Proseguono i lavori di ripristino della storica ferrovia Noto-Pachino: si va verso la riapertura

 Proseguono i lavori di ripristino della storica ferrovia Noto-Pachino: si va verso la riapertura

Proseguono i lavori di ripristino della storica ferrovia Noto-Pachino, linea chiusa dal 1986 e attualmente oggetto di un articolato intervento di riqualificazione. Con la posa dell’armamento lungo il primo lotto, tra la progressiva kilometrica 1,800 e la stazione di Noto Marina, si procede speditamente verso la riapertura di questo storico tronco.
Risulta particolarmente significativo il completamento della posa dei binari sul ponte che sovrasta l’autostrada A18, un’infrastruttura che in passato era stata ritenuta inadatta al transito dei treni e che, invece, a valle di tutti gli accertamenti tecnici risulta perfettamente utilizzabile.
Lungo il tracciato si procede anche con la posa delle traverse, la preparazione del pietrisco e la sistemazione dei materiali nei punti strategici del cantiere. In parallelo, si lavora anche sugli altri due lotti, fino all’area di San Lorenzo, con interventi strutturali e infrastrutturali in corso.
La Fondazione Fs Italiane porta avanti il progetto finanziato dal Ministero della Cultura e tramite Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), nell’ambito degli interventi previsti dal PNRR.
La ferrovia Noto-Pachino, lunga 27,5 km, fu inaugurata nel 1935 e sospesa all’esercizio il 1° gennaio 1986. Collega la splendida capitale del Barocco, Noto, con Pachino, la stazione più meridionale della Penisola, attraversando luoghi unici, tra il mare e la macchia mediterranea, lambendo l’area archeologica dell’antica città greca di Eloro e la Villa romana del Tellaro. Dopo Noto Bagni, attraversa la Riserva naturale e Oasi faunistica di Vendicari, per poi toccare il territorio del borgo marinaro di Marzamemi. I cantieri di RFI dedicati a bonifica e sfalcio della sede ferroviaria, avviati il 25 gennaio 2022, hanno interessato diversi chilometri della tratta, invasa per decenni da rovi e rifiuti. Per il ripristino dell’intero tracciato è prevista una spesa di 40 milioni di euro che consentirà la piena fruibilità della tratta e il restauro delle originali architetture delle stazioni.

 

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