Latomie ed altri resti, quando le vestigia del passato “bloccano” il presente

Non è ancora uno scontro tra istituzioni, ma non è fuori luogo parlare di incomprensioni – al limite della tensione – tra Palazzo Vermexio e Soprintendenza di Siracusa. Gli episodi, più o meno dichiarati, sarebbero ormai sempre più frequenti: il “no” all’ascensore panoramico già finanziato per la latomia dei Cappuccini, il braccio di ferro per il campo di padel al camposcuola, lo stop al progetto del ccr in via don Sturzo per tutelare una latomia, lo stallo nei lavori per costruire la mensa del comprensivo Vittorini come già successo per la Costanzo.
Non tutte le scelte di tutela del passato e delle sue vestigia, poi, sono facili da comprendere dai non addetti ai lavori; come anche il significato di “tutela”, quando latomie ed altri resti minori finiscono spesso dimenticati sotto uno strato di fitta vegetazione o inglobati in un supermercato. Esiste un modo per compenetrare il rispetto che si deve ai segni del passato alle necessità del presente e del futuro? Non una battaglia tra cementificatori e archeologi, sarebbe troppo semplice generalizzare. Di fronte al bene archeologico, ci si ferma tutti. Sarebbe interessante però capire se tutto quello che proviene dal passato ricco di una città come Siracusa meriti la stessa forma massima di tutela, o meno.
“Non mi troverò mai d’accordo con la formula secondo cui vincolando e bloccando tutto facciamo opera di tutela e salvaguardia. Io sono per uno sviluppo sostenibile, accessibile”, dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Quindi andrebbero rimossi tutti i vincoli, paesistici e archeologici? “No, non sono contro i vincoli tout cour. Bisogna invece sempre mettere su una bilancia gli interessi contrapposti e valutare. Faccio un esempio a caso: se si deve costruire una scuola e sotto la scuola ritrovi delle monete antiche o una latomia di superficie, bisogna valutare qual è il valore di ciò che tuteliamo. Voglio dire, è più importante una scuola o l’ennesima latomia che al 95% della popolazione racconta ben poco? Ciò non toglie – prosegue Italia – che quella latomia vada studiata, catalogata ed è ovviamente fondamentale per ricostruire storicamente le nostre preziose origini. Non voglio essere radicale, perché non intendo passare per quello a cui non frega niente degli studi archeologici e dell’archeologia, anche perché sono un appassionato. Le scelte vanno, a mio avviso, commisurate ai benefici che apportano. Se io devo bloccare un’opera pubblica perché trovo un muretto non datato che nessuno vedrà mai e che verrà il giorno dopo abbandonato alla incuria più totale, preferisco sicuramente realizzare l’opera pubblica”.
Trovare un equilibrio tra interessi che non possono essere contrapposti, suggerisce quindi il sindaco Italia. Complicato, specie quando devi trovare strade parallele tra tutela e progresso. “Un eccessivo puntiglio può portarci a rischiare di perdere interi finanziamenti. Io confido sempre nella capacità di collaborazione tra le istituzioni. E soprattutto – aggiunge – nella capacità di verificare se esiste una via di mezzo”.




A 101 anni sventa la truffa del “finto avvocato”, brava la signora Amelia!

