La spallata di Granata, le reazioni: FdI, “fine di una stagione senza visione”

 La spallata di Granata, le reazioni: FdI, “fine di una stagione senza visione”

Non si fanno attendere le prime reazioni alle dimissioni di Fabio Granata. Il coordinatore cittadino di FdI, Paolo Romano, parla di atto che segna “la fine di una stagione amministrativa già compromessa e priva di visione”. Riconosce a Granata di essere “uno dei pochi esponenti capaci di dare un senso e una dignità culturale alla giunta Italia” e pertanto, con la sua uscita di scena, “crolla anche l’ultimo argine simbolico che cercava di dare credibilità a una maggioranza fragile, disomogenea e inconcludente”.
La critica politica che l’ex assessore muove all’indirizzo del sindaco Italia trova sponda in FdI: “l’abbraccio politicamente innaturale tra figure distanti per storia, visione e valori come l’On. Carta e l’On. Bandiera, per fare un esempio, ha prodotto soltanto instabilità e immobilismo. I risultati e i disastri sono sotto gli occhi di tutti: Siracusa è precipitata agli ultimi posti nelle classifiche nazionali de Il Sole 24 Ore e il sindaco Francesco Italia figura tra i meno apprezzati d’Italia secondo i dati più recenti sul gradimento degli amministratori locali”.
L’alternativa? Romani avvia una stagione di campagna elettorale: “Fratelli d’Italia c’è, pronto a costruire insieme ai cittadini una nuova stagione di buongoverno e sviluppo”.
“Le dimissioni polemiche dell’assessore Granata sottolineano ulteriormente le gravi difficoltà della Giunta comunale di Siracusa, che vive da tempo l’impasse di un rimpasto annunciato da mesi e non ancora concretizzato per la difficoltà di districarsi nel dedalo di interessi politici e personali su cui l’amministrazione si è fondata e di governare l’intreccio di trasformismi che il Sindaco Italia e i suoi sodali hanno scientemente alimentato e di cui sono ora prigionieri. Tutto avviene peraltro nel pieno di una crisi di credibilità del primo cittadino, che l’autorevole rilevazione del Sole 24 Ore colloca al quartultimo posto fra i sindaci dei capoluoghi di provincia italiani, e nella evidenza di problemi gravi e irrisolti nella città e nel governo del territorio, di cui gli incendi ripetuti e diffusi di questi giorni sono una triste e inquietante metafora”. Così interviene Sinistra Italiana sulle dimissioni dell’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata.
“A fronte di questa crisi nel rapporto tra amministrazione e opinione pubblica, va purtroppo registrata la analoga crisi in corso nel PD di Siracusa, che offre da settimane uno spettacolo scoraggiante per chi ha a cuore la costruzione di una alternativa di progresso all’attuale governo cittadino. Sarebbe ovviamente tanto facile quanto inopportuno intervenire sulle dinamiche interne di un partito che ci si augura di avere al fianco nei prossimi appuntamenti elettorali; ma non si può non rimarcare come tali dinamiche ritardino e rischino di danneggiare il percorso di accreditamento di uno schieramento progressista presso l’opinione pubblica siracusana, che va invece avviato subito e che deve essere sostenuto da soggetti credibili e impegnati a costruire sui temi, insieme a “pezzi” di città e con alleanze sociali diffuse, un programma di governo che non sia un semplice elenco di titoli ma indichi soluzioni concrete e condivise a problemi reali e largamente sentiti.
Per questa ragione l’assemblea comunale di Sinistra Italiana, riunitasi Lunedì scorso, ritiene proprio compito e dovere politico sviluppare e accelerare fin d’ora l’interlocuzione politica peraltro già avviata con il Movimento 5 Stelle, Lealtà e Condivisione, realtà e aggregazioni civiche territoriali e tematiche, per un percorso di confronto ed elaborazione che da subito metta a tema la costruzione di una coalizione che proponga al governo della città le forze di progresso e il civismo autenticamente rappresentativo di energie fresche e innovative. In questa direzione ci proponiamo di impegnare le nostre risorse nei prossimi mesi e a questo lavoro invitiamo a partecipare su un piano di parità, senza gerarchie e ruoli preassegnati, tutte le forze e le soggettività che ne condividono caratteri, obiettivi e finalità”.

 

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