Surfcasting, il nuovo campione provinciale è Giovanni Lupo

Si è concluso domenica mattina, sulla spiaggia di Agnone Bagni, il circuito provinciale di surfcasting. La quarta e ultima prova selettiva ha incoronato Giovanni Lupo campione assoluto. L’atleta siracusano ha dominato la competizione con una prestazione di grande solidità, distinguendosi per tecnica, concentrazione e capacità di lettura del mare. Il successo gli vale il titolo provinciale e la qualificazione al Campionato Italiano Individuale di Surfcasting, dove rappresenterà la provincia di Siracusa.
Alle sue spalle si sono classificati Diego Forestieri al secondo posto e Goffredo Norata al terzo, entrambi protagonisti di prove di alto livello.
Sul fronte delle squadre, vittoria per la Noto Barocca, seguita da Team Blu e Etna Surf, che hanno confermato costanza e spirito di gruppo durante tutto il campionato.
Il Comitato Provinciale Fipsas di Siracusa ha espresso soddisfazione per la riuscita della manifestazione, ringraziando atleti, società, giudici di gara e organizzatori per la correttezza e la passione dimostrate.
Il surfcasting è una disciplina della pesca sportiva praticata dalla riva del mare, generalmente su spiagge sabbiose, lanciando l’esca a grande distanza (“casting”) per catturare pesci che si muovono al largo. Il pescatore deve saper leggere onde, correnti e fondali. È uno sport che unisce passione, pazienza e rispetto per l’ambiente marino.




Cresce l’economia siciliana, Banca d’Italia: “turismo e servizi spingono Siracusa”

