Non “sparate” sul presidente Ricci, ombre e meriti di una gestione che merita sostegno

Aria tesa dentro e fuori lo spogliatoio del Siracusa. Le sconfitte, l’ultimo posto in classifica, i numeri che spiegano la crisi: è un momento difficile per la squadra. Il clima tutto attorno si è fatto pesante. La contestazione di una parte della tifoseria ha riacceso il dibattito sulla gestione del presidente Alessandro Ricci. Ma forse, oggi, vale la pena di guardare al quadro complessivo con equilibrio e memoria.

PRO

Ricci non è un presidente mordi e fuggi. Da quando ha preso in mano le sorti del Siracusa, ha mostrato passione autentica, caparbietà e una vicinanza costante alla squadra. Ha investito risorse proprie e, soprattutto, ha riportato il club tra i professionisti, restituendo orgoglio e visibilità ad una piazza che ha voglia di calcio. Ha riportato le famiglie allo stadio e avvicinato la maglia azzurra alle scuole ed alla provincia.
Nel suo percorso, inoltre, Ricci ha saputo calarsi con naturalezza nello spirito cittadino: “molto siracusano”, nel bene e nel male.

CONTRO

Le critiche non mancano ed in parte sono legittime, lato tifosi. Dopo l’euforia della promozione, Ricci ha vissuto un blackout nel momento più delicato: quello in cui bisognava costruire la squadra per la Serie C. Ne è scaturito un organico assemblato in ritardo, con una preparazione fisica approssimativa, privo di un vero precampionato e meccanismi ancora da oliare. Il risultato? Un primo mese di Lega Pro vissuto in affanno, con la squadra costretta a rincorrere sul piano del ritmo e dell’intesa. Dopo le prime contestazioni, Ricci ha poi dato l’impressione – con un suo lungo messaggio – di scaricare le responsabilità su allenatore e direttore sportivo, senza offrire loro un vero “ombrello” di protezione. Salvo poi riconfermarli anche dopo l’ultimo passo falso. Un incedere incerto, in un ambiente che – forse più che di cambi di rotta – avrebbe bisogno di una scossa netta.

CONCLLUSIONI

Il Siracusa non è un cantiere da demolire, ma un progetto in ritardo e ancora in costruzione. Il mercato di riparazione sarà fondamentale. La Serie C è un campionato difficile, logorante e la differenza tra play-out o retrocessione diretta la faranno – anche – pazienza e fiducia. Ricci ha sicuramente commesso errori, ma ha anche dimostrato di tenere alla causa più di molti che lo criticano.
Per questo, oggi più che mai, serve equilibrio: criticare sì, demolire no. Perché il Siracusa ha bisogno di ritrovarsi, ma anche di sentirsi unito.




Pallamano, voglia di riscatto Albatro alla prova del Pressano

La Teamnetwork Albatro sabato 25 ottobre alle 16.30 riceverà il Pressano alla palestra Akradina. Dopo la sconfitta a Chiaravalle, per diversi aspetti inattesa, la formazione di coach Garralda vuol rimettersi subito in carreggiata.
“Pressano è un ostacolo importante”, analizza il tecnico dei siracusani. “Ha una difesa molto ordinata, non profonda ma dotata di grande disciplina tattica. In attacco ha due tiratori molto forti e altrettanti centrali capaci di grande mobilità. È una squadra che non perde palloni. Insomma sarà una bella partita e dovremo affrontarla con grande concentrazione per portare a casa la vittoria”.
Diretta streaming sulla piattaforma PallamanoTv. La partita sarà diretta dalla coppia arbitrale formata da Carlo Dionisi e Stefano Maccarone.




