Zonda industriale, con Fondimpresa nuovi corsi di formazione per saldatori e meccanici

(c.s.) Dopo la conclusione, a dicembre scorso, dei corsi relativi ai Piani formativi per saldatori e tubisti, promossi dalla Sezione imprenditori metalmeccanici di Confindustria Siracusa di concerto con i sindacati Fim, Fiom e Uilm utilizzando gli strumenti di Fondimpresa (Avviso 3/2019 – Politiche Attive), sono stati assunti nelle aziende del gruppo Irem dodici giovani che sono già coinvolti in progetti di ulteriore crescita professionale sul campo.
In considerazione del successo registrato dal primo progetto, è stato siglato un nuovo accordo tra il Presidente della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa Giovanni Musso e i rappresentanti delle federazioni provinciali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese, per dar vita, sempre utilizzando gli strumenti di Fondimpresa, a due nuovi corsi di formazione per dieci saldatori e dieci meccanici industriali. I corsi prenderanno il via nel mese di Marzo. Il partenariato vede coinvolte le aziende metalmeccaniche, il Consorzio Conformis con i consulenti Linda Gerardi e Sebastiano Bongiovanni per la progettazione e gestione del Piano formativo, la scuola di Saldatura Italforma che si avvarrà della successiva certificazione dell’Istituto Italiano della Saldatura.
Grande soddisfazione ha espresso il presidente della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, Giovanni Musso, auspicando un coinvolgimento diretto di altre imprese del territorio che potranno beneficiare dell’esperienza acquisita. “In un momento di grande difficoltà per le imprese come quello che stiamo vivendo, è a mio avviso essenziale potenziare il capitale umano tramite interventi di formazione mirata – ha detto Musso – solo in questo modo riusciremo a mantenere la nostra competitività e a sostenere il tessuto imprenditoriale del territorio”. “Più competenza significa inevitabilmente più competitività e più occupazione. Mi auguro ci siano risorse finanziarie aggiuntive di sostegno alle imprese riguardo la formazione professionale – conclude Giovanni Musso – ma occorre soprattutto semplificare le procedure amministrative e ragionare su alcuni limiti alla flessibilità in ingresso che frenano ancora la partecipazione delle imprese in questi progetti”.
Soddisfatti anche i sindacati Fim, Fiom e Uilm, attraverso i rappresentanti provinciali Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese, che ritengono “la formazione uno di pilastri centrali dello sviluppo economico, in questo particolare e complicato momento storico occorre sviluppare un nuovo modello di crescita per promuovere una trasformazione del sistema produttivo che favorisca la crescita di lavoratori con qualifiche professionali medio-alte, in grado di tenere agganciate le competenze alle esigenze delle imprese – hanno detto i tre rappresentanti dei sindacati metalmeccanici – per avere una maggiore spinta propulsiva per la produzione, per l’occupazione e dunque per il territorio”.




La morte di Benny e Loris: per il tragico schianto condannato l'amico alla guida dell'auto

E’ stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione Andrea Giunta, il giovane siracusano alla guida dell’auto protagonista del tragico scontro in cui persero la vita Benny di Maria e Loris Fazzina. Erano le prime ore del 7 dicembre del 2019 quando la Ford Fiesta con a bordo quattro amici impattò violentemente contro un pilone del belvedere San Giacomo, in Ortigia. Benny Di Maria, 22 anni, e Loris Fazzina 20 anni, morirono in seguito allo schianto, ferita una terza persona con loro a bordo.
Il gup del tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, ha condannato Giunta per omicidio stradale. Secondo quanto ricostruito, gli amici stavano rientrando a casa dopo aver trascorso insieme la nottata, nel centro storico di Siracusa. Poco prima del parcheggio Talete, lo schianto mortale.
Lo scorso ottobre il giudice del tribunale di Siracusa Francesco Alligo aveva respinto la richiesta di patteggiamento a 4 anni di carcere, presentata dalla difesa di Andrea Giunta.




Siracusa. Impianti di videosorveglianza nelle aree pubbliche, il Comune cerca finanziatori