L’età, si sa, porta esperienza. Nel caso della signora Amelia, 101 anni portati con lucidità, anche una buona dose di intuito. È infatti grazie alla sua prontezza che una tentata truffa telefonica non è andata a buon fine.
La dinamica è quella ormai ormai nota, con i malintenzionati che sfruttano la paura e la confusione delle persone anziane, mettendo alle strette millantando di difficoltà di parenti e affini. Un uomo, spacciandosi per avvocato, ha contattato la donna raccontandole che il nipote aveva causato un grave incidente stradale e che, per “sistemare la faccenda”, servivano immediatamente 8.000 euro.
Il falso legale ha poi aggiunto che un “collaboratore dello studio” sarebbe passato a casa per ritirare la somma. Ma i truffatori non avevano fatto i conti con la signora Amelia. Con gentilezza, la donna ha preso tempo ed ha chiesto al presunto avvocato di richiamarla più tardi. Nel frattempo ha contattato il nipote, che l’ha subito rassicurata: nessun incidente, nessun guaio. A quel punto, senza esitazione, la 101enne ha chiamato il Commissariato di Polizia di Augusta, segnalando la telefonata sospetta.
Grazie alla sua prontezza e alla memoria dei consigli diffusi nelle campagne antitruffa della Polizia di Stato, la signora Amelia ha così evitato di cadere nella rete dei malintenzionati ed ha permesso alle forze dell’ordine di attivarsi immediatamente.
Dalla Questura di Siracusa e dal Commissariato di Augusta un plauso per il comportamento della donna. Un esempio di lucidità e attenzione, ma anche un promemoria per tutti. “Diffidate da chi chiede denaro al telefono, soprattutto se si presenta come avvocato, carabiniere o poliziotto. In caso di dubbi, contattate subito i vostri familiari o il numero unico di emergenza 112”, ricordano gli agenti.
E la signora Amelia, con i suoi 101 anni e un sorriso che vale più di mille parole, ne è la prova. La prudenza e l’intelligenza non hanno età.




Completare la strada tra Santa Panagia e Scala Greca, l’occasione da un investimento privato

È in stato avanzato l’iter per un nuovo investimento commerciale tra Santa Panagia e Scala Greca, poco a nord del nuovo supermercato lì realizzato. E’ pianificata la nascita di una nuova, grande superficie di vendita con servizi collegati.
Il progetto – confermano fonti vicine al settore urbanistica – potrebbe finalmente sbloccare anche i lavori per il completamento (atteso da anni) della strada di collegamento tra le due fondamentali direttrici, oggi interrotta a metà. L’accordo in discussione prevede, infatti, che gli oneri di urbanizzazione dovuti dai proponenti del centro commerciale vengano scomputati dal Comune di Siracusa in cambio della realizzazione diretta del tratto viario mancante, a servizio della collettività.
Una soluzione che, se concretizzata, darebbe ossigeno alla viabilità della zona, da tempo appesantita da flussi di traffico intensi e poche vie alternative. L’intervento urbanistico, dunque, avrebbe una ricaduta positiva non solo economica, ma anche funzionale per l’intero quadrante nord della città.
Ma guai a vendere prima la pelle dell’orso. L’area individuata, infatti, è anche nota per la presenza di una vasta necropoli greca ed altre possibili tracce archeologiche. Come già accaduto in passato per altri progetti, ultimo in ordine di tempo il centro comunale di raccolta di via Don Sturzo, potrebbero essere disposte dalla Soprintendenza limitazioni o restrizioni al progetto.
Al momento, dunque, il percorso è in una fase avanzata ma interlocutoria. Molto, ovviamente, dipenderà dagli esiti degli approfondimenti archeologici e dal confronto tra privati e istituzioni.
Quel che è certo è che l’area commerciale tra Santa Panagia e Scala Greca rappresenta un tassello importante nelle prospettive di sviluppo urbano di Siracusa, con la speranza – condivisa da molti cittadini – che questa volta possa completarsi un’attesa che risale al 2019 quando venne realizzata la rotonda ed il primo tratto di strada, poi rimasto monco.