Secondo l’ultimo aggiornamento 2025 dell’indagine regionale della Banca d’Italia, l’economia della Sicilia continua a mostrare segnali positivi, nonostante un lieve rallentamento rispetto agli anni precedenti. Nel primo semestre 2025, il prodotto interno lordo (PIL) della regione è cresciuto dell’1,1%. Una performance superiore alla media nazionale e a quella del Mezzogiorno. La crescita cumulata dal 2021 al 2025 si attesta intorno al 20,2%, evidenziando un progresso importante per il tessuto economico isolano.​
“I dati di Bankitalia confermano quanto già evidenziato da diversi istituti di ricerca: la Sicilia cresce oggi più della media nazionale, guidando la ripresa economica del Paese. È un risultato frutto dello sforzo del mio governo, in continuità con il lavoro avviato dall’esecutivo precedente nel difficile periodo post-Covid”, rivendica il presidente della Regione, Renato Schifani.
Uno sguardo in dettaglio all’aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia sull’economia siciliana. Nell’industria e nei servizi privati non finanziari le aziende con fatturato in aumento nei primi nove mesi dell’anno hanno prevalso su quelle che ne hanno registrato un calo; i risultati reddituali si sono confermati positivi per la maggior parte delle imprese, alimentando ampie disponibilità liquide. Le aspettative a breve termine sono cautamente positive. Nell’edilizia l’attività si è mantenuta sui livelli elevati degli ultimi anni, sospinta dalla realizzazione di lavori pubblici e dalla ripresa del mercato immobiliare. Nel primo semestre le esportazioni di merci sono diminuite nel complesso, ma sono risultate in aumento al netto della componente petrolifera, la cui incidenza è scesa a circa la metà del totale. La diminuzione dei prestiti al comparto produttivo si è attenuata fino quasi ad annullarsi nei mesi estivi; vi ha contribuito la riduzione del costo del credito.
L’occupazione ha continuato ad aumentare, sebbene con un’intensità inferiore rispetto al 2024, mostrando comunque un tasso di crescita più elevato di quello osservato sia nella media nazionale sia nel Mezzogiorno. L’occupazione complessiva in Sicilia è cresciuta del 2,9% nel primo semestre 2025. Il tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni nella regione è salito al 47,3%. In lieve diminuzione il tasso di disoccupazione che si attesta al 13,7%, più che doppio rispetto alla media nazionale. Siracusa contribuisce positivamente alla crescita occupazionale regionale, soprattutto nel turismo e servizi collegati. Nel rapporto non è però esplicitamente indicata una percentuale precisa. Il tasso di attività ha registrato un ulteriore incremento; il numero di persone in cerca di lavoro si è lievemente ridotto.
È proseguita la crescita del reddito delle famiglie siciliane e della spesa per consumi, aumentati entrambi in misura superiore alla media nazionale. I finanziamenti alle famiglie consumatrici hanno accelerato per effetto della dinamica dei nuovi mutui, le cui erogazioni nel primo semestre del 2025 sono aumentate di circa un terzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il credito al consumo ha continuato a espandersi a ritmi sostenuti.
Nel complesso la rischiosità del credito bancario alla clientela residente in regione è rimasta contenuta: il tasso di deterioramento è lievemente diminuito e l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale è rimasta stabile.
I depositi bancari delle famiglie e delle imprese sono aumentati, beneficiando dell’afflusso di liquidità nei conti correnti. Ha continuato a crescere anche il valore dei titoli detenuti presso il sistema bancario; all’espansione hanno contribuito con diversa intensità tutte le principali forme di investimento.
Siracusa conferma di essere uno dei capoluoghi siciliani più dinamici, soprattutto nel settore turistico. Il turismo straniero continua a rappresentare una quota rilevante, con un aumento delle presenze e della spesa media pro-capite, superiore alla media regionale. Mentre province come Trapani e Ragusa hanno subito contrazioni nelle presenze turistiche nel 2025, Siracusa e Palermo registrano un lieve incremento, riflettendo un’offerta turistica che è riuscita a mantenersi attrattiva nonostante il contesto macroeconomico complessivamente più incerto.
Siracusa registra consistenze di prestiti bancari pari a circa 4,3 miliardi di euro a metà 2025, con una crescita positiva dello 0,7% nel semestre. In linea con Catania e Ragusa, ma inferiore rispetto a Palermo e Messina che superano rispettivamente 17 e 6 miliardi.
I depositi bancari delle famiglie e imprese siracusane ammontano a circa 5,5 miliardi, con un significativo aumento del 6,6% in sei mesi, valore superiore a molti altri capoluoghi. Inoltre, Siracusa detiene titoli a custodia per circa 2,1 miliardi di euro, con una crescita dell’8,7%, contenuta ma positiva.
La manifattura e il settore industriale in Sicilia mostrano segnali di rallentamento, ma Siracusa beneficia degli investimenti pubblici legati al PNRR, soprattutto nel settore turistico, culturale e infrastrutturale.
Il mercato immobiliare siciliano si mantiene vivace, con crescita delle compravendite e stabilizzazione dei prezzi.
Il settore dei servizi privati, compresi commercio e alberghi, segnala una crescita del fatturato positiva, anche grazie a una stabilità nei flussi turistici.
Siracusa, come tutta la Sicilia – segnala la Banca d’Italia nel suo aggiornamento congiunturale – deve ora affrontare criticità legate all’innovazione, produttività e infrastrutture.
La transizione verso un’economia verde e digitale rappresenta una grande opportunità per la provincia, che deve consolidare gli investimenti per favorire una crescita sostenibile.




Mistero autodromo di Siracusa. Forza Italia: “È stato venduto o no?”