Impianti di videosorveglianza in parchi e  aree pubbliche del capoluogo. L’intenzione del Comune è questa ed è finalizzata a garantire la sicurezza dei cittadini e “l’attività degli operatori economici, nonchè contrastare le discariche abusive presenti nel territorio”. Questo quanto si legge in una delibera approvata dalla giunta comunale nei giorni scorsi. L’idea non è, però, quella di finanziare l’intervento ma di cercare privati che vogliano farlo al posto di palazzo Vermexio. Il Comune si rivolge quindi a “società, associazioni o enti che si dichiarano disponibili ad operare attivamente, al fine di favorire lo sviluppo turistico, culturale, ambientale, sociale, storico, artistico
del territorio del Comune di Siracusa ed a favorire il miglioramento della vita dei suoi residenti ed ospiti, ispirandosi a principi di democrazia, indirizzati ad ottenere i migliori risultati possibili nell’ambito dell’attività di promozione ed utilità sociale, attraverso lo strumento del protocollo d’intesa”. Per Palazzo Vermexio, nessuna spesa prevista, dunque. Coinvolto attivamente, pertanto, il comando di Polizia Municipale. La giunta ha, per il momento, approvato quello che sarà lo schema di protocollo d’intesa. Sarà proprio il  Settore Polizia Municipale a stipulare gli accordi. “previa verifica della reale esistenza dei presupposti giuridici e amministrativi necessari”-




Senza stipendio da 8 mesi, in agitazione i dipendenti del centro accoglienza di Priolo

Da otto mesi senza stipendio, i 30 dipendenti del centro di accoglienza di via Prati, a Priolo, hanno indetto lo stato di agitazione. La Fisascat Cisl ha sposato la protesta dei lavoratori della struttura prima gestita dalla cooperativa Freedom e, da qualche mese, da Officine sociali.
“Abbiamo più volte sollecitato le due coop a pagare gli stipendi – dichiara Teresa Pintacorona, segretario generale Fisascat Cisl Ragusa Siracusa – ma senza alcun effetto. L’unica risposta è stata quella di non essere nella possibilità di pagare perché la Prefettura di Siracusa non ha ancora versato il corrispettivo dovuto dal giugno dello scorso anno ad oggi. Una vicenda paradossale per un centro che continua ad accogliere immigrati. Il servizio continua, gli stranieri in arrivo vengono inviati in via Prati e non si riesce a sbloccare la situazione”.
Il sindacato ha chiesto un incontro urgente al prefetto Giusy Scaduto “per sbloccare una situazione assai delicata”.




Siracusa, provincia penalizzata dalla Regione: "Solo briciole dalle risorse riprogrammate"

Distribuzione iniqua di risorse, ai danni della provincia di Siracusa. Vincenzo Vinciullo di Siracusa Protagonista grida allo scandalo e punta l’indice contro il governo regionale per la scelta di attribuire alla provincia di Siracusa una somma, nell’ambito delle risorse riprogrammate, inferiore a quella di altri territori, pur contando un numero più alto di residenti. Il governo regionale, secondo Vinciullo, “fa il gioco delle tre carte e  ha pubblicato, con Deliberazione del gennaio 2021, un elenco di interventi di manutenzione straordinaria di immobili, mortificando ed umiliando, al solito, la provincia di Siracusa che viene trattata-prosegue Vinciullo- come una vera e propria sub colonia, tanto da poter affermare, senza paura di essere smentiti, che nemmeno le peggiori nazioni coloniali trattavano così le loro colonie sparse per il mondo”. Alla Provincia di Siracusa viene assegnata la somma di un milione e 200 mila euro, 1,68%; alla provincia di Palermo, ad esempio, quasi 33 milioni di euro, pari al 48,19%; alla provincia di Agrigento quasi 10 milioni di euro, pari al 14,49% ; alle province di Caltanissetta, Enna e Ragusa.




Cassibile. Villaggio migranti, Lealtà e Condivisione lancia la sfida: "Concertazione e soluzione"

“Comprensibili- al netto delle strumentalizzazioni, le preoccupazioni dei residenti di Cassibile”. Lealtà e Condivisione parla attraverso Ezio Guglielmino. “Chi di noi-osserva- non si preoccuperebbe per la presenza incontrollata, nei pressi del proprio centro abitato, di centinaia di lavoratori in transito, accampati alla meglio in baracche improvvisate, concentrati in un’area priva di servizi e costretti a far fronte a bisogni primari in modo estemporaneo? Con tutti i pericoli reali che ne conseguono anche in termini sanitari, accentuati dalla sopraggiunta epidemia? Una condizione inaccettabile per qualsiasi contesto civile e che penalizza in primo luogo esseri umani sfruttati in lavori faticosi senza, nella maggior parte dei casi, alcuna tutela contrattuale, privati di diritti elementari e, tuttavia, spesso, guardati a vista solo come un problema, negati nella loro intrinseca umanità”.
Una condizione che per il movimento che esprime l’assessore Rita Gentile nella giunta comunale “interpella responsabilità diffuse. Dei poteri pubblici, che, dopo aver smantellato colpevolmente pubblici strumenti di intermediazione, hanno lasciato il campo alla “libera” contrattazione delle parti sociali, in realtà in larga misura controllata dai caporali se non da figure contigue alla criminalità organizzata. Della politica, che da sempre ha bypassato il tema, certo non produttivo di facili consensi. Degli imprenditori, non tutti certamente, che hanno rinunciato alle responsabilità sociali che loro derivano dal fatto di essere gli utilizzatori primari di braccia e volti che si rendono visibili solo nell’arco temporale di una stagione lavorativa”.