Erogazione idrica sospesa in tutta Ortigia nella notte del 23 ottobre

Erogazione idrica sospesa in tutto il centro storico a partire dalle 23 del prossimo 23 ottobre. L’interruzione si rende necessaria per assicurare in sicurezza l’esecuzione dei lavori di adeguamento della rete idrica e fognaria nel tratto di via Salomone, compreso tra via Santa Teresa e via delle Sirene. Operazioni “urgenti e indifferibili”, spiega una nota di Siam, la società che gestisce il servizio idrico a Siracusa.
“La durata dell’intervento e, dunque, il ripristino del regolare servizio sono previsti in circa 4 ore, con fine presumibile dei lavori alle ore 03.00 del 24 ottobre, salvo eventuali imprevisti in corso d’opera”, spiegano dall’azienda.
Proprio ieri, intanto, sono iniziati ieri i lavori stradali nella zona di via Santa Teresa. Per consentire l’intervento, il settore Mobilità e trasporti ha emesso un’ordinanza che prevede la chiusura totale delle vie Santa Teresa, Salomone e San Martino. Decisa inoltre l’inversione del senso di marcia in via della Conciliazione e in via Torres con direzione via Roma.
​Da largo Aretusa, i mezzi potranno percorrere via Capodieci per poi svoltare al sinistra su via della Conciliazione. Chi transita sul lungomare di Ortigia non potrà imboccare via Santa Teresa; potrà invece svoltare su via Roma ma per dirigersi solo verso via del Teatro perché non sarà possibile girare su via Torres. Infine chi percorre via delle Vergini e prosegue su via Santa Lucia alla Baia, all’incrocio con via della Conciliazione dovrà svoltare a sinistra.




Due sedute per il Consiglio comunale: il caso farmacie e poi seduta aperta su Ias

Sono due la convocazioni di Consiglio comunale inviate per questa settimana dal presidente Alessandro Di Mauro.
​La prima si terrà domani (22 ottobre) alle 10 e prevede la trattazione di una proposta e di tre mozioni. La prima, presenta da Ivan Scimonelli, riguarda la distribuzione delle farmacie tra zona Epipoli e viale Scala Greca, questione emersa nei giorni scorsi sulla stampa con prese di posizione critiche nei confronti delle decisioni del commissario ad acta.
​Le altre due mozioni sono finalizzate: la prima all’istituzione di uno sportello anti-bullismo (presentata da Damiano De Simone); la seconda, sottoscritta da Paolo Cavallaro e Paolo Romano, a impegnare l’Amministrazione affinché sostenga pubblicamente il disegno di legge regionale sulla costituzione delle Unità di pedagogia scolastica.
​La proposta, infine, è una variazione di bilancio all’interno di fondi del Pnrr. Consiste nello spostare 73.200 euro per l’informatizzazione dei numeri civici così uniformare il Comune alla banca dati nazionale messa a disposizione delle pubbliche amministrazioni.
​La seconda seduta settimanale del Consiglio comunale e fissata per venerdì (24 ottobre) alle 18. Sarà un’adunanza aperta dedicata alla possibilità di convogliare i reflui fognari di Siracusa, Floridia e Solarino al depuratore dell’Ias. La richiesta era stata avanzata dai gruppi di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Insieme e Misto e integra un ordine del giorno proposto dal gruppo del Partito Democratico.




Carta (Grande Sicilia): “Stop alle irregolarità, rilanciare la riserva Ciane-Saline”

Movimentazioni illegali, navigazione non autorizzata, manufatti mai rimossi e una presunta inerzia dell’Ente Gestore che rischia di compromettere irreversibilmente uno degli ecosistemi più preziosi della Sicilia orientale. È quanto emerge, a proposito della riserva Ciane-Saline, dall’interrogazione a risposta scritta che il deputato regionale Giuseppe Carta (Grande Sicilia) aveva diretto all’assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente. “Inizia oggi una fase per il rilancio delle saline e per salvare la Riserva Naturale, un patrimonio naturalistico che non può essere lasciato in balia dell’illegalità e dell’incuria amministrativa”, dice Carta. “Le denunce presentate dal Comitato per i Parchi di Siracusa dipingono un quadro allarmante: ripetuti eventi illegali sui letti dei fiumi Ciane e Anapo in piena Zona A della Riserva, natanti a motore che violano sistematicamente il regolamento, strutture non autorizzate consolidate nel tempo. Violazioni che configurano potenziali ipotesi di danno ambientale ai sensi del Testo Unico Ambientale. Non possiamo più aspettare e tollerare questa situazione”, aggiunge Carta.
Anche la Procura di Siracusa ha puntato le sue attenzioni sulla vicenda e diverse persone sono state già ascoltate. Il nodo da chiarire rimane quello ad autorizzazioni rilasciate per attività di escavazione e navigazione. Per acquisire ulteriori elementi, la questione sarà al centro di un’audizione parlamentare che si terrà la prossima settimana. “Questa è solo la prima mossa di una partita che intendiamo giocare fino in fondo. La tutela delle aree protette non è un optional, è un obbligo costituzionale. Pretendiamo risposte celeri e interventi concreti. La salvaguardia della Riserva Naturale Ciane e Saline di Siracusa è ufficialmente iniziata”, ribadisce Carta.




