“8 e mezzo – Se questo è un sogno” al Teatro Massimo: Fellini tra crisi, visioni e verità
Debutta al Teatro Massimo di Siracusa, da venerdì 19 a domenica 21 dicembre, lo spettacolo “8 e mezzo – Se questo è un sogno”, nuova produzione dell’associazione Città Teatro, scritta e diretta da Gisella Calì. Un omaggio teatrale al capolavoro di Federico Fellini, che ne indaga la genesi e il tormento creativo, portando in scena il mondo interiore del regista Guido Anselmi e il suo complesso rapporto con le donne della sua vita.
Lo spettacolo si concentra sul periodo che precede l’inizio delle riprese di 8½, restituendo l’angoscia esistenziale e artistica di Fellini/Anselmi, attraversato da una profonda crisi personale. Sono gli anni in cui il regista, come annotato nel celebre Libro dei Sogni sotto la guida di un analista junghiano, sente impellente il bisogno di interrogarsi sul senso della vita e della morte, sull’identità e sulla verità.
In scena Emanuele Puglia nel ruolo di Guido Anselmi, affiancato da un ricco cast: Ornella Brunetto (Claudia, la musa), Carmela Buffa Calleo (la produttrice Liliane La Fleur), Cindy Cardillo (la giornalista Stephanie Necrophorus), Egle Doria (la moglie Luisa), Barbara Gallo (la madre), Laura Giordani (La Saraghina), Laura Sfilio (l’amante Carla), insieme a La Superiora, Lady Spa e alla partecipazione del piccolo Lorenzo Aliotta. Le scene e i costumi sono firmati da Vincenzo La Mendola, la direzione musicale è di Marco Genovese, con la direzione del coro affidata a Iole Patronaggio ed Ettore Iurato, che cura anche l’assistenza alla regia.
Come nel film, la narrazione procede in un carosello continuo in cui realtà e sogno, passato e presente, fantasia e memoria si intrecciano senza soluzione di continuità. Le scene si susseguono come una coreografia: accelerano, rallentano, si sospendono per poi ripartire, dando vita a un flusso di immagini surreali, ironiche, nostalgiche e drammatiche.
Nel vortice di personaggi e maschere, il regista mette a nudo se stesso e la propria vita, offrendo una riflessione intensa sull’arte, sull’amore, sulla relazione di coppia e sulla ricerca di un centro di gravità capace di dare ordine al caos dell’esistenza. “8 e mezzo – Se questo è un sogno” diventa così un viaggio teatrale nella mente di Fellini, un atto d’amore verso il cinema e, insieme, una potente meditazione sulla condizione umana.














