“Ceti subalterni nel Dramma antico”, convegno promosso dalla Fondazione Inda

Approfondire il ruolo e il significato dei personaggi umili nel teatro greco e latino, tra riflessione sociale e attualità. È questo il tema centrale del convegno internazionale “Ceti subalterni nel Dramma antico”, organizzato dalla Fondazione Inda e dalla redazione della rivista di studi Dioniso, in programma giovedì 23 e venerdì 24 ottobre a Palazzo Greco.
L’appuntamento riunirà studiosi italiani e stranieri di teatro antico, filologia classica e letteratura greca, avviando idealmente il percorso verso la stagione 2026 al Teatro Greco di Siracusa.
Dopo i saluti del sovrintendente Daniele Pitteri e l’introduzione di Guido Paduano, direttore della rivista Dioniso, il convegno si articolerà in tre sessioni con interventi di accademici provenienti da università italiane e internazionali, tra cui Oxford, Pisa, Milano, Bari e Aarhus.
“Vogliamo indagare come i personaggi apparentemente marginali, come servi, nutrici o mendicanti, possano diventare portatori di significati profondi e di riflessioni sulle gerarchie sociali”, spiega Paduano.
Per Pitteri, “l’incontro conferma la straordinaria attualità dei classici, capaci di offrire ancora oggi chiavi di lettura sulle trasformazioni delle nostre società. Eventi come questo rafforzano il ruolo culturale e scientifico dell’INDA e valorizzano il patrimonio della città di Siracusa”.




Aretusa e Giovinetto, pace fatta e terzo tempo insieme a Siracusa

Pace fatta tra Pallamano Aretusa e Il Giovinetto Petrosino. Le due formazioni di serie B si sono, purtroppo, rese protagoniste di un indecoroso spettacolo: la rissa in campo che è stata severamente sanzionata anche dal Giudice Sportivo. Ieri sera, al Pala Pino Corso di Siracusa, le due società ed i loro atleti sono andati oltre le tensioni e le conseguenze disciplinari in occasione dalla gara tra le formazioni Under 18.
La vittoria è andata all’Aretusa (43-30) ma è stato un momento in cui tornare a mettere al centro valori come sportività e correttezza, con entrambe le squadre che hanno dimostrato di saper andare oltre gli incidenti del passato.
L’abbraccio iniziale e finale tra le squadre, il pubblico che ha applaudito entrambe le formazioni e il terzo tempo condiviso, hanno ribadito che lo sport è più forte delle passioni e delle tensioni.




Ancora un incidente stradale, ancora un motociclista in ospedale a Siracusa

Grave incidente stradale nella serata di ieri, nei pressi dei semafori che regolano il vasto largo Medaglia d’oro Carmelo Ganci, tra viale Tica, via Costanza Bruno e Von Platen. Coinvolte due autovetture ed una moto di grossa cilindrata. Ad avere la peggio, il motociclista. Per soccorrerlo, sono intervenuti i Vigili del Fuoco dalla vicina caserma. Consegnato alle cure dei sanitari del 118, è stato accompagnato in ospedale per gli accertamenti del caso. Secondo il racconto di alcuni testimoni oculari, era cosciente ma visibilmente dolorante.
Per ricostruire la dinamica del sinistro, sul posto è intervenuta la pattuglia notturna della Polizia Municipale.




Industria, l’appello dei metalmeccanici: “Il Governo intervenga subito, a rischio posti di lavoro”

I metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil non nascondono nuove preoccupazioni sulla crisi del comparto industriale siracusano e sulle prospettive occupazionali. E rilanciano la richiesta di un tavolo di crisi nazionale. “Condividere una strategia comune tra imprese e lavoratori – sostengono i sindacati- mette al riparo da interventi estemporanei e fuori controllo da parte di soggetti terzi”.
I segretari regionali di Fim, Fiom e Uilm (Pietro Nicastro, Francesco Foti e Vicenzo Comella), insieme ai segretari provinciali (Angelo Sardella, Antonio Recano e Giorgio Miozzi) ne hanno discusso in Confindustria a Siracusa con la presidente del comparto metalmeccanico Maria Pia Prestigiacomo, il vicepresidente Musso, l’ing. Norma e il direttore di Confindustria Siracusa Di Noto.
“Le organizzazioni sindacali e metalmeccaniche ritengono necessario, e ne hanno condiviso l’urgenza, l’intervento diretto del Governo per garantire la continuità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali”, spiegano al termine. Chiesto anche “il coinvolgimento attivo e continuativo delle istituzioni locali e regionali per definire una strategia condivisa e immediata di rilancio”.
“Chiediamo – dicono i segretari regionali e provinciali delle tre sigle- massima chiarezza sulle prospettive industriali del sito e sulle responsabilità degli attori coinvolti. Devono essere resi noti i piani d’investimento e di sviluppo delle committenti per blindare anche l’occupazione metalmeccanica. Devono inoltre essere attivati urgentemente i fondi regionali per la formazione e la riqualificazione del personale, per colmare il divario tra l’offerta e le crescenti richieste di professionalità tecniche”.
Le problematiche emerse nel confronto, “sono state amplificate dalle recenti novità, cioè il pignoramento delle azioni di Isab detenute da Goi Energy, formalizzato dal Tribunale di Milano su richiesta di Litasco per un credito di 150 milioni di euro. Questa decisione giudiziaria- continuano Fim, Fiom e Uilm – rappresenta un ulteriore, gravissimo colpo alla già fragile stabilità del polo petrolchimico di Siracusa, che da mesi versa in una crisi profonda, segnata da tensioni finanziarie e incertezze gestionali. La situazione rischia concretamente di compromettere centinaia di posti di lavoro e di mettere in ginocchio un’area industriale strategica per l’intera economia nazionale”.
“Il tempo delle attese è esaurito – conclude la nota- il polo industriale siracusano non può essere lasciato in balia di contenziosi internazionali e manovre finanziarie. Servono risposte concrete e immediate”.




Crisi industriali e transizione verde, il senatore Nicita propone le “Zis” per Priolo e Taranto

Mettere in sicurezza i grandi poli produttivi italiani, coordinare la transizione verde e tutelare i livelli occupazionali nei territori dove insistono asset industriali strategici. È questo l’obiettivo del disegno di legge presentato dal senatore Antonio Nicita (Pd) che mira ad introdurre le Zone industriali di interesse strategico nazionale (ZIS).
Le ZIS, spiega Nicita, “rappresentano un nuovo strumento per gestire in modo unitario la continuità produttiva e la riconversione sostenibile delle aree industriali più rilevanti per la sicurezza economica nazionale, superando la frammentazione tra enti e la logica emergenziale degli interventi”. Le nuove zone potranno includere poli industriali, energetici e manifatturieri già dichiarati di interesse strategico nazionale — tra questi il polo siracusano – simbolo delle difficoltà ma anche delle potenzialità della riconversione industriale italiana.
Il disegno di legge prevede che le ZIS siano istituite con decreto del Presidente del Consiglio, su proposta dei ministeri competenti, e gestite da un Commissario straordinario incaricato di coordinare piani di riconversione, monitorare gli interventi e attrarre investimenti pubblici e privati.
Il provvedimento non comporta nuovi oneri per lo Stato e si inserisce nel quadro della Strategia europea per la sicurezza economica, del Net-Zero Industry Act e dei fondi del PNRR destinati alla transizione energetica e industriale.
“Con le ZIS – sottolinea Nicita – vogliamo rafforzare la sovranità produttiva del Paese e proteggere il lavoro nei territori più esposti. È un cambio di paradigma: da misure emergenziali a una politica industriale strutturale e di lungo periodo”.
Il senatore indica il polo industriale di Priolo come caso emblematico. “È proprio da qui che bisogna partire – spiega – per affrontare le questioni Isab e Ias, coordinare la riconversione ecologica e assicurare la tenuta occupazionale”. L’idea delle ZIS sarà inoltre oggetto di un emendamento alla prossima Legge di Bilancio e confluirà nel Libro Verde del Pd sulle politiche industriali, coordinato da Andrea Orlando.
“Le crisi globali – conclude Nicita – ci hanno insegnato quanto sia urgente proteggere gli asset strategici e pianificare la loro trasformazione sostenibile. Le ZIS renderanno l’Italia più sicura, competitiva e capace di governare il cambiamento industriale, anziché subirlo”.