Imprese tartassate dal fisco, lo studio di Cna Sicilia. Siracusa sopra la media nazionale

Le piccole e medie imprese siciliane continuano a fare i conti con un carico fiscale più pesante rispetto alla media nazionale. È quanto emerge dal Rapporto “Comune che vai fisco che trovi” dell’Osservatorio sulla tassazione delle piccole imprese del Dipartimento politiche fiscali e societarie di Cna, presentato oggi a Palermo, nella Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni.
Secondo il documento, giunto alla sua settima edizione, il Total Tax Rate – ovvero l’incidenza complessiva di tasse e contributi sul reddito d’impresa – nell’isola si attesta al 53,1%, quasi un punto percentuale in più rispetto alla media nazionale (52,3%). Ciò significa che le aziende siciliane, in media, lavorano fino al 12 luglio solo per pagare imposte e contributi: il cosiddetto Tax Free Day.
Tra i capoluoghi siciliani, Agrigento si conferma la città con la tassazione più elevata d’Italia: 57,4% di Total Tax Rate e Tax Free Day fissato al 28 luglio. Un dato che la pone ben sopra Bolzano, il capoluogo più “leggero” fiscalmente, con il 46,3%.
Siracusa è quinta in Sicilia e 68.a in Italia, con total tax rate al 52,4% (come Caltanissetta) e tax free day al 10 luglio. Le altre: Catania 54,9% (Tax Free Day 19 luglio); Messina 53,9% (15 luglio); Trapani 52,7% (11 luglio). Più virtuose, invece, Enna (50,9%), Palermo (51,7%) e Ragusa (51,9%), che restano leggermente sotto il valore medio italiano.
“Il sistema fiscale resta iniquo: non combatte efficacemente l’evasione e non premia la fedeltà fiscale degli imprenditori onesti”, ha sottolineato Giovanna Aiello, coordinatrice dell’Ufficio fiscalità indiretta di Cna Nazionale. “Nonostante l’introduzione di strumenti come la fatturazione elettronica, la pressione rimane altissima. Serve equilibrio tra aliquote e reale contrasto all’elusione”.
Per Filippo Scivoli e Piero Giglione, rispettivamente presidente e segretario di Cna Sicilia, la priorità è alleggerire il carico fiscale sulle imprese medio-piccole. “Chiediamo la riduzione della tassazione sui redditi medio-bassi, l’eliminazione definitiva dell’Irap, agevolazioni per chi reinveste e un sostegno al passaggio generazionale. È inoltre necessario eliminare oneri come reverse charge, split payment e la ritenuta dell’11% sui bonifici. Si tratta di misure concrete per ridare respiro alle aziende siciliane”.
L’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, ha annunciato che la Regione potrà presto esercitare maggiori poteri in materia di fiscalità agevolata. “Abbiamo ottenuto dal governo nazionale l’attuazione dello Statuto sotto il profilo finanziario. Interverremo nella prossima legge di stabilità per dare ai Comuni la possibilità di aumentare la capacità di riscossione, così da far pagare tutti e abbassare la pressione fiscale individuale”.
Anche il presidente della Commissione Bilancio dell’Ars, Dario Letterio Daidone, ha sottolineato l’importanza della decontribuzione come leva per sostenere le nuove imprese. “Le risorse comunitarie ci sono, e dobbiamo destinarle in modo mirato al mondo artigiano e alle realtà produttive più fragili”.