Volley, B2: il Melilli di scena in Calabria per archiviare la sconfitta di Capo d’Orlando

Archiviare la sconfitta di Capo D’Orlando e riprendere a macinare gioco e vittorie. E’ l’imperativo di Melilli Volley in vista dell’impegnativa trasferta di sabato 25 ottobre a San Lucido. Il calendario infatti propone il primo viaggio oltre Stretto e la seconda uscita consecutiva lontano dal pubblico amico per le neroverdi, attese in Calabria da una squadra totalmente rinnovata e che ha ottenuto 3 punti nelle prime due gare, frutto di una sconfitta casalinga con Gela e di una vittoria esterna contro Bronte.
“Abbiamo l’obbligo morale di dimostrare che non siamo quelli di sabato scorso – dice coach Luca Scandurra – Dovremo andare in campo con il coltello tra i denti contro una squadra che vorrà riscattare la sconfitta incassata due settimane fa. San Lucido, come noi, ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione, mantenendo soltanto il libero. E’ pertanto ancora in cerca dell’amalgama giusta. Sarà una partita aperta, che noi dovremo affrontare con grande concentrazione, avendo cura per i dettagli. Mi aspetto una prestazione completamente diversa rispetto a quella di Capo D’Orlando, dove tante cose non sono andate per il verso giusto. Occorre un’immediata reazione da parte del gruppo. Sono fiducioso. Abbiamo lavorato bene in palestra durante tutta la settimana”.
La gara di sabato sarà valida per la terza giornata del campionato di serie B2 e comincerà alle ore 18.




Via Vittorio Veneto, un lungo tratto chiuso per lavori: qui tutte le info

Lunedì e martedì prossimi (27 e 28 ottobre), dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, un lungo tratto di via Vittorio Veneto, in Ortigia, sarà chiuso al traffico per lavori. La porzione interessata dal divieto, dove non sarà nemmeno possibile parcheggiare, è quella compresa tra ronco I alla Mastrarua e via Maestranza.
Secondo l’ordinanza emessa dal settore Mobilità e trasporti, nella strada sarà consentito solo il traffico locale in entrambi i sensi si marcia e l’accesso dei mezzi sarà regolamentato dal personale della ditta incaricata dei lavori.




L’Atletico Siracusa raddoppia, da sabato in campo anche la seconda squadra

L’Atletico Siracusa da quest’anno avrà anche una seconda squadra, composta da giocatori under 21, che parteciperà al campionato di Terza Categoria. Quella maggiore, un gradino più sopra, si sta già ben comportando. Nelle prime 4 giornate di Seconda Categoria ha conquistato due vittorie e due pareggi. L’allenatore Roberto Regina rappresenta un lusso. Qualità tecniche e competenza sono fuori dalla norma per un professionista che ha allenato anche in Eccellenza e Promozione. L’Atletico Siracusa se lo tiene stretto. Con lui nessun obiettivo è precluso.
Da sabato in campo andranno anche i ragazzi della “cantera” ai quali la società ha riservato una squadra tutta propria. Chiaro, in tal senso, l’obiettivo di far crescere il settore giovanile, che potrebbe rappresentare un grande volano di sviluppo per il progetto calcistico aretuseo.
A spingere gli atletisti di seconda fascia, fuori dal campo, sarà il dirigente accompagnatore Cristiano Ferreri, team manager della società aretusea, impaziente di vedere all’opera i giocatori allenati da Dino Rubino. Esordio in campionato sabato 25 ottobre, in casa, contro il Sortino, poi trasferta a Carlentini, prima di tornare a giocare davanti al pubblico amico contro la Più Forte Ragazzi. Campo designato per le gare interne il “Bianchino” di via Pachino con incontri che inizieranno alle ore 15.
“Sarà un campionato interessante in cui ci misureremo con squadre che rappresentano paesi importanti della provincia di Siracusa – dice Cristiano Ferreri – I ragazzi scalpitano e io con loro. Vogliamo far crescere il settore giovanile e, per questo motivo, abbiamo deciso di dare un’occasione ai nostri giocatori under. I più meritevoli di loro potrebbero anche essere convocati in prima squadra. Cercheremo di disputare un buon campionato e di mettere in difficoltà chiunque, anche se l’obiettivo non è andare in Seconda Categoria ma far crescere i ragazzi. Ringrazio il presidente Enrico Abbruzzo, il vicepresidente Antonio Rinauro, il direttore generale Santo Motta per l’opportunità che mi stanno concedendo. L’Atletico Siracusa è una grande famiglia e, tutti insieme, possiamo contribuire a portare in alto questa società”.
Oltre alla squadra di Seconda Categoria e a quella di Terza, l’Atletico Siracusa ne ha allestite due per il campionato under 15 provinciale, cui si aggiunge l’under 15 femminile. “Siamo in tanti – conclude Ferreri – Abbiamo molti bambini che scelgono l’Atletico Siracusa iscrivendosi ai nostri corsi al camposcuola Pippo Di Natale e questo ci riempie di orgoglio. Il nostro lavoro sta dando i suoi frutti, merito anche degli allenatori e dei dirigenti del settore giovanile ai quali rivolto un grande in bocca al lupo per l’avvio della stagione agonistica”.