Mensa scolastica, famiglie lamentano disservizi. L’assessore Bandiera avvia verifiche e convoca la ditta

Disservizi nel servizio di refezione scolastica a Siracusa. Dopo le segnalazioni di diversi genitori degli alunni della sede di via Carlo Forlanini dell’istituto comprensivo Archimede di via Carlo Forlanini, l’assessorato comunale alle Politiche scolastiche è intervenuto per chiarire i contorni della vicenda.
Le famiglie lamentano ritardi nella consegna dei pasti, porzioni insufficienti, pietanze non corrispondenti ai menù previsti e cibo in condizioni non ottimali, come pane spesso duro o formaggi non adeguatamente conservati. A questi problemi si aggiungono criticità nella distribuzione e nel trasporto, con contenitori e mezzi che – secondo i genitori – “non garantirebbero gli standard igienici e qualitativi previsti dal contratto”.
“Per diversi giorni – si legge nella nota del comitato dei genitori – molti bambini sono rimasti senza pranzo, lasciando tutto nei piatti. Alcune famiglie hanno deciso di sospendere le prenotazioni dei pasti finché le carenze non saranno risolte. Chiediamo interventi immediati per tutelare la salute dei nostri figli e garantire un servizio adeguato”.
Di fronte alle segnalazioni, l’assessore Edy Bandiera ha disposto la verifica immediata dell’accaduto e inviato una nota di contestazione alla ditta che gestisce il servizio di mensa, come previsto dal contratto. Un incontro ufficiale è stato già convocato per martedì prossimo negli uffici comunali, alla presenza dell’assessore Bandiera, della dirigente scolastica, dei rappresentanti della ditta appaltatrice, del DEC (Direttore dell’Esecuzione del Contratto) e del comitato mensa dei genitori.
“Vogliamo fare piena luce sulla vicenda, operando secondo quanto previsto dal contratto in essere. L’obiettivo è uno solo, assicurare la massima qualità e sicurezza del servizio di refezione scolastica nel pieno rispetto delle esigenze dei bambini e delle famiglie”.
Il Comune assicura che, all’esito del confronto, verranno eventualmente adottati tutti i provvedimenti necessari per ripristinare la piena efficienza del servizio e garantire standard qualitativi conformi agli impegni contrattuali.