Forza Italia chiede chiarezza sull’autodromo di Siracusa. Lo fa con un’interrogazione consiliare, accompagnata da una richiesta di accesso agli atti. Tutto per fare luce sulla vendita dell’autodromo di Siracusa. I consiglieri provinciali di Forza Italia, Cosimo Burti, Luigi Gennuso, Rosario Cavallo e Giuseppe Lupo, chiedono al presidente del Libero Consorzio, Michelangelo Giansiracusa, di chiarire lo stato dell’iter amministrativo legato all’alienazione del complesso sportivo.
Nel documento, indirizzato anche al segretario generale Giovanni Spinella, i consiglieri azzurri ricordano come la procedura di vendita rientri nelle competenze dell’Organismo di liquidazione presieduto dal prefetto Filippo Romano, il cui mandato è ormai prossimo alla conclusione. Tuttavia, sottolineano, “poco o nulla si sa sull’iter seguito per l’aggiudicazione dell’autodromo”.
Il riferimento è alla proposta d’acquisto presentata nell’agosto del 2023 da parte di un gruppo di investitori guidato dalla Metaphor Corporation Pty, fondo australiano interessato a rilevare il circuito per una cifra superiore ai tre milioni di euro, prezzo base ribassato dopo tre aste andate deserte. Quella trattativa, però, non è mai decollata: il fondo, dopo settimane di annunci e articoli sulla stampa locale e nazionale, avrebbe rinunciato alla formalizzazione dell’acquisto.
Da allora il bene è tornato nella disponibilità dell’ente provinciale, con la gestione affidata nuovamente al commissario e all’organismo di liquidazione. Secondo quanto riportato dagli stessi consiglieri, le regole di gara consentirebbero, a partire da questa fase, la presentazione di nuove offerte libere a condizione che superino il valore economico dell’ultimo ribasso.
Ultimamente si sono rincorse voci su nuovi interessamenti da parte di cordate di investitori, fino alle indiscrezioni secondo cui la struttura sarebbe già stata acquistata e si attenderebbe soltanto la formalizzazione dell’atto notarile.
“Vogliamo sapere — scrivono Burti, Gennuso, Cavallo e Lupo — se l’autodromo è stato venduto o se la procedura è ancora in itinere, a quale azienda o fondo sia stato eventualmente aggiudicato e a quale prezzo. Inoltre, chiediamo di conoscere se siano stati versati depositi cauzionali”.




Tassa di soggiorno, incasso da record per Siracusa. Ma come vengono spesi i fondi?

La tassa di soggiorno ha fatto segnare un incasso record nel 2024, raggiungendo un valore complessivo di circa 2.486.000 euro, un ammontare significativo. Gli aumenti correlati alle nuove tariffe ed il G7 Agricoltura hanno sensibilmente contribuito al superamento della soglia dei 2 milioni di euro.
Ma come vengono utilizzati questi fondi? Tema di attualità e di confronto politico. La prima risposta, in sintesi, è che con quei quasi 2,5 milioni di euro si finanziano molteplici interventi collegabili – direttamente o indirettamente – alla gestione turistica, culturale e infrastrutturale della città.
La somma totale accertata è stata di 2.486.437,27 euro, di cui circa 2.121.000 euro già incassati. Spulciando i documenti, gli impegni di spesa ammontano a oltre 2.482.000 euro, con un utilizzo diretto di 2.279.529 euro liquidati tramite pagamenti ufficiali (mandati).
La fetta principale è investita alla voce spese di illuminazione pubblica, pari a 692.842,4 euro stando al riepilogo movimenti tassa di soggiorno 2024, redatto dagli uffici di Palazzo Vermexio.
Circa 495mila euro sono stati invece utilizzati per pagare stipendi, contributi e Irap del personale e soprattutto della Polizia Municipale.
Per il servizio di trasporto pubblico – in particolare per bus navetta a Ortigia – gestione parcheggi e manutenzione veicoli comunali, sono stati prelevati dalla tassa di soggiorno oltre 320.000 euro.
Circa 280mila euro sono stati destinati alla manutenzione di immobili comunali, infrastrutture turistico-balneari (solarium, ndr), riqualificazione parcheggi e realizzazione di servizi igienici pubblici per i turisti.
Oltre 135.000 euro, invece, hanno permesso di sostenere eventi come Ortigia Film Festival (40.000 euro), Feste Patronali (Santa Lucia, 20.000 euro), premi letterari come Vittorini (15.000 euro) e manifestazioni tradizionali come il Premio Accolla (15.000 euro).
Poco più di 185mila euro sono stati utilizzati per illuminazione pubblica e addobbi. Nella voce rientrano anche l’ illuminazione artistica durante le festività dei Santi Patroni, luminarie e altre ricorrenze religiose nel centro urbano e nelle frazioni.
Poi figurano diverse spese specifiche come la manutenzione ordinaria degli immobili destinati ad attività culturali (10.000 euro); l’illuminazione di fontane, monumenti e parcheggi (69.000 euro circa); la manutenzione ordinaria di tratti di corso Umberto (35.000); incentivi per competenze tecniche al personale interno servizio illuminazione pubblica (14.000); manutenzione Villa Reimann (10.000).
I dati mostrano come la tassa di soggiorno venga impiegata a Siracusa in modo articolato e su più fronti. A tal proposito, è corretto ricordare che si tratta di una tassa di scopo, cioè un tributo che – per legge – deve finanziare specificamente l’accoglienza turistica, la manutenzione e la valorizzazione del territorio e dei servizi destinati ai visitatori.
Da questo punto di vista, Siracusa ha evidenziato una gestione orientata a coprire un ampio spettro di voci. Una scelta criticata da diversi pezzi dell’opposizione consiliare. In particolare, strali sull’uso di parte dei fondi per spese di personale fisso, come quelle per la Polizia Municipale, azione che – lamentano – non sarebbe coerente con la natura temporanea e di sviluppo del tributo. Viene infatti sottolineato, anche da associazioni di categoria, che la tassa dovrebbe maggiormente finanziare eventi culturali e servizi esclusivamente turistici, che abbiano cioè un impatto diretto sull’attrattività della città.
Tant’è che operatori economici del settore turistico richiamano l’attenzione sul fatto che non sia percepito un reale e proporzionato aumento nei servizi e nelle infrastrutture di base (carenza di servizi igienici pubblici, segnaletica, raccolta rifiuti), elementi essenziali per una corretta ospitalità.
Dall’altro lato, la tassa di soggiorno si conferma un “jolly” strategico per stabilizzare i conti di Palazzo Vermexio che, altrimenti, finirebbe sotto un certo stress. E, spiegano fonti di maggioranza, gli interventi finanziano sono comunque sempre a beneficio della collettività siracusana.
Il dibattito sulla coerenza della spesa con gli obiettivi turistico-strutturali resta, però, aperto.




