Siracusa. Tares della discordia. L'assessore Pane risponde a Castagnino

L’assessore al bilancio del Comune di Siracusa, Santi Pane, risponde alle accuse lanciate dal  consigliere Castagnino (leggi qui) in materia di Tares. Il responsabile della fiscalità parla di una posizione intrisa di  “qualunquismo”. Poi entra nel merito dei rilievi mossi dal consigliere. “Proprio per evitare il rischio che le agevolazioni concesse (agevolazioni specifiche legate alla capacità contributiva, al disagio sociale, alle abitazioni oggetto di dimora stagionale, ecc. ecc.) rimanessero sulla carta, abbiamo previsto un sistema automatico di applicazione/ribaltamento delle agevolazioni già concesse in regime Tarsu  sul nuovo tributo, anche in assenza di specifica richiesta da parte del contribuente. Non comprendo poi a cosa faccia riferimento il consigliere Castagnino quando parla di autofinanziamento  del Comune a spese dei contribuenti. La Tares è disciplinata da una legge che trova applicazione su tutto indistintamente il territorio nazionale ed era previsto che si incassasse integralmente entro l’esercizio di competenza (2013). Questa Amministrazione, come noto, per venire incontro alle richieste ed esigenze manifestate dalla cittadinanza ha valutato positivamente l’opportunità di dilazionare il pagamento delle rate in modo da alleggerire il più possibile l’onere del contribuente, spostando le scadenze iniziali all’ultima parte dell’anno e dilazionando il pagamento del saldo finale al mese di febbraio 2014”. Quindi Pane chiude la porta ad ulteriori sgravi o simili. “Dobbiamo  prendere atto che il costo del servizio deve essere coperto integralmente, non essendoci margine di sorta nel precario bilancio comunale, che questo Comune ha ereditato dalla passata Amministrazione, perchè l’Ente si accolli ulteriori oneri non sostenibili”.
Consapevolezza dei sacrifici richiesti ai contribuenti, “ma non abbiamo strade alternative. Pensare di ritornare al vecchio tariffario Tarsu è pura e semplice demagogia”.