Latomie ed altri resti, quando le vestigia del passato “bloccano” il presente

Non è ancora uno scontro tra istituzioni, ma non è fuori luogo parlare di incomprensioni – al limite della tensione – tra Palazzo Vermexio e Soprintendenza di Siracusa. Gli episodi, più o meno dichiarati, sarebbero ormai sempre più frequenti: il “no” all’ascensore panoramico già finanziato per la latomia dei Cappuccini, il braccio di ferro per il campo di padel al camposcuola, lo stop al progetto del ccr in via don Sturzo per tutelare una latomia, lo stallo nei lavori per costruire la mensa del comprensivo Vittorini come già successo per la Costanzo.
Non tutte le scelte di tutela del passato e delle sue vestigia, poi, sono facili da comprendere dai non addetti ai lavori; come anche il significato di “tutela”, quando latomie ed altri resti minori finiscono spesso dimenticati sotto uno strato di fitta vegetazione o inglobati in un supermercato. Esiste un modo per compenetrare il rispetto che si deve ai segni del passato alle necessità del presente e del futuro? Non una battaglia tra cementificatori e archeologi, sarebbe troppo semplice generalizzare. Di fronte al bene archeologico, ci si ferma tutti. Sarebbe interessante però capire se tutto quello che proviene dal passato ricco di una città come Siracusa meriti la stessa forma massima di tutela, o meno.
“Non mi troverò mai d’accordo con la formula secondo cui vincolando e bloccando tutto facciamo opera di tutela e salvaguardia. Io sono per uno sviluppo sostenibile, accessibile”, dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Quindi andrebbero rimossi tutti i vincoli, paesistici e archeologici? “No, non sono contro i vincoli tout cour. Bisogna invece sempre mettere su una bilancia gli interessi contrapposti e valutare. Faccio un esempio a caso: se si deve costruire una scuola e sotto la scuola ritrovi delle monete antiche o una latomia di superficie, bisogna valutare qual è il valore di ciò che tuteliamo. Voglio dire, è più importante una scuola o l’ennesima latomia che al 95% della popolazione racconta ben poco? Ciò non toglie – prosegue Italia – che quella latomia vada studiata, catalogata ed è ovviamente fondamentale per ricostruire storicamente le nostre preziose origini. Non voglio essere radicale, perché non intendo passare per quello a cui non frega niente degli studi archeologici e dell’archeologia, anche perché sono un appassionato. Le scelte vanno, a mio avviso, commisurate ai benefici che apportano. Se io devo bloccare un’opera pubblica perché trovo un muretto non datato che nessuno vedrà mai e che verrà il giorno dopo abbandonato alla incuria più totale, preferisco sicuramente realizzare l’opera pubblica”.
Trovare un equilibrio tra interessi che non possono essere contrapposti, suggerisce quindi il sindaco Italia. Complicato, specie quando devi trovare strade parallele tra tutela e progresso. “Un eccessivo puntiglio può portarci a rischiare di perdere interi finanziamenti. Io confido sempre nella capacità di collaborazione tra le istituzioni. E soprattutto – aggiunge – nella capacità di verificare se esiste una via di mezzo”.




A 101 anni sventa la truffa del “finto avvocato”, brava la signora Amelia!

L’età, si sa, porta esperienza. Nel caso della signora Amelia, 101 anni portati con lucidità, anche una buona dose di intuito. È infatti grazie alla sua prontezza che una tentata truffa telefonica non è andata a buon fine.
La dinamica è quella ormai ormai nota, con i malintenzionati che sfruttano la paura e la confusione delle persone anziane, mettendo alle strette millantando di difficoltà di parenti e affini. Un uomo, spacciandosi per avvocato, ha contattato la donna raccontandole che il nipote aveva causato un grave incidente stradale e che, per “sistemare la faccenda”, servivano immediatamente 8.000 euro.
Il falso legale ha poi aggiunto che un “collaboratore dello studio” sarebbe passato a casa per ritirare la somma. Ma i truffatori non avevano fatto i conti con la signora Amelia. Con gentilezza, la donna ha preso tempo ed ha chiesto al presunto avvocato di richiamarla più tardi. Nel frattempo ha contattato il nipote, che l’ha subito rassicurata: nessun incidente, nessun guaio. A quel punto, senza esitazione, la 101enne ha chiamato il Commissariato di Polizia di Augusta, segnalando la telefonata sospetta.
Grazie alla sua prontezza e alla memoria dei consigli diffusi nelle campagne antitruffa della Polizia di Stato, la signora Amelia ha così evitato di cadere nella rete dei malintenzionati ed ha permesso alle forze dell’ordine di attivarsi immediatamente.
Dalla Questura di Siracusa e dal Commissariato di Augusta un plauso per il comportamento della donna. Un esempio di lucidità e attenzione, ma anche un promemoria per tutti. “Diffidate da chi chiede denaro al telefono, soprattutto se si presenta come avvocato, carabiniere o poliziotto. In caso di dubbi, contattate subito i vostri familiari o il numero unico di emergenza 112”, ricordano gli agenti.
E la signora Amelia, con i suoi 101 anni e un sorriso che vale più di mille parole, ne è la prova. La prudenza e l’intelligenza non hanno età.




