Addio ad Ivan Lo Bello, seppe unire legalità e sviluppo per l’imprenditoria del Sud

 Addio ad Ivan Lo Bello, seppe unire legalità e sviluppo per l’imprenditoria del Sud

Una chiesa di San Biagio gremita ha ospitato, a Catania, l’ultimo saluto a Ivan Lo Bello, imprenditore e figura di spicco del mondo economico siciliano, scomparso improvvisamente nei giorni scorsi dopo una lunga malattia. Un lutto che ha colpito profondamente non solo il mondo dell’impresa, ma anche quello istituzionale, politico e civile.
La navata è tracima di commozione e affetto. Ci sono gli amici di sempre, imprenditori, autorità. Occhi lucidi, singhiozzi trattenuti e abbracci silenziosi per un dolore tangibile tra coloro che si sono stretti attorno alla madre Bianca, alla sorella Almina ed al fratello Fabrizio. Tutta una vita vissuta intensamente, ora riassunta in un addio collettivo che ha unito generazioni, ruoli e appartenenze diverse.
Presenti in chiesa anche numerose autorità e rappresentanti istituzionali. Tra questi, l’ex assessore regionale oggi europarlamentare Ruggero Razza, e Fabio Granata, amico personale di Lo Bello e presente anche in rappresentanza del Comune di Siracusa.
Non sono mancati industriali, imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria, a testimonianza del profondo segno lasciato da Ivan Lo Bello nella realtà economica e sociale dell’Isola.
Lo Bello era stato presidente di Confindustria Siracusa, poi Sicilia e quindi vicepresidente nazionale dell’associazione. Uomo di grande rigore morale, aveva sempre unito l’impegno per la legalità con la promozione dello sviluppo imprenditoriale del Sud. La sua battaglia per un’economia pulita, libera da condizionamenti mafiosi, lo aveva reso un punto di riferimento anche nella società civile.
Toccante il ricordo letto durante la cerimonia da Gian Piero Reale, attuale presidente degli industriali siracusani.

 

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