorni i referenti siciliani della Lega inizino a dare segnali di esistenza in vita su questa delicata vicenda- concludono i deputati- Anzichè dare lezioni e giudizi, però, Cafeo trovi anche il tempo per attivarsi. Vada a Roma, visiti la segreteria del suo partito, incontri e solleciti il ministro Giorgetti. Insomma, faccia meno il geloso e questa condivisione e unità del territorio di cui parla la metta in pratica”.

 




Siracusa. Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, lunedì la cerimonia al Teatro Greco

Sarà celebrata lunedì al tramonto, al Teatro Greco di Siracusa, la cerimonia per il 208esimo annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Alle 18:45, oltre alla tradizionale e solenne cerimonia militare, la Festa dell’Arma ospiterà esibizioni artistiche dei giovani allievi attori dell’Accademia di teatro della Fondazione INDA e del 13° Istituto comprensivo Archimede, mentre le marce militari saranno eseguite dagli studenti del Liceo Gargallo.
L’evento si svolgerà alla presenza di una rappresentanza di militari in servizio, quale momento di celebrazione dei sentimenti e valori che ispirano l’operato quotidiano dei Carabinieri, di commemorazione dei caduti in servizio e di premiazione dei militari distintisi nell’espletamento di attività istituzionali.
Nella circostanza, si darà lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma.
Il Comandante Provinciale, Col. Gabriele Barecchia, e le altre autorità presenti consegneranno encomi a Carabinieri che si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio.  L’evento è aperto alla cittadinanza e sarà presentato da Mimmo Contestabile di FMITALIA.




Droga nascosta in bagno: 19enne arrestato dai carabinieri

Nascondeva hashish e materiale per il confezionamento della droga in bagno. Un nascondiglio che non è risultato efficiente. I Carabinieri della Tenenza di Floridia, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato, in flagranza, un giovane di 19 anni, gravato già da numerosi precedenti per reati in materia di droga.
Il presunto pusher aveva nascosto in bagno ed in cucina lo stupefacente, assieme a due bilancini e a materiale per il confezionamento. In totale sono stati sequestrati 45 grammi di hashish.
Terminati gli accertamenti l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




La Totolo a Siracusa scatena le polemiche: “Propaganda, il Comune ritiri l’autorizzazione”

E’ polemica per la presentazione del libro “La morale sinistra” di Francesca Totolo a Siracusa. Considerata vicina a Casa Pound, parlerà del suo ultimo lavoro nello spazio del Cortile Gargallo, su concessione di Palazzo Vermexio nell’ambito di una serie di appuntamenti letterari.
Per il PD di Siracusa è “incomprensibile la scelta di concedere un bene comunale per la presentazione del libro scritto da da una esponente di Casa Pound, già nota alle forze dell’ordine e che si è sempre distinta per le sue compagne intrise d’odio nei confronti delle più alte cariche dello stato, dei migranti e di tutto ciò che può essere considerato solidale e democratico”. Non un veto alla libertà di espressione e di stampa, il punto per il Partito Democratico è “la disponibilità dell’amministrazione comunale e dell’assessorato ai beni culturali, guidato da Fabio Granata, di concedere spazi di pubblica utilità per eventi o iniziative che nulla hanno a che fare con i valori della democrazia e della nostra Repubblica”. All’amministrazione comunale, il Pd cittadino chiede “di fare chiarezza sull’autorizzazione concessa a questa iniziativa subdola e pericolosa e di annullare l’autorizzazione concessa dell’ufficio competente. Questi atteggiamenti, di strizzare l’occhio a chi si definisce fieramente fascista è folle e l’amministrazione se ne deve assumere le responsabilità davanti alla città.
Può altresì l’assessore Granata riferire alla città, come mai l’ufficio che lui guida, ha concesso questa autorizzazione? Verrebbe da dire che certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…”, si legge nella nota del Partito Democratico, condita da citazione musicale.
Ancora più duro il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi. “Trovo un errore marcatamente politico e sociale, concedere i luoghi simbolo della cultura e dell’istruzione cittadina di questa comunità ad associazioni che si ergono a protettori di un dogma totalizzante e rivolto sempre all’attacco del pensiero democratico nato dalla resistenza partigiana. Ancora più grave e gretto, immaginare di poter plasmare ed indirizzare sulla propria figura un luogo simbolo di questa città, aprendolo ad iniziative spiccatamente neofasciste”.
Neanche il movimento politico Lelatà&Condivisione non nasconde il suo disappunto. “Non ci riconosciamo nelle opinioni della autrice, notoriamente schierata, in materia di immigrazione ed altro, su posizioni conservatrici antitetiche a quelle propugnate dalla nostra associazione, ma ovviamente siamo dell’ idea che chiunque, e massimamente chi la pensa diversamente da noi, abbia libertà di esprimere il proprio pensiero, così come garantito dalla nostra Costituzione e purchè non si travalichi in apologia del fascismo. Riteniamo che l’ utilizzo dei locali comunali vada tuttavia soggetto a restrizioni non essendo ad esempio concedibile alcuna forma di patrocinio allorchè trattasi di iniziative e manifestazioni non coincidenti con le finalità del Comune o provenienti da partiti, movimenti politici o organizzazioni comunque denominate, ad esclusivo fine di propaganda”. Motivo per cui, L&C chiede che “il Comune chiarisca i termini anche economici della concessa autorizzazione ed in genere quali siano i parametri utilizzati nella programmazione degli eventi nel Cortile dell’ ex Liceo Gargallo, luogo di studio radicato nella memoria della Città, che andrebbe a nostro avviso destinato esclusivamente all’ approfondimento culturale e scientifico, con priorità ai temi della classicità, e non ad occasioni velate di promozione politica”.
Rifondazione Comunista parla invece proprio di “sdegno verso il sindaco Francesco Italia e l’assessore Fabio Granata per aver concesso uno spazio pubblico, alla presentazione del libro di Francesca Totolo, già collaboratrice del Primato Nazionale organo del partito neofascista CasaPound”.
Ancora nessuna dichiarazione ufficiale filtra, invece, da Palazzo Vermexio e dall’assessorato comunale alla cultura.