Completare la strada tra Santa Panagia e Scala Greca, l’occasione da un investimento privato

È in stato avanzato l’iter per un nuovo investimento commerciale tra Santa Panagia e Scala Greca, poco a nord del nuovo supermercato lì realizzato. E’ pianificata la nascita di una nuova, grande superficie di vendita con servizi collegati.
Il progetto – confermano fonti vicine al settore urbanistica – potrebbe finalmente sbloccare anche i lavori per il completamento (atteso da anni) della strada di collegamento tra le due fondamentali direttrici, oggi interrotta a metà. L’accordo in discussione prevede, infatti, che gli oneri di urbanizzazione dovuti dai proponenti del centro commerciale vengano scomputati dal Comune di Siracusa in cambio della realizzazione diretta del tratto viario mancante, a servizio della collettività.
Una soluzione che, se concretizzata, darebbe ossigeno alla viabilità della zona, da tempo appesantita da flussi di traffico intensi e poche vie alternative. L’intervento urbanistico, dunque, avrebbe una ricaduta positiva non solo economica, ma anche funzionale per l’intero quadrante nord della città.
Ma guai a vendere prima la pelle dell’orso. L’area individuata, infatti, è anche nota per la presenza di una vasta necropoli greca ed altre possibili tracce archeologiche. Come già accaduto in passato per altri progetti, ultimo in ordine di tempo il centro comunale di raccolta di via Don Sturzo, potrebbero essere disposte dalla Soprintendenza limitazioni o restrizioni al progetto.
Al momento, dunque, il percorso è in una fase avanzata ma interlocutoria. Molto, ovviamente, dipenderà dagli esiti degli approfondimenti archeologici e dal confronto tra privati e istituzioni.
Quel che è certo è che l’area commerciale tra Santa Panagia e Scala Greca rappresenta un tassello importante nelle prospettive di sviluppo urbano di Siracusa, con la speranza – condivisa da molti cittadini – che questa volta possa completarsi un’attesa che risale al 2019 quando venne realizzata la rotonda ed il primo tratto di strada, poi rimasto monco.




Erogazione idrica sospesa in tutta Ortigia nella notte del 23 ottobre

Erogazione idrica sospesa in tutto il centro storico a partire dalle 23 del prossimo 23 ottobre. L’interruzione si rende necessaria per assicurare in sicurezza l’esecuzione dei lavori di adeguamento della rete idrica e fognaria nel tratto di via Salomone, compreso tra via Santa Teresa e via delle Sirene. Operazioni “urgenti e indifferibili”, spiega una nota di Siam, la società che gestisce il servizio idrico a Siracusa.
“La durata dell’intervento e, dunque, il ripristino del regolare servizio sono previsti in circa 4 ore, con fine presumibile dei lavori alle ore 03.00 del 24 ottobre, salvo eventuali imprevisti in corso d’opera”, spiegano dall’azienda.
Proprio ieri, intanto, sono iniziati ieri i lavori stradali nella zona di via Santa Teresa. Per consentire l’intervento, il settore Mobilità e trasporti ha emesso un’ordinanza che prevede la chiusura totale delle vie Santa Teresa, Salomone e San Martino. Decisa inoltre l’inversione del senso di marcia in via della Conciliazione e in via Torres con direzione via Roma.
​Da largo Aretusa, i mezzi potranno percorrere via Capodieci per poi svoltare al sinistra su via della Conciliazione. Chi transita sul lungomare di Ortigia non potrà imboccare via Santa Teresa; potrà invece svoltare su via Roma ma per dirigersi solo verso via del Teatro perché non sarà possibile girare su via Torres. Infine chi percorre via delle Vergini e prosegue su via Santa Lucia alla Baia, all’incrocio con via della Conciliazione dovrà svoltare a sinistra.