Fibrosi cistica, anche Palazzo Vermexio illuminato di verde

Palazzo Vermexio domani (25 ottobre) sarà illuminato di verde per sensibilizzare sull’importanza della ricerca sulla fibrosi cistica, la più frequente tra le malattie genetiche gravi. Il Comune, infatti, ha aderito alla campagna nazionale “1 su 30 e non lo sai” voluta da Fondazione Fibrosi Cistica, sostenuta dal Distretto 2110 Sicilia e Malta del Rotary Club e che in città vede impegnati i Rotary Club Siracusa Ortigia, Siracusa Monti Climiti e Siracusa presieduti rispettivamente da Gaetano Tranchina, Salvatore Assenza e Salvo Vinci.
​Nome dell’iniziativa è “Accendiamo la Sicilia”, per richiamare l’attenzione sulla patologia e lanciare alla popolazione un messaggio semplice: 1 su trenta di noi non sa di essere portatore sano, asintomatico e inconsapevole di una mutazione genetica sul gene CFTR che può trasmettere ai figli.
​Una coppia di portatori sani ha una possibilità su quattro di avere un figlio affetto da fibrosi cistica. Fare il test genetico prima del concepimento permette alla coppia di conoscere il proprio rischio e affrontare una gravidanza consapevole. Una tematica che può essere approfondita sul sito testfibrosicistica.it.




Passa dal Plemmirio il primo sistema europeo che ascolta la “voce del mare”