Isab-Lukoil ed embargo al petrolio russo: le preoccupazioni di Raciti (Pd), le parole della Lega

Una visione bipartisan quella relativa alle forti preoccupazioni per il destino del Polo Petrolchimico siracusano e soprattutto dell’impianto Lukoil di Priolo dopo l’embargo al petrolio russo che arriva via mare, deciso dal Consiglio Europeo come strategia, nelle intenzioni espresse, sanzionatoria nei confronti di Putin. Gli esponenti politici siciliani, alla Camera come alla Regione, dal Pd alla Lega, non nascondono i fortissimi timori, del resto espressi anche da rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’impresa.

“L’embargo al petrolio russo deciso dal Consiglio europeo è certamente una decisione utile a indebolire la macchina da guerra di Putin ma rischia di avere ricadute nel polo industriale di Siracusa”. Il deputato Fausto Raciti (Partito Democratico) mette, dunque, in evidenza tutta  la sua preoccupazione per il petrolchimico, “area più importante del nostro Paese e principale hub dell’export petrolifero russo”.
Raciti sollecita soluzioni che consentano all’impianto, piuttosto, di emanciparsi da “questa dipendenza, scongiurando le ipotesi di una chiusura che avrebbe effetti sociali devastanti, essendo, l’impianto, insieme all’indotto, principale fonte di occupazione della zona”.
Indice puntato contro “l’incapacità del governo regionale di farsi interlocutore credibile”. Per Raciti, inoltre, i recenti incontri al Mise possono essere definiti soltanto deludenti, mentre il ministro Giorgetti “finora è sembrato sottovalutarne gli effetti”.

Per il vice capogruppo della Lega alla Camera, Alessandro Pagano, l’Unione Europea starebbe solo sparando nel mucchio. “Porre a fine anno l’embargo al petrolio russo trasportato via mare non significa colpire solo la Russia, ma anche chiudere la raffineria Isab-Lukoil di Priolo e licenziamento in tronco di circa 4mila lavoratori: 4mila padri di famiglia che rischiano seriamente di trovarsi tra 6 mesi in mezzo a una strada- fa notare l’esponente della Lega- Uno scenario drammatico tanto per l’impatto devastante sul piano socio economico della Sicilia quanto per l’approvvigionamento energetico del Paese e che, come tale, richiama urgentemente l’intero sistema Italia – nessuno escluso – alle proprie responsabilità”. La soluzione sarebbe da ricercare, secondo Pagano, in iniziative diplomatiche da mettere in campo per intensificare il dialogo con Bruxelles e ” favorire un supplemento di riflessione su una decisione simile, ben sapendo che l’impianto di Priolo lavora solo petrolio russo proveniente via mare”.

Un’idea condivisa dal segretario regionale della Lega, Nino Minardo.

“È chiaro-la sua dichiarazione- che seguire la linea europea sulle sanzioni alla Russia non può significare la mortificazione e la distruzione economica di quest’area industriale siracusana e per questo ho già interessato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il nostro leader Matteo Salvini. A entrambi-fa presente Minardo-  ho chiesto garanzie per trovare una soluzione e da entrambi ho avuto rassicurazioni per un confronto diretto con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Un confronto in cui questo problema verrà trattato in maniera specifica per trovare rapidamente una soluzione. La linea delle sanzioni alla Russia deve  tenere conto delle conseguenze sul nostro territorio e l’Isab di Priolo è un’area industriale da ammodernare e fare ulteriormente sviluppare, le sue imprese e i suoi lavoratori non sono certo vittime sacrificali”.