Alla reazione di preoccupazione, questa la sollecitazione che parte, deve partire un’assunzione di reesponsabilità da parte di tutti e l’avvio di un movimento concreto . Guglielmino ricorda l’impegno, prima dell’assessore Giovanni Randazzo, poi dell’assessore Gentile per arrivare alla soluzione attuale, che prevede la realizzazione del villaggio dell’accoglienza con moduli prefabbricati.  L’operazione- osserva Guglielmino- andrà accompagnata necessariamente da ulteriori interventi infrastrutturali (strade, verde pubblico, servizi), alcuni dei quali già contemplati in un altro progetto attualmente al vaglio del Ministero dell’interno e che torneranno a beneficio della comunità locale nel suo complesso. A questi progetti in itinere, altri e ben più ambiziosi ed organici potrebbero aggiungersene cogliendo la più ampia disponibilità maturata in ambito nazionale ed europeo. Basti pensare che, nel giro degli ultimi 5 anni, gli stanziamenti cofinanziati dall’Unione Europea nell’ambito del “Programma Operativo Nazionale legalità” sono passati dagli iniziali 283 milioni di euro agli attuali quasi 700. Di questi, oltre 76 milioni sono stati destinati nel 2018 alla Sicilia, rendendo possibile, tra l’altro, l’attivazione di 6 progetti innovativi, tutti concentrati nella provincia di Ragusa, che prevedono il recupero e/o la rifunzionalizzazione di immobili pubblici a fini alloggiativi e la fornitura di servizi vari. Di cui il più recente, di appena un mese fa, per l’importo di oltre 1.600.000 euro, localizzato nella frazione di Scoglitti, altra area a forte densità migratoria, per la realizzazione, tra l’altro, in un arco temporale di 5 anni, di uno sportello multidisciplinare di informazione/orientamento/assistenza legale e di corsi di alfabetizzazione linguistica, frutto di un partenariato pubblico privato che vedrà impegnati operatori locali e mediatori culturali.
Perché non pensare, anche per Cassibile, a progetti similari, che vadano oltre una logica emergenziale e guardino ad un modello diffuso di integrazione interculturale da sperimentare e radicare nel territorio attraverso l’impegno della comunità locale ed in primo luogo di tanti giovani, per i quali potrebbero aprirsi prospettive interessanti di lavoro o, in ogni caso, di arricchimento professionale? “. L’auspicio è che ci sia una  “concertazione tra tutti gli attori sociali che possono dare un contributo: i residenti, le rappresentanze degli immigrati, i sindacati, gli imprenditori, le organizzazioni di volontariato, la Chiesa.Se saremo in grado di mettere in campo un movimento di questa ampiezza-conclude l’esponente di Lealtà e Convidisione-  accomunato da una convinta e condivisa operosità, non soltanto restituiremo dignità a tantissimi lavoratori, ma riusciremo anche nell’intento, da tutti auspicato, di fare concretamente gli interessi della frazione di Cassibile”.




Siracusa. Norme anti-covid: controllate 150 persone e 10 negozi

Proseguono i controlli finalizzati al contenimento sanitario, volti a contrastare l’innalzamento della curva epidemiologica in città ed in provincia, svolti in forma congiunta con le altre forze di polizia che ieri si sono concentrati nel territorio di Siracusa e di Lentini, prestando particolare attenzione ai luoghi in cui poteva esserci assembramento. Controllate 150 persone, 3 delle quali sanzionate a Lentini per non aver rispettato la vigente normativa. Controllati anche 10 esercizi commerciali a Siracusa e 13 a Lentini. Intanto un giovane è stato segnalato all’autorità amministrativa perchè in posssesso di 0.60 grammi di hashish. Denunciato, invece un uomo di 60 anni, sottoposto alla misura della sorveglianza speciale della P.S. ed assente al controllo di polizia.
Infine, un cittadino senegalese di 46 anni è stato rintracciato e denunciato perché illegalmente in Italia. E’ stato condotto in questura per regolarizzare la propria posizione.




Coronavirus, il bollettino: 744 nuovi positivi in Sicilia, +51 in provincia di Siracusa

Sono 744 i nuovi positivi al coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. I tamponi processati sono stati 21.948, con incidenza che sale al 3,4%. I guariti sono 1.131, registrati altri 24 decessi. Sempre in calo i ricoveri negli ospedali siciliani: sono 1.337 (-36), 176 in terapia intensiva.
In provincia di Siracusa, stabili i numeri del contagio. Sono 51 i nuovi positivi. Nel capoluogo rilevati 4 nuovi contagi, sono adesso 158 gli attuali positivi.
Quanto alle altre province: Palermo 319 casi, Catania 109, Trapani 80, Agrigento 73, Messina 71, Caltanissetta 19, Ragusa 17, Enna 5.