Un segnale, un suono, un dato. L’Area Marina Protetta del Plemmirio è tra i protagonisti di Vongola (Visual and nOise-eNhanced AI Analysis for Marine Biodiversity Monitoring, Observation and Learning), progetto del Centro Nazionale per la Biodiversità (NBFC – NextGenerationEU) che unisce scienza, tecnologia e tutela ambientale.
Coordinato dal Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia (CSFNSM), insieme all’Università di Catania, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e all’azienda Nadir Byte, Vongola è la prima rete di monitoraggio acustico sottomarino lungo la dorsale ionica, capace di ascoltare la vita del mare e trasformarla in dati per la salvaguardia della biodiversità.
I sensori impiegati sono talmente sensibili da captare il crepitio dei gamberetti e, al contempo, così potenti da distinguere il rumore di navi a chilometri di distanza. Un ascolto “a doppia frequenza” che riflette la duplice missione del progetto: studiare la fauna marina e misurare l’impatto dell’attività umana sull’ecosistema.
“Il Mar Mediterraneo è un laboratorio naturale per la ricerca d’avanguardia”, spiega la professoressa Alessia Tricomi, direttrice del CSFNSM e coordinatrice del progetto. “Con Vongola vogliamo trasformare i segnali acustici e biologici del mare in conoscenza utile per orientare politiche di tutela e conservazione”.
La rete, che coinvolge oltre 30 tra ricercatori e tecnici, si sviluppa in tre siti pilota: il porto di Catania, lo Stretto di Messina e l’Area Marina Protetta del Plemmirio. L’infrastruttura si estende per circa 40 chilometri di cavi e fino a 2.100 metri di profondità. E’ la prima di questo tipo nel Mediterraneo.
Nel sito siracusano del Plemmirio, una stazione autonoma a bassa profondità dotata di telecamera e sensore acustico funge da banco di prova per future applicazioni nelle aree marine protette. Obiettivo: dimostrare la fattibilità di una rete modulare e replicabile, a basso impatto ambientale ma ad alto valore scientifico per la sorveglianza ecologica.
Cuore tecnologico del progetto è il Distributed Acoustic Sensor (DAS) installato sul cavo elettro-ottico dell’INFN a Catania: una catena di microfoni virtuali lunga 40 km che permette di distinguere il passaggio di imbarcazioni, le vocalizzazioni dei cetacei e le variazioni geofisiche dei fondali. I dati raccolti alimentano modelli predittivi e mappe di rischio, fornendo alle autorità strumenti oggettivi per la gestione del mare.
A Messina, la stazione multiparametrica NOEL completa il quadro con un idrofono cablato, una telecamera subacquea e sensori ambientali che misurano temperatura e salinità in un contesto di forti correnti.
Avviato nel luglio 2024, Vongola è oggi nella fase di validazione dei dati e calibrazione dei modelli di intelligenza artificiale. La conclusione formale è prevista per il 31 ottobre 2025, ma le sperimentazioni proseguiranno. Una sfida scientifica e ambientale che porterà Siracusa e il Plemmirio al centro di un sistema europeo di monitoraggio marino d’avanguardia.




Un fronte largo per il Pdum: “Restituire il mare ai cittadini, meno lidi più spiagge libere”

Un fronte civico e politico si mobilita per evitare squilibri nella pianificazione d’uso e sviluppo del litorale siracusano. Il Comitato “Siracusa Rialzati”, l’associazione Love Arenella, il movimento Civico 4, il partito Controcorrente di Ismaele La Vardera e il Comitato Solarium Sbarcadero hanno presentato oggi al Comune di Siracusa un articolato documento di osservazioni e proposte emendative al Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM).
Nel plico, depositato agli uffici municipali, i firmatari denunciano uno “storico squilibrio” nella gestione delle concessioni balneari, che – sostengono – favorirebbe l’occupazione privata a discapito della fruizione pubblica. Da qui la richiesta di “un’inversione di rotta netta”, per garantire il diritto al mare e il libero accesso ai cittadini.
Tra le proposte avanzate, c’è ovviamente il riequilibrio delle concessioni. Quindi una riduzione delle superfici destinate ai privati: massimo 25% dell’arenile all’Arenella e 50% a Riva Porto Lachio, riservando il resto alla libera fruizione e all’accessibilità per i disabili. Richiesta anche bonifica e demolizione di strutture abusive e pericolanti, in particolare sulla Riviera Dionisio il Grande e all’ex Lido Arenella. E ancora, il ripristino degli accessi negati in aree oggi chiuse o recintate, come la spiaggia in via Riviera Dionisio il Grande 60 e l’accesso strategico via Sant’Agostino-Pillirina. Poi nuovi spazi pubblici, con la creazione di un solarium comunale al Forte San Giovannello e una nuova piattaforma pubblica in via Mar dei Coralli (“Pane e Biscotti”).
I promotori chiedono al Consiglio comunale di accogliere le osservazioni depositate, “per trasformare il PUDM in uno strumento di equità, tutela ambientale e riqualificazione costiera”. Così com’è, affermano, “rischia di legittimare lo status quo dei privilegi e di ignorare la profonda insoddisfazione dei cittadini. Il mare è un bene comune e deve tornare ad essere accessibile a tutti”.
Il termine per la presentazione di osservazioni da parte di cittadini e associazioni scade domani. Chi volesse contribuire, spiegano i promotori, può ancora contattare i comitati per assistenza nella compilazione.