Carabinieri aggrediti in piazza a Pachino a calci e morsi, arrestato un uomo

Due carabinieri sono stati aggrediti a Pachino, in piazza Vittorio Emanuele. Calci, morsi e pugni durante una ordinaria operazione di controllo. Un uomo, italiano, è stato arrestato: particolarmente insofferente alla richiesta di mostrare i documenti per l’identificazione, ha dato in fretta in escandescenza passando alle vie di fatto. A chiedere l’intervento dei Carabinieri, alcuni clienti di un bar nella centrale piazza, che hanno lamentato un atteggiamento poco consono dell’uomo.
Il sindaco di Pachino, Carmela Petralito, ha condannato l’accaduto. “Un episodio di assurda violenza, una vile aggressione. Tutta la comunità pachinese si stringe attorno ai Carabinieri, grata per il lavoro che, con encomiabile senso del dovere, svolgono ogni giorno nel nostro territorio per difendere i valori della convivenza civile e della legalità”.

foto piazza Vittorio Emanuele (dal web)




Dehors abusivo, multa e 5 giorni di chiusura per un locale del centro storico di Siracusa

Multa e cinque giorni di chiusura per un locale di Ortigia, nei pressi del lungomare di Ponente. E’ l’esito dei controlli effettuati nella serata di ieri da agenti della Polizia Municipale di Siracusa che hanno concentrato le loro attenzioni sulla regolarità e conformità delle autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico con dehors. Il noto pubblico esercizio è accusato di avere occupato abusivamente il suolo pubblico. Oltre alla sanzione amministrativa verrà adesso applicata la sanzione accessoria della chiusura per 5 giorni.
“L’attività di controllo del rispetto delle regole continuerà senza sosta”, spiegano dal comando della Municipale. Nei giorni scorsi, gli agenti siracusani sono stati impegnati nel contrasto al fenomeno dei posteggiatori abusivi con sanzioni e denunce, anche penali.




Polizia Municipale sottorganico e ausiliari alla finestra, Prima l’Italia: “Aumentare monte ore”

Non mancano le reazioni politiche dopo l’articolo di SiracusaOggi.it che ha svelato la forte carenza di organico della Polizia Municipale ed il ritardo nella definizione della posizione dei 21 ausiliari (leggi qui). Dall’opposizione si è prima levata la voce di Michele Mangiafico (Civico4) e adesso quelle di Enzo Vinciullo e Mauro Basile che si soffermano, in particolare, proprio sui 21 ‘vigilini’ che attendono l’aumento del monte ore e la progressione verticale per il ruolo. “Esprimiamo tutta la nostra solidarietà nei confronti degli ausiliari del traffico costretti ad una giusta azione di protesta nei confronti della insopportabile ingenerosità dell’amministrazione Comunale di Siracusa. A chi ha tentato di accreditarsi la stabilizzazione dei dipendenti comunali, ricordiamo che non è opera della attuale giunta ma di quelle di centrodestra che hanno recepito una legge regionale”, sottolineano con forza i due esponenti di Prima l’Italia.
“Non comprendiamo questo atteggiamento nei confronti degli ausiliari del traffico. Ricordiamo che durante il covid sono stati utilizzati come agenti di pubblica sicurezza, avendo intrapreso pure tutti i procedimenti per ottenere il decreto prefettizio per l’uso della pistola. Ricordiamo altresì che presso la stazione ferroviaria di Siracusa sono stati utilizzati sempre con mansioni superiori; e ora lo stesso personale, passata l’emergenza, è stato nuovamente retrocesso. È possibile ciò? Pensiamo di no”.
Vinciullo e Basile ricordano che nell’organico della Municipale mancano 168 unità e sollecitano allora il ricorso agli ausiliari. “Perché non si procede con la loro progressione di carriera? Perché non si aumentano le due ore che ancora mancano per aver il full-time? Perché pensano di utilizzare in mansioni superiori il personale dipendente del Comune senza riconoscerne i diritti? Perché pensano di continuare a sfruttare i lavoratori? Gli ausiliari del traffico hanno una età media superiore ai 57 anni, quando devono andare in pensione, avendo avuto riconosciuto il diritto ad una pensione equa?”.