Donazione di organi, tre prelievi all’Umberto I. “Scelte di grande sensibilità”

Tre prelievi multiorgano nelle ultime due settimane sono stati eseguiti all’ospedale Umberto I di Siracusa. I donatori pazienti ricoverati nel reparto di Anestesia e Rianimazione diretto da Francesco Oliveri e deceduti per massiva emorragia cerebrale spontanea.
Sono stati prelevati fegato, reni e cornee dall’equipe dell’ISMETT di Palermo e dall’equipe di Oftalmologia dell’ospedale aretuseo, in sinergia con le varie Unità operative coinvolte e con il personale medico e infermieristico del reparto di Rianimazione e della Sala operatoria.
Le donazioni sono state possibili grazie alla generosità dei familiari che hanno espresso la non opposizione ai prelievi. Hanno collaborato il Coordinamento Aziendale per i Prelievi e i Trapianti diretto da Graziella Basso, il servizio 118 che ha seguito la logistica ed il Coordinamento regionale Trapianti per la tipizzazione tissutale e la valutazione d’idoneità degli organi.
“Dall’inizio di quest’anno sono stati eseguiti sette prelievi multiorgano, a conferma della grande sensibilità dei siracusani sul tema della donazione degli organi che registra in questa provincia una bassa percentuale di opposizioni”, spiega la Basso.
“Un risultato – afferma il direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione Francesco Oliveri – raggiunto per merito di un importante lavoro di squadra e della qualità delle cure prestate in Rianimazione, anche quando non conducono alla sopravvivenza del paziente”.
“Rinnovo ai familiari il cordoglio e la vicinanza di tutta l’Azienda – sottolinea il direttore sanitario Salvatore Madonia – e li ringraziamo per il grande gesto di altruismo che hanno compiuto in un momento così tanto doloroso”.




Mensa scolastica, altra ispezione a sorpresa dell’assessore Bandiera: “Carenze, pronta la sanzione”

L’assessore Edy Bandiera continua a puntare le sue attenzioni sulla refezione scolastica. Nel pomeriggio ha pubblicato un nuovo video, relativo ad una “visita” a sorpresa in un istituto comprensivo durante l’orario di arrivo e servizio del cibo preparato per gli studenti. Il filmato è stato pubblicato sui suoi canali social. In una prima fase, Bandiera aspetta all’interno di una stanza che arrivi il mezzo della ditta che gestisce il servizio. Un’insegnante referente mensa si occupa poi di prelevare un piatto, comune a quelli servizi agli studenti nella sala in cui consumano il pasto. Con l’ormai famosa bilancia, l’assessore si occupa di pesare le varie porzioni servite. In questo caso, si tratta di quanto previsto nel menu dello scorso venerdì, giorno in cui è stato realizzato il video.
Oltre a pesare gli alimenti, vengono riscontrati alcuni disservizi sulla fornitura: mancano i tovaglioli, il purè è in quantità insufficiente per tutti gli alunni e c’è anche una segnalazione relativa al formaggio per celiaci. L’assessore Bandiera anticipa pertanto l’arrivo di contestazioni e sanzioni economiche alla ditta che espleta il servizio mensa scolastica.




