Industria, spento l’impianto di etilene. Era il più grande d’Europa, diventerà bioraffineria

 Industria, spento l’impianto di etilene. Era il più grande d’Europa, diventerà bioraffineria

Versalis ha fermato l’impianto di etilene. Il cracking, cuore pulsante dello stabilimento nel cuore del polo petrolchimico di Siracusa, è ufficialmente in dismissione dopo poco meno di quarant’anni di storia industriale, occupazionale, sociale e un grave incidente a metà degli anni 80 (leggi qui).
“Quella del cracking di Priolo è stata una storia straordinaria, fatta di eccellenza tecnica, sacrificio umano, orgoglio operaio. Era il più grande impianto di cracking d’Europa, il simbolo di un’intera generazione di lavoratori, il motore di un sistema produttivo interconnesso e complesso”, ricorda oggi Andrea Bottaro, segretario regionale della Uiltec.
Cosa succederà adesso? Si lavora per la messa in sicurezza dell’impianto, poi la bonifica e infine la costruzione della nuova bioraffineria destinata alla produzione di biojet (combustibile sostenibile per l’aviazione, ndr) e di un impianto per il riciclo chimico della plastica (hoop). L’azienda ha assicurato che non ci saranno sacrifici in termini di posti di lavoro, con garanzie per gli occupati diretti e quelli dell’indotto. “Un percorso complesso, certo, ma anche una straordinaria occasione di riconversione sostenibile, di rinascita industriale, di nuova occupazione. Perché il territorio siracusano merita un futuro e quel futuro passa anche da qui. Dalla capacità di trasformare una fine in un nuovo inizio”, commenta Bottaro.
Un ottimismo non condiviso dall’ex sindacalista Cgil e parlamentare Pippo Zappulla, che non nasconde i timori per l’occupazione davanti alla scelta di abbandonare la chimica di base percorrendo un sentiero nuovo ed incerto.
“Da parte di Versalis non c’è un disimpegno ma una chiara volontà di riconversione produttiva della chimica di base, passando da un settore che ha accumulato perdite di 3 miliardi negli ultimi 5 anni a settori in significativa espansione che potrebbero rappresentare uno sviluppo significativo sia sul piano industriale sia per quanto riguarda l’impegno ambientale”, disse a dicembre del 2024 il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in chiusura del tavolo di confronto su Versalis. Per Priolo sono stati messi a terra investimenti per 900mila euro.

 

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