Granata rompe con Italia, il rimpasto inizia col botto: fine di un’era, inizio di un rebus

 Granata rompe con Italia, il rimpasto inizia col botto: fine di un’era, inizio di un rebus

Il rimpasto in giunta comunale è iniziato con una porta sbattuta: le dimissioni di Fabio Granata. Non una sorpresa, in ordine assoluto. Lunedì sera, raccontano fonti vicine ai diretti interessati, il sindaco avrebbe comunicato ai suoi assessori uscenti la data del rimpasto e le sue determinazioni. A Fabio Granata, pedigree di politico di razza, viene riconosciuta la dignità che la sua storia merita e quindi sarebbe stata concordata la exit strategy attraverso le dimissioni, prima della riorganizzazione della giunta.
Il rimpasto – comunica ai suoi il sindaco – sarà formalizzato giovedì, ovvero domani 10 luglio. Martedì arrivano allora le dimissioni dell’ex assessore alla cultura. Appena il giorno dopo l’incontro con il primo cittadino. Ma a leggere la sua nota, spiegano i bene informati, il sindaco Italia sobbalza dalla sedia. Non era esattamente quello che si aspettava. “C’eravamo lasciati in un altro modo…”, avrebbe confidato ai suoi. Il commiato diventa così occasione per una censura politica che quasi finisce per rinnegare oltre 7 anni di cammino insieme.
La politica ha le sue logiche, possono essere non condivise ma vanno comunque accettate. Una di queste è che senza rappresentanza in Consiglio comunale è vita dura per assessori “tecnici”. Non che il “primato” dei partiti sia assoluta garanzia di merito.
Fabio Granata parla, nella sua nota, di uno scenario politico ormai incomprensibile con riferimento – evidente – alla nuova maggioranza ed alla composizione della nuova giunta che sarà. Un giudizio che ha causato reazioni diffuse in giunta, parrebbe con poca solidarietà verso l’assessore uscente. E sono infatti le opposizioni – FdI e Sinistra Italiana – a commentare l’uscita.
Giusto un pensiero in più per Palazzo Vermexio, dove i venti che soffiano forti sono ormai di casa. Il rimpasto dovrebbe assicurare una navigazione più serena. Dovrebbero essere quattro i nomi nuovi, con qualche rotazione concordata all’interno dei partiti. Basterà per rilanciare un’azione amministrativa in difficoltà su alcuni temi – diserbo, verde pubblico, pulizia, decoro, viabilità, illuminazione pubblica – su cui il giudizio dell’opinione pubblica locale è ampiamente insufficiente?
“Con le dimissioni di Fabio Granata, l’amministrazione comunale di Siracusa perde una figura chiave che, negli ultimi anni, ha rappresentato un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, identitario e civile della città”, sottolinea il movimento politico Oltre, nato proprio da un’iniziativa di Fabio Granata.
“Lui e Francesco Italia sono stati in questi anni la forza e il traino principale di Siracusa e della sua rinascita turistica e culturale. Da quando dinamiche politiche estranee al Patto per la Città sono diventate sempre più presenti si è bloccato tutto. Auspichiamo una seria pausa di riflessione da parte del Sindaco e che ritrovi quello slancio politico-amministrativo che abbiamo sempre sostenuto per il bene suo e dell’intera città”, la chiosa.
Sul caso Fabio Granata è intervenuto il presidente di Noi Albergatori Siracusa, Giuseppe Rosano. “Mentre stavamo elaborando i dati statistici sull’andamento turistico del primo semestre di quest’anno, che diffonderemo nei prossimi giorni, una luce sinistra, pari a un fulmine a ciel sereno, diffonde le dimissioni di Fabio Granata. Eraclito sosteneva che: “il fulmine governa ogni cosa”. È del tutto evidente che il chiarore del bagliore subitaneo della saetta abbia aperto uno squarcio all’interno della governance della nostra città. Il clima di trasformismo, generato dal cambio casacca di molti consiglieri comunali sta logorando la fiducia della cittadinanza. E con essa precipita la speranza che la nostra città instradi gli investimenti necessari e le riforme strutturali per generare un turismo sostenibile, attraverso progetti di ampio respiro quali: viabilità, trasporti, parcheggi, igiene urbana”, commenta Giuseppe Rosano. “Con l’assessore Granata non abbiamo avuto (sempre) un costante feeling, tuttavia riconosciamo che, grazie alle sue esperienze, all’elevata vivacità culturale, attraverso azioni specifiche, Siracusa è riuscita a trainare movimenti turistici di alta qualità, per partecipazione culturale e attrattività. A Granata va inoltre accreditato di aver saputo esportare l’unicità del patrimonio culturale della nostra città, particolarmente apprezzato soprattutto fra i viaggiatori provenienti dall’estero. Per esempio, il richiamo del ventesimo anniversario del riconoscimento Unesco ha inciso molto sulla crescita dei flussi turistici in città. E poi la diversità e la pluralità degli interventi promossi da Granata ha pure prodotto un costante miglioramento dell’offerta turistica, procreando modelli di innovazione sociale ed economica che hanno determinato la creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto giovanili. La lista è lunga e lui stesso, Granata, ricorda qualcosa tramite un suo post su Facebook: la riapertura definitiva del Teatro Comunale dopo 65 anni, della Latomia dei Cappuccini, il recupero di Villa Reimann e della sede storica del Gargallo, il recupero e l’apertura di tanti nuovi Musei Civici (il 23 luglio anche di Siramuse presso Montevergini) la realizzazione di nuovi corsi di laurea, oltre a centinaia di progetti, eventi, convegni, concerti, gemellaggi internazionali, incontri con le scuole e con i cittadini”. Rosano poi conclude: “Si tratta di tracce concrete lasciate alla nostra città con passione e professionalità. L’augurio è che Granata trovi modi, strade e slancio per continuare ad apportare il proprio contributo, frutto di esperienza, contatti e lungimiranza, alla città e che chi gli succeda, che confidiamo disponga di provate competenze ed elevato profilo culturale, contribuisca a portare in alto il nome di Siracusa, rendendola sempre più attrattiva agli occhi dei visitatori di ogni nazionalità”.

 

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