Palazzolo in lutto, è morto don Angelo Caligiore. E’ stato parroco di San Sebastiano

Palazzolo piange la scomparsa di don Angelo Caligiore, per oltre cinquant’anni parroco della basilica di San Sebastiano. La camera ardente verrà allestita da domani, martedì 11, alle 15 nella Basilica di San Sebastiano.
I funerali si svolgeranno mercoledì 12 alle 15.
Era malato da tempo e nei prossimi giorni avrebbe compiuto 82 anni. Nel 2020 ha lasciato il suo ruolo al nuovo parroco don Salvo Randazzo, ma è rimasto in parrocchia ed ha continuato ad essere un punto di riferimento per l’intera comunità. Da parroco ha ricoperto il suo incarico con fermezza, impegno, con non poche difficoltà, ma soprattutto con tanta fede. A lui si devono tanti cambiamenti avviati negli anni nella parrocchia, ma anche nella vita comunitaria del paese.
Don Angelo è stato nominato parroco di San Sebastiano nel 1972. Ordinato sacerdote nel 1967, per alcuni anni è stato al servizio dell’Arcidiocesi di Siracusa per la quale si era occupato di promuovere le vocazioni sacerdotali. Poi la nomina a guida della parrocchia di Palazzolo. In occasione dei sui 80 anni, due anni fa, aveva detto di essere stato contento del servizio nella parrocchia. “Sono contento di essere stato qui – diceva – dei collaboratori che ho avuto, dei parrocchiani, del popolo di Dio, del comitato festa e dei giovani che sono cresciuti in questa parrocchia. Penso a molti di loro che hanno giocato nella terrazzina, nella sala giochi”. Ha cercato sempre di incoraggiare e sostenere i fedeli, anche nei momenti di maggiore sconforto. Si deve a don Angelo Caligiore anche la determinazione in tante scelte adottate per la festa di San Sebastiano. All’interno del comitato ha sempre avuto un ruolo decisivo e importante nelle decisioni portate avanti in questi anni. Tanti i cambiamenti in questi anni anche nel modo di vivere la propria fede tra i parrocchiani che ha incontrato.
Don Angelo Caligiore è stato poi testimone dei tanti lavori che sono stati realizzati in questi anni nella parrocchia. Gli interventi per la messa in sicurezza dell’edificio sacro, durati per molto tempo, ma anche gli ultimi che hanno portato alla sistemazione dei locali attigui alla basilica. E si devono a lui anche tante iniziative proposte per la vita comunitaria dei palazzolesi. Alla fine degli anni Settanta aveva promosso la Scuola biblica a San Sebastiano, un’iniziativa aperta a tutto il paese. E poi le processioni interparrocchiali come quella del Corpus Domini, organizzata con gli altri parroci, il pellegrinaggio di luglio alla Madonna delle Grazie che continua tuttora o la festa della Madonna Odigitria che prima si faceva la domenica dopo Pasqua adesso alla fine del mese di maggio.
E in una chiesa che ha una lunga storia alle spalle questo il messaggio che don Angelo lascerà. “Vorrei tanto – amava dire – che in ogni casa ci sia sempre un tempo nella quotidianità per pregare insieme tutti i giorni e per tutta la vita”.




