“La SLA non mi ferma”: Salvo Bisicchia sarà in processione per la Pace
La sua Fede riesce a rimuovere davvero ogni ostacolo davanti a sé e la missione che si è dato gli conferisce una forza ed un coraggio straordinari, tanto da spingerlo a pensare e a concretizzare iniziative particolarmente impegnative,soprattutto per lui.
Al pellegrinaggio per la Pace di giovedì pomeriggio (29 maggio) da via degli Orti al Santuario della Madonna delle Lacrime parteciperà anche Salvo Bisicchia, che ha fortemente voluto che il pellegrinaggio avesse come scopo la preghiera per la pace,seguendo l’indirizzo dato da Papa Leone XIV subito dopo la sua elezione.
Salvo ha la SLA, è costretto a condizioni di vita difficilissime: respira grazie ad un macchinario, non può muoversi e per comunicare utilizza un computer (e lo utilizza davvero tanto! E’ un vulcano di idee) Il suo desiderio di diffondere la Parola di Dio è fortissimo, parla sempre, a tutti, con estrema convinzione,di Amore, dell’importanza di riconoscere lungo il proprio cammino, l’incontro con il Signore e di affidarsi a Lui, anche quando gli eventi rischiano di condurre altrove.
Salvo ha una forza di volontà incredibile, sembra davvero spinta da qualcosa di tanto grande.
Il pellegrinaggio per la Pace inizierà alle 17:00 di giovedì. Quando Bisicchia ha proposto al Rettore del Santuario, Padre Aurelio, di dedicare l’occasione di preghiera ad un tema così importante e purtroppo attuale, la sua idea ha subito trovato accoglimento.
La presenza di Salvo in processione sarà un segnale forte, fortissimo.
La fase organizzativa non è delle più semplici ma Salvo ha sempre accanto a sé, a supportarlo anche quando l’impresa è molto ardua, la moglie Delia e la mamma.
Salvo sarà in processione con gli altri fedeli.
“Il cammino che ci condurrà ai piedi di Maria Regina della Pace vuole essere un piccolo raggio di luce nel buio che attanaglia questo mondo indifferente al dolore- racconta- Nell’immobilismo purtroppo tipico di questa città, c’è bisogno di risvegliare le coscienze intorpidite dalla frenesia e dall’individualismo predominante. È necessario fare qualcosa perché non possiamo restare cristiani anagrafici ma dobbiamo essere cristiani operai, costruttori di pace. Pregare il Rosario recandoci tutti insieme dalla nostra Madre Celeste, Regina della Pace, che ha pianto all’indomani della Grande Guerra proprio nella nostra Siracusa, può essere un piccolo punto di partenza”.
Non è solo ai fedeli che Salvo indirizza il suo invito ad esserci, a partecipare. Si rivolge alle autorità civili della città, alle associazioni e “a chiunque voglia chiedere alla Madonna il dono della Pace”.