La latomia ed i lavori a rilento per la mensa, caos alla Vittorini. “Valutare chiusura della strada”

La Quarta Commissione consiliare si è attivata sul caso dell’istituto comprensivo Vittorini di Siracusa. I lavori in corso per la costruzione della mensa scolastica sono bloccati da settimane, per via dell’emersione dei resti di una latomia di superficie. Tra aree recintate e mucchi di terra che rendono difficoltose le operazioni di ingresso ed uscita, studenti e famiglie si districano a fatica con il rischio quotidiano che possa succedere un incidente.
Il presidente della Commissione, Ivan Scimonelli (Insieme) ha voluto visionare i luoghi insieme all’assessore Enzo Pantano, al dirigente del settore scolastico, Polizia Municipale. A rappresentare la scuola, il vicepreside Marco Vero.
“Durante l’incontro è stata avanzata la proposta di chiudere temporaneamente al traffico l’ingresso di via Regia Corte esclusivamente negli orari di entrata e uscita dalla scuola, garantendo comunque il passaggio ai residenti e ai mezzi di servizio. Una misura mirata, pensata per ridurre i rischi per pedoni e studenti senza creare eccessivi disagi alla viabilità locale”, spiega Scimonelli.
L’Amministrazione comunale sta attualmente valutando la fattibilità della proposta, anche in relazione ai possibili effetti sul traffico di viale Tica.
Il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI), intanto, spiega che “dalla Soprintendenza non arriva alcuno stallo ai lavori. L’ente ha già fornito le indicazioni necessarie, condivise dal Comune, che adesso deve procedere con i prossimi passaggi per non rischiare di perdere il finanziamento”.
Nelle settimane scorse, l’assessore Enzo Pantano aveva illustrato la soluzione concordata con la Soprintendenza che prevede “lo smontaggio e il successivo rimontaggio in altra sede delle emergenze archeologiche, così da coniugare pienamente tutela del patrimonio storico e realizzazione dellìopera a servizio dell’istituto comprensivo di via Regia Corte”. Il tempo, però, non è una variabile indifferente. L’opera, finanziata con fondi del Pnrr, andrebbe completata e rendicontata entro marzo 2026. Una sfida contro il tempo.




Maledizione punteruolo rosso, le palme pubbliche muoiono. “Pronti a stanziare risorse”

La grandi palme presenti nelle aree pubbliche di Siracusa – via Immordini, viale Santa Panagia, piazzetta Tica – mostrano purtroppo i segni della presenza dell’infestazione da punteruolo rosso. Il caso era stato sollevato dal Pd nei mesi scorsi in Consiglio comunale. Ieri un nuovo allarme con Carlo Gradenigo (L&C) che ha denunciato una sorta di inerzia da parte dell’amministrazione comunale, con ultimi interventi datati novembre 2024.
“Nonostante l’abrogazione, da parte della Regione siciliana, della disciplina relativa alla lotta obbligatoria al punteruolo rossi, l’amministrazione mantiene l’attenzione alta sul fenomeno”, replica oggi il settore Verde Pubblico di Palazzo Vermexio. “Nell’ambito dell’offerta tecnica presentata dall’aggiudicatario, tra le migliorie proposte è stato inserito l’utilizzo della tecnica dell’endoterapia, già effettuata sulle palme collocate lungo viale Santa Panagia”, spiegano gli uffici. Un riferimento “datato”, però, incalza Gradenigo ricordando che dallo scorso anno non risultano interventi.
In ogni caso, dall’amministrazione comunale assicurano che “sono stati programmati interventi straordinari sulle palme storiche. Qualora fosse ritenuto opportuno stanziare somme straordinarie per il contrasto a tale fenomeno, l’amministrazione si rende disponibile”.
La visione dello stato delle palme, preziose non solo dal punto di vista ambientale ma anche sotto quello economico, consigliere di avviare sopralluoghi puntuali per la predisposizione della posa di reti di contenimento onde evitare che l’infestazione in corso possa procedere.