Alessandro Ricci è un fiume in piena: “Leggere certe cose ci ha infastidito, siamo credibili”

 Alessandro Ricci è un fiume in piena: “Leggere certe cose ci ha infastidito, siamo credibili”

È un Alessandro Ricci senza peli sulla lingua quello che si è presentato questa mattina in conferenza stampa allo stadio Nicola De Simone. Il presidente azzurro ha voluto chiarire diversi aspetti e ribadire la credibilità della programmazione e del progetto del club.
Il primo riferimento di Ricci è stato all’uscita di Marco Palermo. Nei giorni scorsi, l’ex centrocampista azzurro ha lasciato il Siracusa con amarezza, parlando di impegni non mantenuti e di uno scarso rispetto nei suoi confronti da parte della società. Il presidente ha quindi ritenuto opportuno fare chiarezza.
“Credo che ciò che abbiamo realizzato a Siracusa negli ultimi 30 mesi ci abbia consentito di associare al Siracusa Calcio un aggettivo fondamentale: credibilità. Francamente, leggere certe affermazioni sui social ci ha infastidito. Per questo oggi ho ritenuto doveroso chiarire alcuni aspetti: dal mercato, alle uscite, fino alle riconferme. Poi, come da mio costume, da oggi in poi non parleremo più, non commenteremo alcuna eventuale replica da parte di tesserati di altre squadre. Ho deciso di intervenire solo oggi perché si trattava di ex nostri tesserati, e alcune voci andavano chiarite. Ma da ora in avanti non faremo più alcun commento su altri giocatori.”
Il presidente Ricci ha poi spiegato che per tutti i calciatori con contratto biennale, è obbligo di ogni società sportiva — specialmente nel passaggio dal dilettantismo al professionismo — notificare tramite posta certificata il contratto, con tutti gli accordi pattuiti l’anno precedente, entro la mezzanotte del 10 luglio.
Ricci è entrato nel dettaglio:
“Ci sono giocatori che hanno risposto immediatamente, inviando il contratto firmato entro il termine di giovedì 10 luglio: parlo di Carmelo Limonelli, Maiko Candiano, Racine Ba, Christian Bonacchi, Rubem Falla, Manuel Sarao, Alberto Acquadro (che ha poi chiesto di essere ceduto, ndr) e Andrea Di Grazia.
Altri giocatori, come Roberto Convitto e Marco Palermo, non hanno invece inviato il contratto firmato. Di conseguenza, non per volontà della società o del presidente, il Siracusa non ha potuto registrare il contratto in Lega, rendendoli di fatto svincolati: il sistema, semplicemente, non lo consente”.
Ricci ha poi toccato altri temi caldi, come l’annuncio del nuovo direttore sportivo Antonello Laneri e il caso spinoso legato a Joaquin Suhs, soffermandosi anche sulla questione del logo.
“Non potevamo mantenere il vecchio logo, perché registrato a nome di un’altra società. Quando sono arrivato, la prima richiesta che mi è stata fatta è stata proprio quella di riportare il logo storico. Abbiamo cercato di riprodurre qualcosa il più possibile simile all’originale”.
Il presidente si è infine detto dispiaciuto per alcuni mugugni, ma ha sottolineato che “c’è un limite a tutto”.

 

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