Restyling del Talete, Comitato Levante Libero: “Stop subito, l’impegno era demolire la copertura”
“Il Comune non ha convocato il tavolo di progettazione programmato per la demolizione della copertura del Talete ed ha avviato l’inadeguato e contestato restyling”.
Il Comitato Levante Libero grida allo scandalo, dopo l’avvio degli interventi di abbellimento del parcheggio Talete. Giuseppe Implatini punta l’indice contro il sindaco, Francesco Italia e l’assessore Fabio Granata.
Implatini mette in dubbio il senso di democrazia dei rappresentanti dell’amministrazione comunale.
“A nulla sembrano valse-tuona il rappresentante del comitato- le opinioni e le richieste per un cambio di direzione, espresse dalle numerose personalità che hanno invocato l’opportunità di restituire l’affaccio al mare al levante di
Ortigia, obiettivo da raggiungere demolendo l’orribile e inutile colata di cemento costituita dalla copertura del parcheggio Talete, prima fra tutte l’accorata dichiarazione pubblica della stimatissima e compianta professoressa Lucia Acerra di Italia Nostra”.
Il Comitato torna indietro nel tempo e ricorda che “nel 2016 Granata aveva aderito e contribuito alla raccolta di firme per la demolizione dell’ecomostro”.
“Anni di dibattiti, un convegno, una petizione pubblica, prese di posizione della cittadinanza, la nascita di un apposito comitato, le dichiarazioni a favore della demolizione del rappresentante dell’opposizione politica cittadina, le argomentazioni di tanti studiosi ed eccellenze varie del mondo della cultura e delle professioni- il rammarico di Implatini- ma nulla: la validità del restyling a base di corten e fiori e il curriculum di Giuseppe Stagnitta, a parere dei nostri amministratori, supererebbero ogni dubbio e argomentazione contraria”.
Ma non sono gli unici elementi messi in evidenza. Il comitato ricorda che si tratta di un progetto “inviato casualmente e scelto in un giorno senza alcuna concorrenza dall’assessore alla legalità e cultura e che ha avuto la fortuna d’esser stato immediatamente finanziato con una procedura di affidamento
diretto e per importo sottosoglia”. Posizione particolarmente dura quella espressa da Implatini, che aggiunge che si tratta anche di un “progetto che non piace alla città, presentato come condiviso con l’università e l’accademia ma
da queste subito sconfessato, un intervento approssimativo, che è stato per evidente inadeguatezza cambiato tre volte, che aumenta l’impatto visivo della tettoia, ma che procede comunque come imposizione, come se non fosse finanziato con denaro pubblico, così tanto da ostacolare la riprogettazione dell’intera area a vantaggio del naturale ripristino del rapporto con il mare di tutto il versante di Ortigia rivolto ad est”.
Il comitato esprime profonda delusione per la mancata convocazione, da parte del Comune, di un tavolo di progettazione tecnica per accedere ai fondi del Pnrr, con la disponibilità della facoltà di Architettura di Siracusa ad effettuare senza costi la progettazione della riqualificazione del Lungomare di Levante a partire dalla demolizione della copertura del Talete.
“Era un impegno assunto dal sindaco- ricorda Implatini- Eppure questa amministrazione sta investendo molte risorse pubbliche in affidamenti di progettazione”.
Poi un dubbio. “Cosa possa esserci alla base di questa rigida posizione non è ancora oggi chiaro- conclude Implatini- ma in parallelo ad
altre vicende avvenute in città potrebbe sorgere spontanea la preoccupazione di vedere presto nuovi affidamenti di spazi pubblici a privati e paradossalmente proprio sulla tettoia di quel troppo lungo garage che i cittadini vorrebbero far sparire”.
La richiesta è quella di interrompere i lavori avviati “per ridefinire,
in accordo con il sentire diffuso fra la cittadinanza, un percorso adeguato di riqualificazione dell’intera area del levante di Ortigia capace di restituire il suo naturale e benefico rapporto con il mare”.