Percettori del Reddito al servizio della Procura e del Tribunale di Siracusa: siglata intesa

Sottoscritto un accordo di collaborazione tra il Comune di Siracusa, la presidente del Tribunale, Dorotea Quartararo, ed il procuratore capo, Sabrina Gambino. L’intesa riguarda la realizzazione di progetti utili alla collettività (i cosiddetti Puc) negli uffici giudiziari, impiegando soggetti percettori del reddito di cittadinanza. È la prima di tante altre attività che porteranno, nel volgere di qualche settimana, all’impiego di 139 persone in progetti finalizzati al perseguimento di “finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”, così come previsto dalla normativa sul sussidio introdotto nel 2019.
​Al palazzo di Giustizia saranno destinati 10 percettori di reddito di cittadinanza, 5 al Tribunale e altrettanti in Procura. Affiancati da tutor, lavoreranno alla realizzazione di precisi progetti dedicati all’archivio – anche come riorganizzazione degli spazi fisici – e al supporto nei dibattimenti. I soggetti dovranno essere in possesso di competenze coerenti con le attività e le finalità previste e il loro impegno (che non si configura come rapporto subordinato, parasubordinato o irregolare) si chiuderà con la fine dei progetti. La scelta delle persone avviene attraverso colloqui svolti dai Servizi sociali del Comune e dal Centro per l’impiego.
​«Sono particolarmente soddisfatto – afferma il sindaco, Francesco Italia – della firma di questo primo accordo perché trovo importante e significativo agevolare un servizio fondamentale come quello della giustizia. Mi sembra un buon inizio per un’attività che ha una particolare valenza perché consente ai percettori del reddito di cittadinanza di essere in contatto con il mondo del lavoro svolgendo mansioni utili alla collettività».
​Lo schema applicato per il Tribunale e per la Procura varrà, con i necessari adattamenti, per tutti gli altri progetti previsti, già consegnati al ministero del Lavoro. I Servizi sociali del Comune e il Centro per l’impiego stanno operando a pieno regime per individuare i 139 che meglio aderiscono al lavoro da svolgere e stanno profilando una platea ben più ampia. Identificati i 10 che andranno al palazzo di giustizia, i restanti saranno destinati al Parco archeologico, che ne assorbirà 5 e con il quale a giorni sarà firmato un protocollo, e al Comune. L’Ente impiegherà 124 percettori di reddito di cittadinanza, che saranno destinati a lavori da svolgere al cimitero, sulle spiagge, nei parchi e nelle piste e corsie ciclabili.
​«Siccome i tempi devono essere necessariamente brevi – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Conci Carbone – ho chiesto agli uffici il massimo sforzo trovando grande supporto. Pensiamo di dover profilare almeno 400 persone per raggiungere il nostro obiettivo e con il Centro per l’impiego c’è la massima collaborazione. Mi riterrei molto soddisfatta se riuscissimo a completare il lavoro entro fine giugno».




Ancora un appello al governo, Cafeo: “sia promotore di transizione sostenibile dell’industria”

“Il Governo deve farsi promotore di un piano per la transizione sostenibile che aiuti il settore petrolifero ed in particolare il petrolchimico di Siracusa”. Lo afferma il parlamentare regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo, che ritiene fallimentare l’iniziativa del M5S di organizzare un incontro al Mise con la viceministra Alessandra Todde. Messo da parte il bon ton istituzionale, Cafeo passa all’attacco. “Si è trattato solo di un incontro totalmente interlocutorio a cui non hanno partecipato tutte le parti interessate, anzi vi sono state delle esclusioni, a testimonianza del carattere propagandistico dell’iniziativa, servita solo ad avere qualche titolo sui giornali perché di sostanza non se ne è vista”.
Fonti vicine al M5s siracusano fanno notare che quello è stato sin qui l’unico segnale concreto di attenzione giunto dal Mise, il cui ministro leghista (come Cafeo, ndr) non ha ancora toccato palla.
Il deputato regionale di Prima l’Italia rilancia l’appello al Governo su un cambio di strategia industriale. “La raffinazione ha un ruolo strategico nella nostra economia – continua Cafeo – per cui il Governo, nel convocare un tavolo su industria ed energia, con tutte le parti interessate, Lukoil compresa, deve guidare la trasformazione energetica del petrolchimico, attraverso un pacchetto di aiuti, previsti peraltro nella legge denominata Patto di Raffinazione, per consentire alle aziende di utilizzare tecnologie per ridurre al massimo le emissioni di Co2”.
In merito agli effetti dell’embargo sul Petrolchimico, per il deputato regionale di Prima l’Italia, “lo strabismo dell’UE rischia di far saltare un pezzo importante dell’economia siciliana e italiana. Mentre in altri paesi vi sono state delle deroghe, da noi è passata la linea dell’intransigenza che avrà solo lo scopo di far saltare economia e lavoro”.

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