Territorio al setaccio nella zona sud,operazione di controllo della Polizia Provinciale

Ampia operazione di controllo nei comuni di Noto, Pachino e Portopalo. L’ha condotta nelle scorse ore la Polizia Provinciale, guidata dal nuovo comandante, Daniel Amato. Il servizio ha visto impegnate quattro pattuglie con nove operatori, verifiche mirate sul rispetto delle norme stradali e sulla legittimità delle attività venatorie.
Durante l’attività sono state fermate e identificate circa 70 persone, con controllo di armi, munizioni e veicoli.
Sono state elevate cinque sanzioni per violazioni al Codice della Strada e sequestrato un furgone privo di assicurazione, con decurtazione di cinque punti dalla patente del conducente.
“Questi controlli rappresentano solo l’inizio di un presidio costante del territorio-chiarisce il presidente Michelangelo Giansiracusa-La Polizia Provinciale rafforza la propria presenza sulle strade per contrastare fenomeni di trasgressione che negli ultimi tempi hanno avuto maggiore diffusione, dall’abbandono incontrollato dei rifiuti all’inosservanza delle norme di circolazione. L’obiettivo è garantire sicurezza, legalità e una maggiore tutela dei cittadini e dell’ambiente”.




Sicurezza in Borgata, la Polizia non molla: sempre controlli, focus su vendita alcolici

Continuano i servizi di controllo del territorio dedicati al quartiere della Borgata. Anche nella serata di ieri, agenti delle Volanti della Questura di Siracusa e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania hanno effettuato un nuovo e capillare controllo della zona. Attenzioni dedicate nella aree in cui insistono alcuni esercizi commerciali aperti fino a tarda sera.
Sono state identificate 35 persone – di cui 31 stranieri – mentre sono stati 61 i veicoli controllati. Per inosservanze al codice della strada sono state elevate tre sanzioni.
Tre esercizi pubblici adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande sono stati controllati e uno di questi, che diffondeva da due casse acustiche musica senza la necessaria autorizzazione, è stato sanzionato amministrativamente.




Utilizzo del demanio marittimo, incontro pubblico con Cna: “Tempi adeguati per le osservazioni”

Nella sede della Lega Navale di Siracusa si è discusso del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), nel corso di un appuntamento promosso da Cna Balneari Siracusa. Vi hanno preso parte numerosi rappresentanti istituzionali e cittadini, a conferma dell’interesse diffuso verso uno strumento di pianificazione strategica che incide direttamente sul futuro della costa siracusana e sulle attività economiche che vi operano.
Presenti all’incontro il presidente della Lega Navale Sebastiano Floridia, il coordinatore di Cna Balneari Sicilia Gianpaolo Miceli, il presidente comunale di Cna Siracusa Santi Lo Tauro, il dirigente del Demanio Francesco Moscuzza, il vicesindaco Edy Bandiera, il deputato regionale Tiziano Spada e diversi consiglieri comunali.
A illustrare il piano è stato il progettista Marco Ruscica, che ha presentato nel dettaglio i contenuti e le prospettive del documento, evidenziando le aree di intervento e le opportunità di sviluppo.
Durante il confronto è emersa con chiarezza la necessità di garantire tempi adeguati per la formulazione delle osservazioni e di favorire una partecipazione ampia e consapevole da parte di cittadini, operatori e associazioni.
“Auspichiamo sempre più un modello di confronto stabile su temi fondamentali come quelli connessi alla pianificazione – hanno dichiarato Gianpaolo Miceli e Santi Lo Tauro – e continueremo a lavorare con questo metodo su altri ambiti cruciali per il capoluogo e per l’intero territorio”.