La Regione si era 'dimenticata' di Siracusa: "9.000 vaccini pianificati, arrivati solo 4.500"

Su 9.000 dosi di vaccino previste nel piano vaccinale per la provincia di Siracusa, ne sono arrivate in questa fase circa 4.500, vale a dire la metà di quanto effettivamente pianificato. Il dato, aggiornato a sabato scorso, è stato reso pubblico dalla deputata regionale Daniela Ternullo (FI) che ha incontrato la dirigente dell’assessorato regionale per sollecitare soluzioni al “caso” Siracusa. “Mi è stato riferito di un problema tecnico ma dalla Regione mi è stato fatto sapere che la situazione si sbloccherà”, spiega in diretta su FMITALIA.
Accolte e rilanciate le lamentele dei medici di base, degli specialisti Asp e dei laboratori privati di analisi che lamentavano di essere rimasti fuori dalle vaccinazioni, mentre in altre province – come quella di Ragusa – anche i dentisti hanno già ricevuto la loro dose. “Nel Palermitano, nelle provincia di Catania ed Enna non solo hanno già completato la seconda fase, quella del cosiddetto richiamo, ma addirittura si sta procedendo verso la vaccinazione dei dentisti”, conferma Daniela Ternullo.
Ancora lontani dal 70% di vaccinazioni previste effettuate, ci si domanda il motivo per cui la Regione abbia trascurato in questa clamorosa maniera la provincia di Siracusa. “Rispetto alle altre province, eravamo finiti nel dimenticatoio. Brutto da dirsi ma era successo. Dall’assessorato garantiscono che adesso, lista delle priorità alla mano, hanno subito inserito Siracusa. E ieri mattina sono state disposte ulteriori 250 vaccinazioni per le rsa. Adesso hanno rallentato in altre province dove sono molto avanti, per incrementare ora Siracusa”.
Ma perchè Siracusa è rimasta indietro? “E’ accaduto, come altre volte, che alcune province vengano vissute come più centrali nell’azione della Regione. Ed altre, purtroppo, finiscono nel dimenticatoio. Fortunatamente c’è stata una giusta mobilitazione e grazie ai medici in protesta ho potuto incontrare i vertici dell’assessorato regionale e spero di aver contribuito a risolvere il problema”, dice ancora la deputata di Forza Italia.
Esclusa la presenza di furbetti del vaccino. “Nel palazzo dell’Asp è stato vaccinato chi lavora in quegli uffici perchè, come tutti sanno, sono sempre a contatto con medici e operatori. Se ci sono stati furbetti, vanno cercati altrove. E saranno eventualmente perseguiti come previsto”.




Festa di carnevale organizzata in una scuola di Floridia, l'Asp blocca tutto: cancellata

L’istituto comprensivo De Amicis di Floridia si è ritrovato al centro di un caso “diplomatico”. In un primo momento, la scuola aveva dato il via libera ad una sorta di festicciola a tema carnascialesco. Una circolare recita infatti così: “si dispone che, giovedì 11 Febbraio 2021, in tutte le sezioni di scuola dell’infanzia durante le normali attività didattiche, i bambini potranno recarsi a scuola vestiti in maschera e potranno consumare, alle ore 10.00, le tipiche leccornie del carnevale”. A Floridia, è bene ricordare, fino allo scorso 30 gennaio le scuole di ogni ordine e grado sono rimaste chiuse a causa della crescita esponenziale dei contagi.
La notizia ha fatto presto il giro della cittadina e non sono mancate le segnalazioni da parte dei genitori più attenti. Segnalazioni arrivate anche al sindaco, Marco Carianni, ha ha chiesto un parere al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Siracusa. L’autorità sanitaria ha bocciato l’iniziativa della scuola perchè “in contrasto con le raccomandazioni del CTS, dell’OMS e delle vigenti norme in materia di contrasto e contenimento dei contagi da Covid-19”. Al dirigente scolastico del comprensivo De Amicis non è rimasto altro, allora, che fare dietrofront e revocare le circolari in oggetto.
Oggi sono 55 i positivi a Floridia. Il sindaco ha rinnovato l’invito alla massima prudenza nel rispetto delle norme vigenti. “Abbiamo invitato la Polizia Municipale a reprime qualsiasi atteggiamento che violi le disposizioni di sicurezza in vigore, dato che qualsiasi tipo di tolleranza risulterebbe oggettivamente inefficace”, scrive il primo cittadino sui suoi canali social istituzionali a proposito dell’andamento epidemiologico nella cittadina.