Bronzi di Riace, nuova luce sull’origine siracusana. Uno studio internazionale riapre il dibattito

Tornano a far discutere i Bronzi di Riace, capolavori dell’arte greca antica ritrovati nel 1972 nelle acque calabresi. Un nuovo studio pubblicato sull’Italian Journal of Geosciences (vol. 145, Società Geologica Italiana) rilancia con forza la “ipotesi siciliana” sulla loro provenienza, già formulata negli anni ’80 dall’archeologo statunitense Robert Ross Holloway.
Il lavoro – un’imponente ricerca pluridisciplinare di 42 pagine, frutto della collaborazione di 15 studiosi provenienti da sei università italiane (Catania, Ferrara, Cagliari, Bari, Pavia e Calabria) – intreccia geologia, archeologia, paleontologia, biologia marina e analisi metallurgiche per ricostruire le origini delle due statue.
Lo studio, intitolato “A Syracusan hypothesis on the origin of the Riace Bronzes: new investigations and a historical-scientific revision…”, aggiunge elementi decisivi al mosaico già tracciato dalle precedenti ricerche. Le analisi delle terre di saldatura e fusione hanno infatti confermato che i materiali utilizzati provengono da luoghi diversi. Le terre di saldatura, usate per assemblare le statue, provengono dalla foce del fiume Anapo a Siracusa mentre quelle impiegate nella fusione, ricche di granitoidi, mostrano forti analogie con i sedimenti del delta del Crati, in Calabria.
Questi risultati suggeriscono che i Bronzi potrebbero essere stati realizzati in sezioni separate in un’officina di Sibari, per poi essere saldati e collocati a Siracusa. Ciò rafforza l’ipotesi di una paternità legata a Pitagora da Reggio, scultore attivo alla corte dei Dinomenidi, la dinastia siracusana del V secolo a.C.
Un ulteriore filone della ricerca ha analizzato le patine di alterazione e il biota marino presenti sulle statue. I risultati indicano che i Bronzi giacquero per oltre due millenni in fondali profondi e scarsamente illuminati, compresi tra i 70 e i 90 metri, ben diversi dai bassi fondali di Riace (8 metri), dove sarebbero stati deposti solo pochi mesi prima del ritrovamento.
Le caratteristiche del deposito originario coincidono invece con quelle della costa ionica siracusana di Brucoli, in linea con quanto già ipotizzato da Holloway e più recentemente ripreso in articoli di Archeo (2024) e Archeologia Viva (2025).
Secondo gli studiosi, dunque, i Bronzi sarebbero stati recuperati nel mare siciliano e poi trafugati da archeotrafficanti che ne avrebbero simulato la scoperta a Riace nel 1972, in attesa di una vendita all’estero.
“La più grande novità di questa ricerca – spiegano Anselmo Madeddu e Rosolino Cirrincione, tra i coordinatori dello studio – è che per la prima volta si integra in un’unica proposta interpretativa il contributo di tutte le discipline coinvolte, restituendo una lettura coerente e completa della vicenda dei Bronzi. Nessuno mette in discussione la loro appartenenza al museo di Reggio, ma la loro storia va certamente riscritta”.
Madeddu, già autore del volume “Il mistero dei Guerrieri di Riace: l’ipotesi siciliana” (Algra Editore), aveva rilanciato l’idea di Holloway, fornendo le prime prove geologiche sulla provenienza siracusana delle terre di saldatura. Lo studio pubblicato adesso ne rappresenta un’evoluzione decisiva, con dati verificati e validati secondo i più rigorosi criteri scientifici internazionali.
“Questo lavoro mostra come la geologia possa dialogare con l’archeologia, offrendo strumenti preziosi per ricostruire la storia dell’uomo e dei suoi capolavori”, commenta Rodolfo Carosi, presidente della Società Geologica Italiana. “Le analisi condotte dai ricercatori delle Università di Catania e Ferrara – spiega – hanno applicato metodologie proprie delle scienze della Terra, come carotaggi, analisi mineralogiche e studio dei microfossili, per stabilire con rigore la provenienza delle statue. È un esempio virtuoso di ricerca multidisciplinare e un importante passo avanti anche per la Geologia Forense, applicata alla tutela dei beni culturali”.
I risultati dello studio saranno presentati al pubblico il prossimo 12 dicembre a Siracusa, nel corso di un incontro che vedrà riuniti tutti i ricercatori coinvolti. Un appuntamento atteso, che promette di riaccendere il dibattito su uno dei più affascinanti enigmi dell’archeologia mediterranea.




