Turista innamorato della Sicilia e di Ortigia ma deluso: “Prezzi fuori mercato e operatori poco motivati”
“I prezzi sono assolutamente fuori mercato, sia per quanto riguarda il food and beverage che per i servizi di balneazione. Lo stesso vale per i servizi alberghieri e similari. Sembra quasi che l’obiettivo degli imprenditori non sia fidelizzare i clienti, ma procurarsi un immediato guadagno senza investire sul domani”. È così che scrive un turista alla redazione di SiracusaOggi.it. Si chiama Giovanni ed è appena rientrato da una vacanza a Ortigia. L’uomo racconta di essere innamorato della Sicilia per la sua storia, la cultura, il territorio, il clima, la cucina e l’enologia. Negli ultimi sei anni, infatti, per Giovanni è stata la quindicesima volta sull’isola.
Ma non sono solo parole al miele, perché c’è spazio anche per la critica – forse anche costruttiva – sulla pulizia della città.
Giovanni racconta di essere stato un manager nel settore turistico, avendo lavorato per alcune grandi realtà dell’alto Adriatico. Il senso delle sue parole tocca il tema che da giorni tiene alta l’attenzione a Siracusa: il calo turistico nel 2025.
E così arrivano anche dei suggerimenti: “Il turismo è un’industria a tutti gli effetti e va gestita con spirito imprenditoriale e non improvvisato. Il personale va formato con percorsi specifici, affinché acquisisca competenze. Troppi operatori sono palesemente poco motivati, sembrano quasi subire il lavoro. Parecchi non sono italiani e non parlano la lingua, altri hanno una conoscenza modesta dell’inglese”.
“Chi, come me, affronta un viaggio di 1.500 chilometri sostiene anche altre spese, come l’aereo e l’auto a noleggio. Vi posso assicurare che la mia vacanza è costata più di un’analoga in Costa Azzurra. Avete potenzialità enormi, ma gli ostacoli non si superano dando sempre la colpa agli altri. Bisogna riflettere insieme sul percorso da seguire. Ci vuole molto tempo per conquistare un cliente, ma – credetemi – pochissimo per perderlo”.
Foto di Christian Chiari.