Blitz antidroga a Floridia, smantellata piazza di spaccio in Marina di Melilli

I Carabinieri hanno smantellato una piazza di spaccio, attiva a Floridia. Giovedì sera è scattato il blitz, in un appartamento disabitato di via Marina di Melilli.
L’intervento, effettuato dopo che i Carabinieri avevano monitorato la zona e notato un intenso via vai di persone, soprattutto nelle ore serali, ha permesso di sorprendere quattro uomini, rispettivamente un 33enne con precedenti penali e di polizia per reati inerenti gli stupefacenti e contro il patrimonio, un 32enne, un 29enne con precedenti di polizia per reati contro la persona e un minorenne, impegnati nel confezionamento di dosi di stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana.
Nel corso della perquisizione sono state rinvenute e sequestrate 168 dosi di cocaina, 100 grammi di hashish e 90 grammi di marijuana, oltre a 720 euro in banconote di vario taglio ritenute provento dell’attività di spaccio e a materiale vario per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente.
Insieme ai Carabinieri della Tenenza di Floridia, nell’operazione sono stati coinvolti i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” ed unità cinofile del Nucleo Cinofili di Nicolosi.




Vizio di forma, slitta in Consiglio comunale la relazione sul trasporto pubblico

Due debiti fuori bilancio approvati e rinvio, per motivi tecnici, dell’esame sulla relazione illustrativa del servizio di trasporto pubblico locale. È questo il bilancio della seduta di consiglio comunale che si è tenuta questa mattina sotto la presidenza di Conci Carbone.
I debiti fuori bilancio fanno riferimento a tre sentenze del tribunale. Due riguardano spese legali legate a cartelle esattoriali emesse per canoni di locazione non pagati, poi annullate: l’importo complessivo è di 3.272 euro. La terza sentenza, emessa dalla sezione Lavoro, riguarda invece un contenzioso con una dipendente comunale, alla quale è stato riconosciuto lo svolgimento di mansioni superiori rispetto alla qualifica di appartenenza. In questo caso, il debito, comprensivo di spese legali, ammonta a 26.731 euro.
Le due proposte sono state illustrate rispettivamente dai dirigenti dei settori Politiche sociali, Adriana Butera, e Risorse umane, Giacomo Cascio. Nel dibattito in Aula sono intervenuti i consiglieri Cavallaro, Paolo Romano, Zappulla e Greco.
Diversa la sorte della relazione sul futuro del servizio di trasporto pubblico locale, ritirata in autotutela dalla presidenza del consiglio comunale. Dopo circa due ore di confronto e una pausa dei lavori per acquisire i pareri su due emendamenti, è infatti emerso un vizio formale che impediva la trattazione dell’atto.
Secondo quanto chiarito dalla segretaria generale Danila Costa, il problema è stato causato da un disguido tecnico nella trasmissione dell’atto dalla Giunta al Consiglio comunale, attraverso la piattaforma informatica. L’atto dovrà quindi essere riavviato nel suo iter, ma con tempi celeri: incombe infatti la scadenza del 31 dicembre, termine ultimo per la pubblicazione del bando europeo finalizzato all’individuazione del nuovo gestore del servizio.
La proposta, in sintesi, prevede l’affidamento in concessione del trasporto urbano per nove anni, con una spesa complessiva di circa 26 milioni di euro (2,9 milioni l’anno) e una percorrenza annuale di 1.128.337 chilometri.
Fino al momento del ritiro in autotutela, il Consiglio aveva discusso e respinto una proposta del consigliere Greco, che chiedeva il rinvio dell’atto in commissione per la presentazione degli emendamenti. A seguire, l’Aula aveva avviato il dibattito di merito, con gli interventi di Cavallaro, Zappalà, De Simone, Scimonelli, Paolo Romano, Bonafede, Buccheri, Burti, Zappulla e Marino.
La linea dell’Amministrazione, contraria al rinvio, è stata ribadita dall’assessore ai Trasporti Vincenzo Pantano, mentre sul contenuto tecnico della relazione è intervenuta la responsabile unica del procedimento Martina Rinaldo.
La nuova convocazione del Consiglio comunale per l’esame della relazione sul trasporto pubblico dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.